Nei prossimi sette anni l’energia eolica potrebbe soddisfare quasi il 16% del fabbisogno elettrico europeo e fornirebbe la metà dell’elettricità di cui necessita l’intero continente entro il 2050. Ad affermarlo è un prospetto realizzato dall’European Wind Energy Association. Attualmente l’eolico fornisce circa il 6% dell’elettricità europea ma la potenza installata è destinata a triplicare in questo decennio dato che gli investimenti in campo eolico sono pari a 192 miliardi di euro. Secondo le previsioni dell’EWEA, l’eolico entro il 2020 produrrà energia pari a 581 tWh, salendo a 1.154 tWh annui con una potenza comulativa installata di 400 GW. Sempre secondo lo scenario EWEA, l’Europa ha tutte le potenzialità per soddisfare il proprio fabbisogno energetico esclusivamente mediante le rinnovabili, infatti entro il 2050, il 50% dell’elettricità necessaria al vecchio continente proverrà dal vento, mentre l’altra metà sarà fornita da un mix di elettricità proveniente da fonti pulite.
L’energia eolica in Italia ha un ruolo cruciale con una crescita che prevede il passaggio dagli attuali 5,8 GW ai 15,5 del 2020. In Italia l’energia eolica triplicherà con una crescita di circa un GW all’anno dettato dall’installazione di nuovi parchi eolici. Pare che le previsioni dell’EWEA siano troppo ottimistiche tanto che si vede una crescita del settore eolico maggiore di quanto progettato nei Piani nazionali dei vari Stati membri dell’UE. L’energia prodotta dal vento è molto più economica del solare, è per questo che gli investimenti in tale settore stanno aumentando durante la corsa alle rinnovabili. Con le nuove tecnologie stanno nascendo sempre più parchi eolici offshore, infatti secondo il rapporto EWEA, nel 2020 ben 40 dei nuovi impianti eolici installati saranno in mare e con l’avvento delle turbine galleggianti le previsioni per un futuro all’insegna delle rinnovabili si fanno più concrete.