Exacum: caratteristiche e coltivazione

exacum
Le piante di exacum (violette tedesche) sono tutte originarie dell’Isola di Socotra, nell’Oceano Indiano e appartengono alla famiglia delle Gentianaceae che conta circa una quarantina di specie diverse.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa specie di pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare anche nelle nostre case.

Caratteristiche dell’exacum

Si tratta di un sempreverde a portamento arbustivo e armonioso, oltre che un tipo di pianta perenne, anche se, solitamente viene considerata stagionale e per uso ornamentale. Si presenta in piccole dimensioni. L’exacum aggiunge difatti un’altezza massima di venticinque, trenta centimetri, con una particolare forma ramificata e tondeggiante. I fusti sottili custodiscono piccole foglie ovali di un colore verde chiaro, carnose e lucide, la cui lunghezza arriva a tre centimetri al massimo.

La pianta fiorisce tra maggio e settembre. I piccoli fiori appiattiti sono composti da cinque petali e presentano delicate sfumature che vanno dal viola all’azzurro. I fiorellini ci appariranno in tutta la loro bellezza, mostrando gli stami dorati al centro, il cui profumo è intenso e piacevole. La pianta non produce frutti.

Come coltivare l’exacum

Vediamo a questo punto insieme alcuni piccoli trucchi per coltivare una pianta come l’exacum in maniera ottimale all’interno delle nostre abitazioni.

Esposizione ideale

La nostra exacum predilige posizioni soleggiate o in semi-ombra. Mal sopporta invece le collocazioni in esterno, specie sotto i raggi diretti del sole. Al fine di favorire la fioritura stagionale, durante i mesi freddi, si raccomanda di ricoverare la pianta in ambienti non eccessivamente riscaldati, con temperature intorno ai 12-15°C.
Occorre inoltre evitare l’esposizione a pieno sole.

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Il terreno ideale è un comune terreno da giardino con aggiunta di sabbia e di torba in parti uguali. È buona cosa mantenere il terriccio umido e ben drenato.

All’inizio della stagione primaverile e per tutta l’estate, risulta utile somministrare delle dosi di fertilizzante liquido, ogni quindici giorni. L’exacum si rinvasa in genere a fine inverno, usando del terreno soffice, precedentemente concimato. Allo scopo di garantire una crescita sana, dovremmo inumidire le foglie della nostra erbacea con frequenti operazioni di nebulizzazione.

L’esposizione ideale sarà una zona ben illuminata e aerata, anche se la pianta non dovrebbe mai sostare sotto i raggi solari diretti che provocherebbero inevitabilmente bruciature ai fiori e al fogliame.

Come annaffiare l’exacum

La pianta va mantenuta sempre umida ed è opportuno evitare il ristagno idrico alle radici. Durante il periodo estivo, è importante annaffiare due o tre volte la settimana. In inverno si possono invece ridurre le irrigazioni: una volta a settimana diviene più che sufficiente.

annaffiatoio

Il modo migliore per annaffiare l’exacum è quello di lasciare nel sottovaso un quantitativo di acqua (possibilmente non calcarea) utile all’assorbimento da parte dell’apparato radicale.

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Potatura della pianta

L’exacum non necessita di potatura, tranne che per l’eliminazione delle foglie e dei fiori avvizziti. Volendo, la si può coltivare anche all’esterno per la decorazione di bordure e di aiuole. In tal caso la pianta sarà destinata a morire all’arrivo dei primi rigori dell’autunno.

Come si moltiplica l’exacum

La riproduzione avviene di solito per seme. Questi ultimi sono piccoli, scuri e dotati di ottima capacità germinativa. Se lasciati maturare sulla pianta trattata come annuale, possono essere raccolti ed utilizzati per la semina della primavera successiva o in estate.

Gli esemplari di exacum si coltivano in primavera, in modo tale che sviluppino una piena fioritura sin dall’inizio dei mesi più caldi. Di solito queste erbacee non hanno bisogno di recipienti spaziosi, considerato che raramente vivono a lungo. In genere vengono poste a coltura solo per due o tre anni di seguito.

Parassiti e malattie dell’exacum

Nel caso in cui la pianta fosse esposta a un clima poco ventilato, potremmo riscontrare pesanti colonizzazioni di acari sulla pagina inferiore delle foglie; mentre un terriccio intriso di acqua, favorirebbe di certo il tanto temuto marciume delle radici. Nella stagione primaverile, quando sono frequenti gli sbalzi di temperatura tra le ore diurne e quelle notturne, insieme a piogge persistenti ed abbondanti, le malattie fungine potrebbero fare la loro comparsa a macchie sul fusto della pianta.

È necessario trattare precauzionalmente la zona colpita con un fungicida sistemico da impiegare prima che i boccioli raggiungano l’ultimo stadio di crescita. A fine inverno è consigliabile un trattamento preventivo con un insetticida ad ampio spettro, contro le aggressioni di cocciniglia.

Curiosità sulla pianta

Le piante erbacee perenni vivono tutto l’anno e sopportano bene anche le temperature più rigide. Vanno a riposo vegetativo per tutta la stagione invernale e riprendono la fase vegetativa all’aumentare delle temperature.

Il periodo di fioritura dell’exacum durerà più a lungo se avremo la pazienza di cimare le gemme apicali secche, così da poter offrire alla nostra pianta un maggior spazio di crescita e una quantità superiore di sostanze nutritive.

Nel linguaggio dei fiori, il genere Gentianaceae assume il significato di “determinazione”.

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