Fabbisogno idrico mondiale
Fabbisogno idrico mondiale: ecco quanta acqua consumiamo in ambito domestico e quale è il settore che consuma dal più elevato fabbisogno idrico.
Fino a 50 anni fa la percezione comune vedeva l’acqua come una risorsa infinita. In questo momento, sappiamo benissimo che non è così e mentre la coscienza ambientale collettiva aumenta, non mancano normative comunitarie che impongono un certo grado di efficienza nell’uso delle risorse idriche del pianeta.
Il fabbisogno idrico mondiale coinvolge la quasi totalità dei settori industriali. L’acqua è utilizzata in tutti i settori industriali, nel settore agricolo, in ambito domestico, ricreativo e nelle attività ambientali (basterà pensare all’acqua impiegata per spegnere un incendio o alle dighe delle centrali idroelettriche).
Storicamente, le civiltà si sono sviluppate intorno ai corsi d’acqua, basterà pensare alla Mesopotamia, la cosiddetta “culla della civiltà” che si trova tra i grandi fiumi quali Tigri e Eufrate e alla grandezza della società Egizia che dipendeva interamente dal Nilo.
Non bisogna scavare così tanto nel passato per capire gli effetti dell’acqua sulla civiltà: Londra, Rotterdam, Montreal, Parigi, New York, Buenos Aires, Shanghai, Tokyo, Chicago e Hong Kond devono gran parte del loro successo alla facile accessibilità alle risorse idriche con una conseguente espansione del piano commerciale. Luoghi come il Nord Africa e il Medio Oriente, dove le risorse idriche sono più scarse, lo sviluppo umano è stato fortemente frenato.
Il fabbisogno idrico mondiale è inestimabile perché non è legato solo all’uso domestico o all’idratazione dell’uomo. Ogni settore industriale ha un marcato fabbisogno idrico in diverse fasi della filiera produttiva.
Negli Stati Uniti, il 30% del consumo complessivo dell’acqua dolce è usato dal settore agricolo per l’irrigazione. Se questa percentuale vi sembra alta, considerate che le stime riferiscono che il 70% dell’acqua dolce, in tutto il mondo, è utilizzata per l’irrigazione.
Il consumo d’acqua del settore agricolo è una questione che ci riguarda molto da vicino: dati ISTAT alla mano, in Italia si usano 11 miliardi di metri cubi d’acqua per irrigare 2,4 milioni di ettari di terreno agricolo.
Si stima che il 22% delle risorse idriche mondiali siano utilizzate nei diversi settori industriali. Le industrie dal più elevato fabbisogno idrico sono quelle energetiche: centrali termoelettriche, dighe idroelettriche e altri impianti che impiegano l’acqua per il raffreddamento (raffinerie di petrolio, industria del carbone, impianti di produzione di vario genere).
Un elevato fabbisogno idrico è richiesto dall’industria della plastica e dalle aziende che usano l’acqua come solvente. L’acqua è utilizzata nella gran parte dei processi industriali, anche in modo impensabili: l’acqua pressurizzata vede impiego per il taglio di precisione, l’acqua è usata per la produzione di fertilizzanti e nella produzione di energia elettrica si parla di motopropulsori e torri di raffreddamento dall’enorme fabbisogno idrico.
Il fabbisogno idrico del settore domestico è coperto con appena un 8%. Solo l’8% del consumo d’acqua a livello mondiale è da ricollegare alle pratiche domestiche, questo include acqua potabile (da bere!), acqua per l’igiene della persona e della casa. Nel complesso, si stima che ogni persona, nel mondo occidentale, consumi in media 50 litri d’acqua in modo diretto e indiretto. Per migliorare i consumi idrici in casa, vi consiglio di leggere il mio articolo dedicato alle soluzioni per il risparmio idrico in casa e giardino.
Fabbisogno idrico mondiale, il resoconto
- 70% per l’irrigazione nel settore agricolo
- 22% nel settore industriale
- 8% nel settore domestico
Pubblicato da Anna De Simone il 2 Settembre 2015