MADE expo 2012: il “green” è di casa
E’ stata una edizione dedicata al “costruire e vivere green”, quella di MADE expo per il 2012 e il presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero spiega che la direzione del settore è questa. Infatti in attesa della prossima edizione, si lavora per la Carta di Identità degli Edifici e per il “Manifesto per il 55%”.
1) Come è andata l’edizione 2012 di MADE expo?
L’edizione 2012 di MADE expo si è chiusa con un risultato sicuramente positivo: 231.729 presenze (-8,6%), di cui 31.235 estere rappresentano un risultato di tutto rispetto se consideriamo le difficoltà in cui versa il settore dell’edilizia nel nostro Paese. La grande maggioranza dei 1.532 espositori ha manifestato soddisfazione. Contatti interessanti, atmosfera positiva e grande attenzione da parte del pubblico verso le numerose novità presentate hanno confermato MADE expo ai vertici internazionali degli eventi dedicati al settore delle costruzioni e del progetto.
2) Su quale temi vi siete focalizzati maggiormente, rispetto agli scorsi anni? Perché?
Il tema dell’eco-sostenibilità non può più essere considerato avulso dall’attività umana, qualunque essa sia. Ecco perché, dopo un percorso di avvicinamento iniziato nel 2008, quest’anno il “costruire e vivere green” è stato interamente al centro della manifestazione rappresentando un fil rouge che ha unito tutte le categorie e i settori merceologici presenti a MADE expo.
3) Come sono cambiate negli anni le proposte relative all’eco-sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente?
L’attenzione all’ambiente e alla qualità del vivere fanno parte della quotidianità di ognuno di noi. È un cambiamento epocale e necessario con cui le imprese dei settori presenti a MADE expo (e non solo) devono fare i conti, e il gran numero di proposte ecosostenibili presentate a Milano confermano che lo hanno capito bene.
4) E per risparmio energetico?
I visitatori hanno avuto l’opportunità di scoprire le ultime novità in tale ambito dove il legno ha potuto giocare un ruolo di primo piano grazie alle sue intrinseche caratteristiche isolanti che lo rendono il materiale più adatto per isolare le nostre abitazioni e renderle sempre meno energivore.
5) In cosa consiste lo Smart Village realizzato all’interno di MADE expo? Che contenuti ha proposto?
Lo Smart Village è stato organizzato da MADE expo e da Edilportale.com e ha riunito una cinquantina di aziende per presentare e approfondire le conoscenze su materiali e tecnologie per il costruire efficiente. All’interno dello spazio di oltre 2.000 metri quadrati, è stata allestita una “casa passiva” in scala 1:1 che rappresenta l’eccellenza assoluta del costruire verde contemporaneo basato sul concetto di casa a energia quasi zero.
6) Che cos’è la Carta di Identità degli Edifici?
E’ uno strumento per il monitoraggio e la valutazione della qualità e della sostenibilità del patrimonio edilizio italiano. Scopo di tale iniziativa (di cui in Italia si discute già da diversi anni) è l’individuazione di eventuali situazioni di rischio e la programmazione nel tempo degli interventi di manutenzione. Ciò avverrebbe nell’ottica di raggruppare in un unico documento con valore certificativo tutte le informazioni urbanistiche, edilizie, amministrative, fiscali.
7) A MADE expo c’è anche stata la sottoscrizione del manifesto per la proroga al 2020 del 55% per gli interventi di riqualificazione. In cosa consiste?
Negli ultimi anni la detrazione del 55% rappresenta un vero e proprio strumento di politica economica nonché una delle misure anticicliche più importanti che sono state attivate negli ultimi anni. Finora, infatti, sono stati attivati oltre 1.400.000 interventi, per circa 17 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all’anno nei settori coinvolti. Ecco perché con il “Manifesto per il 55%” è stato chiesta la proroga al 31 dicembre 2020 per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Con il manifesto abbiamo anche chiesto l’introduzione della possibilità di modulazione degli anni di detrazione – consentendo al contribuente di scegliere fra 5 e 10 annualità sia per le ristrutturazioni sia per gli interventi di riqualificazione energetica – e l’estensione degli incentivi anche ai beni immobili non strumentali, garantendo, in questo modo, l’accesso alla riqualificazione energetica di una parte rilevante del patrimonio immobiliare italiano.
Pubblicato da Marta Abbà il 9 Novembre 2012