Eolico, più efficiente dei combustibili fossili
Ecco una bella notizia per i sostenitori dei giganti del vento: l’energia eolica è più efficiente dei combustibili fossili per la produzione di energia elettrica. La capacità in potenza è maggiore e la fonte energetica è rispettosa dell’ambiente. I dati arrivano dal governo britannico.
Nella produzione elettrica dai combustibili fossili si va incontro a grossi sprechi, per citare quello più semplice, possiamo riportare l’esempio della perdita di enormi quantità di energia sottoforma di calore di scarto. Le fonti rinnovabili non prevedono alcuna perdita. I dati riportati dal Guardian inglese mette in evidenza che le fonti di energia elettrica come gas, carbone, nucleare, biomassa, olio e simili, sprecano una gran quantità di energia, tanto che l’efficienza dell’eolico risulta essere maggiore.
14 TWh provengono dalle fonti rinnovabili e soddisfano il fabbisogno di numerose famiglie inglesi. Certo, forniscono energia a solo una piccola parte della popolazione britannica ma non vi è neanche un watt sprecato. Sono ben 372 i TWh prodotti dai combustibili fossili, tuttavia da queste fonti, troppa energie viene dispersa sotto forma di calore. Dal gas la percentuale è del 54% mentre dal carbone e dal petrolio, lo spreco ammonta al 28%. L’energia nucleare fornisce il 16% dell’elettricità del Regno Unito ma anche la sua efficienza è di gran lunga inferiore perché anche qui, il 65% dell’energia, è dispersa sotto forma di calore.
Quando si parla di efficienza energetica si parla di “capacità“. La capacità di ogni impianto è riferita alla quantità di energia che tale impianto può davvero produrre, rispetto all’efficienza potenziale teorica. La resa dei combustibili fossili può essere altissima ma con la basse efficienza si hanno degli sprechi e così la capacità cala. Le centrali elettriche convenzionali non funzionano costantemente, si fermano per la manutenzione e per i guasti, in più hanno un grosso margine di sprechi. Anche i parchi eolici non funzionano quanto il vento soffia meno di quattro metri al secondo oppure quando i venti sono troppo forti e soffiano più di 25 metri al secondo. Confrontando le “perdite” di entrambe le fonti energetiche -combustibili fossili ed eolico– si vede che le centrali convenzionali sono più soggette a sprechi: i dati raccolti dall’Associazione tedesca delle industri di energia e acqua (Bundesverband der Energie und Wasserwirtschaft), afferma che la capacità dei combustibili fossili spesso è al di sotto del 50%, anche nei periodi invernali. Per l’eolico su terra ferma la capacità energetica è del 30% mentre per l’offshore si arriva al 40%.
Link utili | Guardian UK
Pubblicato da Anna De Simone il 30 Luglio 2012