Molti festeggiano l’inizio della primavera, che è anche la giornata mondiale della poesia e molto altro, ma non sempre si è consapevoli di ciò che sta accadendo tra il cielo e la terra, tra la Terra e il Sole, mentre ci si prepara alla bella stagione. Le giornate si allungano, ci accorgiamo che all’ora di cena c’è ancora luce e al mattino non ci si alza più avvolti nel buio o nella luce dell’alba. C’è però un momento di svolta in questo allungarsi della parte luminosa della giornata, si chiama equinozio di primavera.
Equinozio di primavera: che cosa è
Dal latino aequinoctium, derivato a sua volta da “aequa-nox” , equinozio significa “notte uguale” proprio perché si riferisce a quel giorno dell’anno in cui la durata del periodo notturno è perfettamente uguale a quello diurno. Vista con un altro punto di vista, più astronomico, possiamo dire che in questa giornata coincide con il momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore.
Intuitivamente non può esistere solo un equinozio, in un anno, infatti oltre a quello di primavera c’è anche quello autunnale che cade nel periodo in cui abbiamo le ore di luce che calano e quelle di buio che aumentano. Oltre al fatto che il periodo diurno e quello notturno sono uguali, accade altro durante l’equinozio di primavera: i raggi solari arrivano perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra.
Gli equinozi cadono a circa sei mesi di distanza l’uno dall’altro, quello di primavera a marzo, quello di autunno a settembre, sono distanziati di sei mesi anche i solstizi, quello di inverno, a dicembre, e quello d’estate, a giugno. Le stagioni per convenzione prendono il via proprio in questi giorni, molto comodi per tenere il passo della natura, del cielo e della terra.
Dobbiamo stare attenti all’emisfero in cui siamo, per definire gli equinozi, però, perché in quello boreale l’equinozio di primavera segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l’estate e introduce l’autunno ma nell’emisfero australe accade il contrario e quello di marzo è il giorno che segna l’inizio dell’autunno.
Equinozio di primavera: cosa succede
Tutti sanno che l’asse di rotazione terrestre non è perpendicolare al piano di rivoluzione orbitale intorno al Sole, di fatto è inclinato mediamente di 23°27′. Perché è tanto importante? Perché questa inclinazione comporta che la luce del Sole non incida mai, in ogni istante, con la stessa angolazione. I raggi arrivano a noi con una inclinazione che varia costantemente e solo agli equinozi arrivano perpendicolari. Questo perché solo in questi due giorni dell’anno l’asse di rotazione terrestre si trova perpendicolare alla direzione dei raggi solari. Sempre per questo motivo la durata diurna è uguale a quella notturna.
Se prendiamo l’equinozio di primavera, ragionando come chi abita nell’emisfero boreale, lo troviamo indicato anche come punto vernale, punto dell’Ariete o punto gamma dalla lettera minuscola greca γ, la cui forma ricorda, appunto, la testa di un ariete. L’equinozio d’autunno cade a settembre e viene anche chiamato punto della Bilancia o punto omega Ω, sempre per via della forma della lettera.
Equinozio di primavera: quando ricorre
L’equinozio di marzo, quello di primavera boreale, cade spesso il giorno 20 e, a partire dal 2044, saltuariamente anche il 19 marzo. Perché questo anticipo? Per via dell’organizzazione dei giorni bisestili nel calendario gregoriano che ha comportato il mantenimento dell’alternanza quadriennale per l’anno 2000, e causato quindi un progressivo spostamento di un giorno di tutti gli avvenimenti celesti. Questo vale per tutti gli anni che ci separano dal prossimo riallineamento, previsto nell’anno 2100.
Non è finita. Il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole risulta leggermente più lento in prossimità dell’afelio terrestre, a luglio, per la seconda legge di Keplero, quindi l’equinozio di settembre, autunnale, può risultare leggermente più tardivo rispetto a quello di marzo, Di norma cade attorno al 23 settembre.
Equinozio di primavera 2020
L’equinozio di primavera nel 2020 avverrà domani 20 marzo 2020 alle ore 4.49 di notte.
Si è verificato il giorno 20 marzo anche nel 2019 e nel 2018 anche se convenzionalmente si dice che le stagioni cominciano sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre. La convenzione è una convenzione ma dal punto di vista astronomico va tenuto conto che le date sono diverse per equinozi e solstizi, quelle esatte non seguono convenzioni ma dipendono dalla rivoluzione della Terra. Si è calcolato che fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o, qualche volta, il 19.
Equinozio di primavera: aforismi
I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. (Khalil Gibran)
Se hai il coraggio di guardare la luce, imita la primavera e vai avanti verso di essa. (Markku Envall)
Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre… Ma non può fermare la primavera. (Mahatma Gandhi)
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi. (Pablo Neruda)
Parlami di Dio, dissi al mandorlo. E il mandorlo fiorì. (Nikos Kazantzais)
E’ che dietro le cose ci sei tu, Primavera, che incominci a scrivere nell’umidità, con dita di bambina giocherellona, il delirante alfabeto del tempo che ritorna.(Pablo Neruda)
Mi sento come un campo seminato nel cuore dell’inverno, e so che primavera sta arrivando. I miei ruscelli prenderanno a scorrere e la piccola vita che dorme in me salirà in superficie al primo richiamo. (Kahlil Gibran)
Ancora non se n’è andato l’inverno, e il melo appare trasformato d’improvviso in cascata di stelle odorose. (Pablo Neruda)
Se volete invece delle poesia a tema, le trovare nell’articolo “Poesie sui fiori a primavera“