Expo 2015, siamo a metà dell’opera
Il 50 per cento degli spazi assegnati ai paesi partecipanti a Expo 2015 saranno consegnati entro dicembre, si tratta dei primi 30 lotti per la costruzione dei padiglioni per l’Esposizione Universale che si terrà a Milano nel prossimo 2015. I lavori procedono a regola d’arte e le tempistiche vedono il completamento dei 3/4 dei lavori entro febbraio 2014. Entro aprile del prossimo anno si prevede la completa assegnazione degli spazi così, dal 75 per cento, si raggiungerà la completezza del 100 per cento nei mesi successivi.
Per quanto riguarda il padiglione italiano, il “Palazzo Italia” vedrà l’apice della sua installazione il prossimo novembre. A dare il passo dei lavori in vista dell’evento di aprile 2015 il commissario Giuseppe Sala, in apertura dell’International partecipants meeting che si svolge a Torino, in collaborazione con il Bie, Bureau International des Expositions.
L’Esposizione Universale che si terrà da aprile 2015 rappresenterà almeno l’86 per cento della popolazione Mondiale. Come riporta ilsole24ore, l’organizzazione di EXPO 2015 è in pieno fermento: Sono 65 i contratti di partecipazione già siglati, altri 10 saranno firmati oggi, giornata conclusiva dei lavori. E 112 i commissari nominati finora, «questo vuol dire – spiega Sala – che ci sono controparti chiaramente definite nella gestione dei rapporti con i partecipanti». Nel pomeriggio di ieri, una rappresentanza delle 120 delegazioni ha visitato il cantiere a Rho (Milano), dove si stanno effettuando gli interventi di infrastrutturazione con 800 addetti.
Oggi è arrivato anche il sì dal Regno Unito e la nuova legge federale degli USA prevede finanziamenti al Paese destinati alla Partecipazione a EXPO.
Grandi i vantaggi economici per l’Italia
In vista dell’Expo, sono attesi tra i sei e gli otto milioni di visitatori stranieri, cifra che arriva a 20 milioni se si considerano anche gli italiani, con ricadute economiche stimate, secondo uno studio dell’Università Bocconi di Milano, in 10 miliardi nel medio periodo.
I vantaggi economici non riguardano solo il forte incoming turistico: se si considerano solo gli investimenti diretti da parte dei 60 paesi che costruiranno autonomamente i loro padiglioni, la cifra ammonta a un miliardo di euro. Considerando i partner privati attualmente già coinvolti, si parla di un totale di 300 milioni di contributi sia sotto forma di fondi che di servizi.
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Ottobre 2013