Eolico offshore, in gioco 2 milioni di posti di lavoro

L’eolico offshore sta facendo strada in Europa e prevede di assegnare oltre due milioni di posti di lavoro. Solo nel primo semestre del 2012, l’offshore ha visto un incremento del 50% rispetto al 2011. Sono più di 130 le turbine offshore installate nel 2012 e oltre 160 sono quelle in attesa di essere connesse alla rete.

Entro la fine del 2012, tra le turbine in funzione e quelle ancora non connesse alla rete, si potrebbero contare 647 turbine eoliche offshore. In termini di capacità elettrica, alla fine di giugno si contavano 4.300 megawatt di potenza ed è imminente l’aggiunta di ulteriori 3.7000 MW; cifre che non dovrebbero sorprenderci dato le previsioni fatte dalla stessa European Wind Energy Association (EWEA).

L’EWEA, lo scorso anno, ha stilato una relazione dove segnalava l’obiettivo dell’eolico offshore: arrivare a 150 GW entro il 2030 e ancora prima a 40 GW entro il 2020. Le previsioni dell’EWEA non si discostano molto dalla realtà dato che sono previsti progetti per un totale di 114 GW.

Tra i protagonisti europei vi è la Gran Bretagna che prevede di installare turbine offshore per 42 GW, mentre la Germania prevede impianti per oltre 21 GW. Nei prossimi 8 anni, saranno più di diciotto gli Stati Membri con impianti eolici offshore.

La creazione di nuove infrastrutture per la connessione degli impianti, la stessa produzione delle turbine, la manutenzione, la progettazione e tutto ciò che ruota intorno all’eolico offshore, prevede di assegnare oltre due milioni di posti di lavoro entro i prossimi 8 anni. E’ chiaro che il settore dell’eolico offshore è in piena espansione e potrebbe aiutare la situazione critica della Zona Euro.

a cura di Anna De Simone

Link Utili | Rapporto EWEA
Foto | Siemens e StatoilHydro