Fatsia japonica: coltivazione e malattie
Può essere utilizzata negli appartamento, a scopo ornamentale, ma non è affatto male nemmeno come pianta per aiuole e giardini: la Fatsia ha delle belle foglie ed un bel aspetto che può tornare utile e gradito in molte occasioni. Questo genere di piante appartiene alla famiglia delle Araliaceae, arriva dall’Asia orientale e anche in Europa cresce nelle zone dove c’è un clima piuttosto mite. Non richiede cure particolari, va bene anche per chi è alle prime esperienze di giardinaggio e riesce a dare soddisfazione sia con i fiori sia con il suo aspetto globale. I fiori sono piccoli e bianchi ma riuniti in umbrella in modo da apparire voluminosi. Possono ricordare, a tratti, quelli dell’Edera e non è un caso, visto che i due generi appartengono alla stessa famiglia.
I frutti della Fatsia sono delle bacche nere non degne di nota, mentre le foglie sono piuttosto evidenti e anche decorative. Hanno considerevoli dimensioni, sono palmato – lobate e presentano da 7 a 11 lobi. Hanno un colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore, possono misurare anche mezzo metro, in larghezza, mentre la pianta in totale può misurare anche 5 metri, in altezza.
Fatsia Japonica
Andiamo subito a scoprire la Fastia Japonica che è la specie che da il nome a questo articolo. Non è l’unica esistente da una delle poche appartenente a questo genere che oggi è possibile utilizzare a scopo ornamentale. Ecco perché questa è la specie più coltivata e diffusa, anche se la si può trovare anche che cresce spontanea nei boschi. I paesi in cui la si trova sono il Giappone e la Corea del Sud.
La Japonica ha un portamento arbustivo, ha delle foglie molto lunghe, anche 40 centimetri, color verde deciso, e fiorisce in autunno. Questa specie ha anche varie cultivar tra cui la Variegata, caratterizzata da foglie con un largo margine all’apice dei lobi di colore giallo crema, e l’Aurea, con foglie variegate e a crescita lenta. Poi c’è anche la Marginata, con foglie a lobi profondi di colore grigio verde e margini di colore bianco.
Fatsia: malattie
Queste piante possono subire attacchi da parte degli acari delle piante e della cocciniglia farinosa. Quest’ultima si manifesta con la presenza di macchie, molto spesso sulla pagina inferiore delle foglie, che vengono via se grattate con l’unghia. Per liberarsi dalla cocciniglia è necessario togliere le macchie con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure lavare l’intera pianta con acqua e sapone neutro rimuovendo i parassiti con delicatezza.
Quando le foglie iniziano ad ingiallire e, allo stesso tempo, compaiono macchie gialle e marroni, è in atto un attacco da parte di un acaro. Possono comparire anche delle ragnatele, e allora si tratta del ragnetto rosso, da far sparire aumentando la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma per far alzare il livello di umidità. In casi gravi è possibile anche usare un insetticida specifico. Anche gli afidi sono nemici della Fatsia. Sono piccoli insetti di colore bianco-giallastro-verdastri che devono essere allontanati o uccisi con antiparassitari specifici.
Ci sono altre malattie delle Fatsia, più legate al modo in cui le curiamo, Ad esempio se stiamo somministrando troppo poco concime, le foglie appaiono sbiadite e di un verde pallido, è necessario aumentare subito le dosi. Quando l’ambiente è troppo caldo e il livello di umidità non è sufficiente, allora le foglie possono accartocciarsi e diradarsi, meglio portare la pianta in un luogo più fresco e nebulizzarla frequentemente per farla riprendere.
Fatsia: coltivazione
Per coltivare con successo queste piante è importante che le temperature siano comprese tra i 10°C e i 18°C. In inverno se arriva il freddo è importante controllare che la terra resti asciutta, se la pianta si trova all’esterno, se invece è in un appartamento, è necessario fare in modo che non sia troppo vicina al riscaldamento perché potrebbe seccarsi e morire. In estate quando le temperature sono ben oltre i 18°C la cosa migliore è posizionare la pianta in un luogo arieggiato dove è al riparo però dai raggi diretti del sole.
Molta attenzione richiedono le foglie delle Fatsia, grandi e verdi, da tenere pulite e in salute, passandole con un panno molto morbido e umido. In estate si può anche fare il bagno alla pianta nella vasca da bagno o in giardino, che è molto più comodo.
A proposito di acqua, vediamo come innaffiarla. Molto, soprattutto in estate e in primavera, sia perché è grande, sia perché ha delle foglie a loro volta molto grandi. Il terreno deve sempre essere umido ma non troppo, meglio usare un sottovaso e nebulizzare regolarmente le foglie.
L’inizio della primavera è il momento del rinvaso per questo genere di piante e serve un terriccio fertile costituito da torba e terriccio di foglie a reazione leggermente acida. Facciamo sempre molta attenzione ad evitare i ristagni idrici, aiuta l’utilizzo di vasi di terracotta che favoriscono la respirazione della terra.
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Pubblicato da Marta Abbà il 10 Febbraio 2019