Ermes, protettore dei viaggiatori
Dio dei viaggiatori, dei mercanti e del commercio, Ermes, viene chiamato anche Hermes o Ermete, ed è una divinità greca. E’ spesso dipinto, in senso letterale e figurato, come il messaggero degli dei. E’ figlio di Zeus e della Pleiade Maia, è quindi uno dei dodici Olimpi. La figura di Ermes è facile da distinguere per via del borsellino che spesso porta, ma non solo. Tipici suoi sono anche i sandali e il cappello, tutti alati, e il bastone da messaggero, detto caduceo. Altri simboli di questo dio sono due animali piuttosto diversi, il gallo e la tartaruga.
Ermes: nascita
Abbiamo detto che è figlio di Zeus e di una ninfa di nome Maia, ma della nascita di Ermes si può raccontare molto di più. E’ venuto al mondo all’interno della grotta del monte Cillene, in Arcadia, motivo per cui lo si chiama a volte anche Cillenio. In questa grotta sua madre Maia, figlia tra l’altro del titano Atlante, di nascosto dalla dea Era, su univa con Zeus.
Fin dalle prime ore di vita, il bimbo Zeus si è mostrato particolarmente talentuoso. Uccise una tartaruga per costruire una lira, e questo animale diventò uno dei suoi simboli più noti. Sempre nei suoi primi giorni di vita uscì durante la notte e rubò una mandria di mucche di Apollo al fratello e per non farsi scoprire la nascose in una grotta, furbescamente cancellando anche le tracce lasciate dagli zoccoli. Non c’è da stupirsi se si parla di Ermes come anche del protettore dei ladri, ammesso che sia corretto che qualcuno li protegga.
Rubate le mucche, ne sacrificò due agli dei, ma questo non lo salvò dalle accuse di Apollo che in breve si accorse del furto, grazie al volo degli uccelli che glielo suggerì. In difesa di Ermes si schierò subito la madre Maia che sostenne di aver passato la notte in compagnia del figlio, fornendogli un alibi. Zeus, più corretto, intervenne e ammise che a tutti gli effetti il figlioletto era stato scorretto ma mise ben in chiaro che Apollo non aveva alcun diritto di arrabbiarsi con il fratello piccolo e fece in modo che Ermes non fosse punito.
Alla fine i due fratelli fecero pace, ma non tanto per le parole di Zeus, fu tutto merito della musica. Nel bel mezzo della loro discussione, infatti, Ermes estrasse la lira ed iniziò a suonarla, incantando il fratello che di colpo diventò mansueto, perdonandolo e lasciando ad Ermes la mandria rubata.
Abile nel costruire strumenti musicali, Ermes creò un flauto o lo scambiò con il bastone da pastore del fratello Apollo, più avanti possiamo assistere ad un altro scambio del genere. Una fisarmonica a bocca in cambio della capacità di interpretare il volo degli uccelli. Dopo questi due episodi, anzi tre, se pensiamo anche alla lira, costruita con la tartaruga, è inevitabile pensare a Ermes come al protettore dei musicanti, se non di tutti i pastori e delle mandrie.
Ermes: caratteristiche
Per riassumere il ruolo di Ermes possiamo dire che diventò durante la sua avventurosa vita, il protettore dei ladri, ma anche dei viaggiatori, dei mercanti, dei musicanti e del commercio. I viaggi in un certo senso sono collegati al commercio, poiché un tempo fare il mercante significava girare il mondo costantemente. C’è un nesso anche tra il fatto di essere protettore dei commercianti e quelli di essere un messaggero. I commercianti di norma devono avere una invidiabile parlantina, caratteristica perfetta per chi deve essere un messaggero degli dei se non il dio dell’eloquenza. Il concetto di viaggio, nel tempo, si allargò a quello dello spostarsi velocemente, per cui Ermes si ritrovò anche protettore degli atleti,
Come se non avesse già abbastanza da fare, di notte Ermes svolgeva altri compiti più o meno piacevoli, ad esempio quello di scortare le ombre dei defunti alla nuova dimora. In questo caso possiamo trovarlo chiamato anche con l’appellativo di Psicopompo.
Ermes: miti e leggende
Sono tanti i miti e le storie in cui Ermes ha un ruolo significativo, vediamo le più note. Troviamo questo dio nel mito di Perseo, mentre aiuta il protagonista ad uccidere Medusa, nel mito di Io, invece, Ermes aiuta proprio Io a liberarsi di Argo. Nel mito di Demetra intercede presso Ade per far sì che Persefone potesse tornare libera.
Oltre ad aiutare tutti questi personaggi, Ermes aveva anche una sua vita privat animata da diversi amori. Si unì ad Afrodite ed ebbe Ermafrodito, amò Penelope prima che divenne sposa di Ulisse e da lei ebbe il dio Pane, solo per fare alcuni esempi.
Ermete e Mercurio
Il corrispondete di Ermes nella mitologia romana è Mercurio, dio di derivazione etrusca ma considerato dio dei commerci quindi assimilabile alla figura di Ermes anche se non identico.
Ermes: Iliade ed Odissea
Un personaggio del genere non poteva mancare in opere come l’Iliade e l’Odissea. Nel primo di questi volumi io dio del commercio entra in gioco quando Zeus impone agli dei di partecipare direttamente alla Guerra di Troia, schierandosi con Achei ma allo stesso tempo proteggendo il re di Troia Priamo quando questi entra nell’accampamento acheo per chiedere la restituzione del corpo del figlio Ettore per potergli fare il funerale.
Passando all’Odissea, Ermes entra in azione dopo il concilio degli dei dove viene deciso che Odisseo può ritornare a casa. In questo caso chiede a Calipso di lasciare andare il re di Itaca dall’isola di Ogigia. Nello stesso libro sono narrati altri suoi interventi, come ad esempio quello in cui evita di essere beffato dalla maga Circe, assieme ad Odisseo, restando gli unici a non diventare dei porci a causa delle sue stregonerie.
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Pubblicato da Marta Abbà il 11 Marzo 2019