Escolzia Californica
Escolzia Californica, antistress e antidolorifica, una pianta nota da tempo e che da secoli gli Indiani d’America usano per combattere il cerchio alla testa e l’emicrania. E’ chiamata anche Papavero della California, oltre che utile è anche piuttosto bella, la si assume solitamente in gocce, in capsule o utilizzando la tintura madre.
Escolzia Californica: l’erba
E’ una pianta originaria del Nord America la Escolzia Californica e, fedele al suo soprannome di Papavero della California molto assomiglia al classico papavero. Ha un fusto verdeggiante nel vero senso della parola, che offre al cielo e al nostro sguardo un fiore semplice, con 4 petali. I primi tempi, e si parla di secoli e secoli fa, si è iniziato a coltivarlo in California, ovvio, e anche in altri stati americani come l’Arizona e l’Oregon, in Europa, e anche in Italia, è approdato nel diciannovesimo secolo.
Il primo uso che ne abbiamo fatto noi continentali si è limitato a finalità estetiche e ornamentali, poi man mano abbiamo capito il suo valore anche curativo, cosa che gli Indiani d’America davano per scontato da sempre. L’uso più frequente che si associa alla Escolzia Californica e quello legato al suo ruolo di sedativo. Blando ma naturale e efficace.
Escolzia Californica: a cosa serve
Etichettare l’Escolzia Californica come ansiolitico e calmante, e basta, è tremendamente ingiusto perché sono numerosi gli ambiti di applicazione di questa pianta e, prima ancora, sono varie le sue proprietà terapeutiche. E’ impiegata per il trattamento dell’insonnia e degli stati di leggera ansia, riduce lo stress accumulato e rilassa i muscoli, ma non solo.
L’Escolzia Californica viene consigliata come rimedio naturale per la gestione di peristalsi intestinali fin troppo attive. Pur non trattandosi di gravi patologie è sempre meglio, anzi, doveroso, non procedere con l’automedicazione ma sentire il nostro medico prima di assumere l’Escolzia Californica.
Ci sono effetti collaterali, controindicazioni e interazioni con altri farmaci che poi vedremo, che non vanno trascurati. Questo sì che ci deve mettere ansia, il fai da te selvaggio. Pur essendo una pianta affatto tossica, va ad agire sul sistema nervoso centrale, direttamente, per cui non si scherza, si chiede al medico prima dell’assunzione, in ogni sua forma.
Dopo questo sermone, torno alla nostra Escolzia Californica e ai suoi utilizzi. Ciò che contiene le sostanze che la rendono preziosa è la parte aerea, ricca di alcaloidi benzilisochinolinici e benzofentridininici, responsabili dell’effetto sedativo. E poi ci sono i flavonoidi: tutto assieme, in un unica pianta che si confonde col papavero, danno vita ad un rimedio per chi ha problemi al sistema nervoso. Alle già citate capacità calmanti e rilassanti, devo aggiungere le proprietà antispasmo, balsamiche e antisettiche.
Escolzia Californica: proprietà e benefici
Per assumere l’ Escolzia Californica di solito si fa ricorso alla tintura madre o all’infuso. In caso di insonnia, ad esempio, quando questo problema ci affligge in modo costante e non è l’exploit di una notte in cui siamo straordinariamente preoccupati o agitati. Berberina, protopina e criptopina non sono tre fatine ma …quasi. Sono i tre principi attivi responsabili dell’effetto sedativo, facilitano l’addormentamento.
Rispetto ad altri rimedi naturali per i problemi di sonno, l’Escolzia Californica ha il vantaggio molto importante di essere tollerabile quasi da tutti e comporta un risveglio privo dell’intorpidimento. Molte altre piante e farmaci, ci fanno dormire ma poi alzarsi lucidi è un impresa. Le proprietà sedative del Papavero della California, sono utili anche per chi soffre di ansia e stress, stati di malessere spesso associati a tensioni muscolari, irrigidimento del collo e altri simili sintomi.
Abbiamo citato proprietà anche antispasmo, da collegare subito ai disturbi all’apparato digerente e intestinale: troppa aria accumulata nell’intestino, sindrome da colon irritabile, infiammazioni biliari o della colecisti sono tutte problematiche che l’Escolzia Californica può aiutarci ad affrontare. Bisogna infine ammettere che gli Indiani d’America che utilizzavano il Papavero della California come antidolorifico, soprattutto in caso di emicrania o mal di denti, non si erano sbagliati o confusi, anche questo è un possibile impiego, aggiuntivo e affatto trascurabile.
Escolzia Californica: controindicazioni
Come accennato, no fai da te con l’Escolzia Californica, e ora vediamo qualche motivo per cui è il caso di rivolgersi al medico prima di farne abbondante o moderato uso. L’assunzione di questa pianta è sconsigliata ad esempio a tutti quei soggetti ipersensibili alla pianta o a dei rimedi che presentano simili proprietà.
Possono verificarsi, a sorpresa, reazioni allergiche anche gravi, tra cui lo shock anafilattico. Anche chi usa farmaci come gli antidepressivi, gli ansiolitici e il benzodiazepine, oppure barbiturici, sonniferi e antispasmodici è meglio che l’Escolzia Californica la stia solo a guardare da lontano.
Lo stesso vale per gli antistaminici che spesso inducono al sonno. In tutti i casi qui sopra citati il problema più evidente e intuibile è che non è il caso di sovrapporre più sostanze con effetti simili, le conseguenze non sempre sono quelle desiderate.
Escolzia Californica: gocce
Con neanche 12 euro possiamo provare l’ Escolzia Californica in gocce, con una confezione da 50 ml Natur Notte Body Spring. Si tratta di un integratore “primaverile” con melatonina e escolzia che aiuta a rilassarsi e favorisce l’addormentamento. Le dosi consigliate, da verificare con il nostro medico, sono 1 ml alla sera, mezz’ora prima di andare a letto, diluito in poca acqua.
Escolzia Californica: capsule
Se alle gocce preferiamo le capsule, per la praticità o il dosaggio, con 13 euro possiamo acquistare una confezione da 100. Per dormire meglio, per vivere meno stressati, se l’ansia non è troppo patologica, oppure per scacciare un brutto mal di testa, come insegnano gli Indiani.
Escolzia Californica: semi
Chi ha scoperto nei precedenti paragrafi di non poter contare su questo rimedio naturale, può consolarsi e rilassarsi comunque dedicandosi alla sua coltivazione. E fin dal principio, partendo dal seme. Eccone 40 a 2 euro da cui aspettarsi fiori arancioni e benessere.
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Pubblicato da Marta Abbà il 26 Aprile 2016