Ethical cash mob
Anche i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) sperimentano il cash mob, la moda di incontrarsi negli esercizi commerciali in crisi per sostenerli con acquisti di gruppo. L’obiettivo in questo caso è dare una mano ai negozi “amici” che condividono il progetto della filiera sostenibile, non solo fronteggiare la febbre da calo di incassi. Nei fatti è una nuova forma di cash mob, un’evoluzione dell’originale dove l’aspetto etico si affianca – o addirittura sostituisce – quello economico. Una sorta di ethical cash mob.
Un esempio di ethical cash mob è l’iniziativa messa in atto dal GAS Pane e Rose di Concorezzo e Vimercate (provincia di Monza e Brianza) lo scorso 4 novembre. Obiettivo: sostenere l’attività di un negozio di prodotti tessili sostenibili, a cui il GAS era affezionato, nella scelta impegnativa di spostare la propria sede dalla provincia a Milano città.
Qualcosa più del foraggiare un negozio con denaro contante una tantum, come ha scritto il GAS Pane e Rose sul suo blog: “La finalità non è solo spendere del denaro, sarebbe un palliativo farlo una sola volta, bensì quella di trasmettere con una esperienza viva, concreta, i valori che il negozio incarna, incentivandone la frequentazione”.
Quello dei cash mob è un fenomeno nato in USA nell’estate del 2010 sulla scia dei flash mob, eventi informali di persone che via Internet si danno appuntamento in un dato giorno a una data ora in un dato luogo. A originare i cash mob pare sia stata la crisi economica che ha coinvolto le attività commerciali più piccole, dando il via alla corsa di idee per sostenerli. La Rete si è dimostrata lo strumento adatto grazie ad email e social media, alla viralità insomma.
L’arrivo del fenomeno in Italia è del 24 marzo 2012, in concomitanza con il primo Cash Mob Day mondiale e con la nascita del Cash Mob Milano per iniziativa di Luca Valzania, internauta romano trasferitosi nel capoluogo lombardo. Cash mob come strumento anticrisi per negozianti in difficoltà è stata, sul modello USA, l’idea originaria. Oggi i GAS aprono l’era dell’ethical cash mob.
Pubblicato da Michele Ciceri il 26 Novembre 2012