BugPlug, contro gli sprechi energetici
Gli elettrodomestici che ospitiamo ingenuamente nelle nostre case, anche quando non sono in funzione, sono causa di dispendio energetico per assicurare l’alimentazione della modalità “stad-by”. Così il nostro forno a microonde, la nostra tv e persino il lettori multimediali, se sono inseriti nella presa elettrica, sono causa di uno spreco energetico.
Presi singolarmente, tali dispositivi potrebbero consumare solo pochi watt ma complessivamente arrivano a gravare sensibilmente sulla nostra bolletta elettrica: secondo alcune stime, il consumo di energia dei dispositivi in standby corrisponde al 10 per cento del consumo totale. In più, il calore generato dalla gran parte dei dispositivi elettrici può limitare la durata del loro ciclo di vita e appesantire i sistemi di condizionamento d’aria.
La soluzione?
Spegnere completamente i dispositivi così da ridurre le emissioni di anidride carbonica e risparmiare sulla bolletta elettrica. Quindi ogni volta l’utente dovrà prendersi la briga di pigiare il pulsante OFF o addirittura spegnere la presa elettrica? No, c’è un sistema di arresto automatico, il BugPlug.
A progettarlo è stato un team polacco, “Ah & Oh Studio”. Il BugPlug attiva i dispositivi in modalità standby solo quando rileva la presenza di qualcuno nella stanza. Quando l’utente esce dalla stanza in cui vi sono gli elettrodomestici, questi si spengono completamente così da risparmiare gli sprechi elettrici causati dalla modalità standby. Il BugPlug dovrebbe entrare a breve in produzione, fino ad allora, per risolvere le problematiche legate agli sprechi energetici della modalità standby, vi sono dei timer o le cosiddette “ciabatte”.
Le multipresa sono molto sottovalutate: secondo uno studio, con l’utilizzo delle sole “ciabatte multipresa”, annualmente possono essere risparmiati circa 80 euro sulla bolletta elettrica. Con le ciabatte multipresa, l’utente dovrà prendersi la briga di azionare il pulsante OFF presente sulla presa elettrica, con il BugPlug tutta la fatica sarà automatizzata mediante i sensori di movimento.
Pubblicato da Anna De Simone il 28 Gennaio 2013