Età dei gatti
Età dei gatti: la regola del fattore sette, vale a dire il moltiplicare gli anni del gatto per sette per paragonarla alla corrispettiva umana si è rivelata una leggenda metropolitana. E’ un metodo che non da risultati convincenti. Sarà cambiata la durata di vita dell’uomo, o quella del gatto, o entrambe. Oppure non è mai stata valida. Fatto sta che oggi i conti non tornano, ci sono metodi più efficaci per calcolare l’età dei gatti.
Per sfatare del tutto il mito del fattore sette basta pensare che la durata di vita media di un gatto domestico è di 15 anni e molti sono quelli che campano fino a oltre 20 anni, comune età dei gatti da ospizio. Il corrispondente umano di questi anzianotti miagolanti sarebbero degli arzilli 140enni: mi sembra un po’ esagerato, per ora, questo paragone.
Età dei gatti: come calcolarla in anni umani
Archiviata la diffusa l’abitudine di moltiplicare per 7 l’età dei gatti per avere l’equivalente umano e farci una idea sulla fase di vita che il micio sta vivendo – infanzia, vecchiata, o maturità – guardiamo a metodi certo più complicati ma che vedrete descrivono meglio la realtà dei fatti.
La prima cosa da fare per calcolare l’età dei gatti è capire quando sono nati. Se li abbiamo visti nascere noi, nulla di più banale, se invece non è così, meglio rivolgersi al veterinario che assieme a voi potrà valutare e stimare una data di compleanno e un annata per il vostro micione.
Non è molto semplice: al pari di molti umani, ma senza l’aiuto di alcun trucco o tinta, i gatti sono molto abili nel nascondere la propria età e dimostrare meno anni di quelli realmente vissuti. Capita che l’età dei gatti reale di 14-15 anni sembri di 7 o 8, non mi stupirebbe di vedere anche fior di veterinari in dubbio davanti ad un gatto che mente. Una gatta poi…
Cerchiamo un approccio scientifico o per lo meno logico, per stimare l’età dei gatti e ottenere il corrispondente umano. Un gatto si sviluppa fisicamente e sessualmente entro il primo anno di vita, processo che per noi umani avviene in 15 anni circa: ciò significa che il primo anno di vita di un gatto, nel calcolo dell’eta dei gatti, deve valere 15. Non si procede poi in modo lineare, ovviamente.
Il secondo anno di vita vale 9 anni per cui nella stima dell’età dei gatti due anni felini sono 24 umani. Dopo i primi 2 anni di vita, ogni anno dell’età dei gatti equivale a circa 4 anni da essere umano quindi dai 24 dei due anni felini se ne aggiungono 4 umani ad ogni anni da gatto, fino ad arrivare a gatti centenari.
Età dei gatti: tabella di corrispondenza con anni umani
Gatto -> Uomo
3 mesi -> 5 anni
6 mesi -> 10 anni
1 anno -> 15 anni
2 anni -> 24 anni
3 anni -> 28 anni
4 anni -> 32 anni
5 anni -> 36 anni
6 anni -> 40 anni
7 anni -> 44 anni
8 anni -> 48 anni
9 anni -> 52 anni
10 anni -> 56 anni
11 anni -> 60 anni
12 anni -> 64 anni
13 anni -> 68 anni
14 anni -> 72 anni
18 anni -> 88-91 anni
20 anni -> 91-96 anni
21 anni -> 96-106 anni
Così vediamo che l’età dei gatti verso i 9-10 anni ci racconta di un micio che corrisponde ad un uomo di circa 55-60 anni e ben lontano dalla pensione, oltre che dalla morte. Un gatto che campa 21 anni, comincia a diventare un vero e proprio anziano, una eccezione, una età dei gatti invidiabile come per noi lo sono ad oggi i 100 anni. Un secolo. L’età dei gatti a rischio “bamboccioni” è quella dei 4 anni, circa, mentre l’età dei gatti, o meglio delle gatte, a cui è meglio smettere di chiedere “quanti anni?” va dai 5-6 in su.
Ragionando al contrario sull’età dei gatti, l’inizio della loro adolescenza, verso i 12 anni, per noi umani è un periodo che oggi ci vede spesso ancora al lavoro, bisogna attendere i 14 anni dell’età dei gatti per avere i 72 umani e cominciare a sperare in una pensione. Gli sconti over 65 di noi umani, per l’età dei gatti sono previsti verso i 12, prima si può anche evitare di chiedere.
Un po’ triste, guardando avanzare l’età dei gatti, è che questi adorabili animali si brucino i primi 5 anni di vita, così ricchi per noi di sorprese, momenti memorabili e formanti, in soli tre mesi. E spesso sono i mesi di età dei gatti a cui i veri padroni che li alleveranno per tutta la vita non li conoscono neanche.
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Pubblicato da Marta Abbà il 10 Gennaio 2016