Farina di carrube: tutte le info
Farina di carrube e farina di semi di carruba, differenze, ricette, dove si compra e proprietà. Tutte le informazioni su questa farina.
Conoscete le carrube? Sono il frutto dell’albero del carrubo, botanicamente noto come Ceratonia siliqua, una pianta sempreverde molto diffusa in Italia che produce baccelli simili a fagioli. Non è un caso che fagioli, fave e carrube appartengano alla stessa famiglia botanica, quella delle Fabaceae.
All’interno dei baccelli si trovano i semi da cui si ricava una particolare farina di carrube.
La farina di carrube, infatti, si può ricavare sia per macinazione dell’intero frutto che per macinazione singola del seme. In questa pagina parleremo di farina di carruba da polpa (anche nota come polvere di carruba) o farina di semi di carruba (ricavata esclusivamente dai semi è impiegata come addensante/gelatificante nell’industria alimentare).
Farina di semi di carruba, E410
La farina di semi di carrube è usata come additivo nell’industria alimentare. Tra gli ingredienti è segnalata con la sigla E410 ed è usata come addensante, stabilizzante, gelificante e emulsionante naturale.
Si trova tra gli ingredienti dei prodotti da forno, confetti, caramelle, gelati ma anche nei dolci. E’ usata anche come addensante per la preparazione del latte per la prima infanzia. E’ utilizzata anche come sostituto del cacao.
I semi di carruba sono ricchi di galattomannani che ne rappresentano fino al 90%.
Proprietà della Farina di carruba
La farina di carrube contiene pochi grassi ma è ricca di zuccheri naturali e di carboidrati. In cucina trova largo impiego nella sostituzione del cacao, dato ne ricorda il sapore. A differenza del cacao, la farina di carrube non possiede caffeina e può pertanto essere consumata dalle persone che non possono assumere eccitanti e che desiderano seguire una dieta sana e bilanciata.
Farina di carruba: come si ricava
E’ ottenuta dalla macinazione del frutto o polpa. Generalmente è chiamata anche polvere di carruba. Se la farina di semi di carruba va usata a piccole dosi, la farina di polpa di carruba, invece, si può usare per sostituire in parte, o completamente, la farina impiegata.
Per esempio, con una miscela di farina di riso e farina di carruba, è possibile ottenere una farina senza glutine per la preparazione di dolci adatti ai celiaci.
La farina di carruba è preparata solo a partire dalla pasta e presenta, naturalmente: pectina, zuccheri vegetali (dal 20 al 30%), mucillagini, proteine, tannini e grassi.
I semi sono molto duri quindi per fare la farina di semi di carruba bisognerebbe disporre di macchinari ad alte prestazioni, potenti e in grado di ridurre in polvere finissima un prodotto che, di per se, è molto duro. Al contrario, la farina di polpa di carruba è più facile da fare in casa.
Se avete la fortuna di coltivare un albero di carrube, potete raccogliere i frutti a piena maturazione, pulirli, deprivarli dei semi, e porli in un macinino così come spiegato nell’articolo dedicato alla Farina fatta in casa.
Come usare la farina di carrube
La farina di carrube è ricca di sali minerali, come il calcio e il ferro ed è un’importante fonte di fibre. I suoi impieghi in cucina spaziano dalla preparazione di dolci, biscotti e preparati da forno fino alla creazione di paste fresche.
La farina di carrube può, infatti, essere utilizzata sia per realizzare l’impasto come sostituta delle farine tradizionali sia per sostituire lo zucchero, dato che il suo sapore è molto dolce e particolare.
Sul web trovate tantissime ricette particolari che prevedono l’impiego della farina di carrube. L’unico aspetto da non trascurare è il dosaggio, in quanto questa farina è molto saporita. In Sicilia la farina di carrube è un ingrediente della tradizione e tanti sono i primi piatti di pasta che ne contemplano l’utilizzo.
Se amate preparare la pasta fatta in casa potete provare ad impastare con la farina di carrube: è facile da lavorare e offre un sapore davvero speciale. Le paste così composte possono essere accompagnate da sughi a base di verdura oppure ad un semplice cucchiaio di olio di oliva crudo per esaltarne il sapore naturale.
La farina di carrube può essere impiegata anche nella preparazione di bevande calde, sia come sostituto dello zucchero ma anche come vera e propria alternativa al caffè e al cacao. La sua solubilità è molto alta e si possono preparare delle bevande alternative sicuramente gustose.
Al posto del cacao in polvere, d’ora in poi, se volete potrete usare la farina di carruba. Non serve nemmeno fare strani calcoli, perché va bene la stessa quantità. Quando decidiamo di fare questa sostituzione, per non cucinare un dolce troppo dolce, dobbiamo aggiustare la dose di zucchero perché il sapore della carruba è più dolce rispetto a quello del cacao amaro in polvere che troviamo.
Ciò che conserva, rispetto al cacao, è la capacità di dare una consistenza cremosa. Possiamo quindi usare questa farina come addensante naturale quando prepariamo creme, marmellate, salse e altri condimenti. L’effetto è dovuto alla forte presenza di fibre e della pectina che viene aggiunta anche da sola durante la preparazione di marmellate e confetture di frutta.
In alcuni casi possiamo trovare anche la combinazione di farina di carrube e miele, frutta, yogurt. Nelle ricette di biscotti e torte, sia casalinghe che industriali, è sempre più presente, ma non solo. E’ impiegata anche per la preparazione di bevande da bere, con latte e miele oppure con latti vegetali di riso, soia o avena. Visto che non ha molte calorie, può essere usata anche al posto dello zucchero quando si desidera fare dei dolci poco dolci. Di solito in questi casi, se non la farina di carrube, si usano dolcificanti naturali come la melassa, l’agave, la stevia o i malti di cereali sostituendo così lo zucchero e anche il miele.
Grazie alla sua leggerezza e alla totale assenza di caffeina, la farina di carrube è senza dubbio una valida alternativa per chi non può assumere bevande eccitanti o per chi semplicemente desidera variare la propria alimentazione introducendo un prodotto ricco di proprietà nutrizionali e salutari.
Farina di carrube, dove trovarla
La farina di carruba ottenuta per la macinazione della polpa è facile da trovare, soprattutto in piccole realtà contadine dove si può ottenere a buon mercato (soprattutto in Calabria e Sicilia). Chi non ha la possibilità di acquistare la farina di carruba direttamente dal produttore, può sfruttare la compravendita online.
Su Amazon, una confezione da 750 gr di farina di carruba naturale si compra al prezzo di 18,70 euro e spese di spedizione gratuite. Per tutte le informazioni vi rimandiamo a questa pagina.
Farina di carrube: consigli
Diabetici, obesi, insonni e celiaci, sono invitati a utilizzare la farina di carrube e ciò che con essa viene preparato.
I diabetici trovano una sostanza che con zuccheri a rilascio più lento e meglio distribuito che non provoca i problemi degli zuccheri immediati. I celiaci trovano una farina che non contiene glutine e chi non digerisce bene può sperare che con questo nuovo intervento le cose si mettano meglio.
La farina di carrube non irrita l’intestino e neppure porta a problemi di surriscaldamento o infiammazione. Sempre per l’intestino, riesce ad arricchire la flora batterica intestinale, quindi meno o addio gonfiore. Nella sua composizione ci sono anche tante sostanze antiossidanti che ci aiutano a restare giovani contrastando l’azione dei radicali liberi. Chi mangia tanto, troppo, può usare la farina di carruba per ottenere un senso di sazietà prolungato.
Pubblicato da Anna De Simone il 20 Gennaio 2021