Non c’è pace per l’Eolico, additato anche l’Offshore
L’energia eolica ha vita dura sulla terra ferma e anche l’offshore ha le sue battaglie da perseguire. Se credevamo che l’eolico offshore fosse la soluzione ideale per l’industria del vento, ci sbagliavamo alla grande. I pescatori e altre organizzazioni della comunità oceanica sono fortemente preoccupati circa la diffusione dei parchi eolici offshore.
Tempo fa avevamo preannunciato che con il diffondersi dell’eolico offshore sarebbe nata l’esigenza di un piano gestionale globale. A distanza di pochi mesi arrivano voci discordanti sull’impatto avrebbe l’eolico offshore sull’ecosistema marino. A rischio potrebbe essere è il settore ittico industriale anche se lo studio del progetto danese “Horns Rev” afferma il contrario.
I progetti eolici offshore, siano essi montati sui fondali marini che dati da turbine eoliche galleggianti, non dovrebbero danneggiare la pesca industriale. Lo studio Horns Rev afferma che “nessun cambiamento significativo influenzerà la distribuzione dei pesci o la loro abbondanza”. I progetti eolici potrebbero addirittura migliorare la pesca perché le strutture artificiali, come già visto in altri contesti, potrebbero ricreare un habitat simile a quello delle barriere naturali.
I sostenitori del settore eolico offshore sostengono che i parchi, se ben strutturati, potrebbero sia aumentare le popolazioni marine che le opportunità di cattura di numerose specie pregiate. Peccato che non tutti sono della stessa opinione. Alcuni studiosi temono che l’eolico offshore potrebbe danneggiare le popolazioni ittiche e le attività correlate. Il rumore e la pressione acustica delle turbine che si piantano sui fondali, potrebbero influenzare negativamente sia i pesci che i mammiferi marini. Lo stesso problema si pone per le turbine eoliche galleggianti perché anche queste saranno ancorate al fondale in qualche modo. L’ambiente marino potrebbe essere influenzato negativamente anche dai cavi che collegheranno le turbine ai generatori elettrici nonché dai cavi necessari per trasmettere l’energia fino alla terra ferma.
Un altro pericolo potrebbe essere arrecato alla navigazione: le torri dell’eolico offshore potrebbero limitare l’efficienza dei radar, strumenti indispensabile per la sicurezza della navigazione in acque nebbiose. In più, i pescatori non possono avere accesso ad alcune delle aree dei progetti eolici così da limitare il traffico marittimo e le zone pescose. Queste e altre preoccupazioni hanno indotto varie associazioni a opporsi allo sviluppo dell’energia eolica offshore.
In mare o in terra, i ganti del vento non hanno vita facile.
Link Utili | Horns Rev PDF
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Luglio 2012