Energy Intelligence: che cosa è?
La Energy Intelligence è una cosa abbastanza recente ma già così importante che l’Energy Efficiency Report 2014 del Politecnico di Milano dedica un’intera sezione a questo tema.
Il motivo di tanta importanza dipende dal fatto che alla diffusione dei sistemi di Energy Intelligence è associato un grande potenziale di risparmio energetico e di mercato traducibile in vantaggi per il sistema Paese e di conseguenza per i cittadini. Bene dunque per tutti prendere familiarità con l’argomento.
Il concetto di Energy Intelligence è definito così: “…creazione di know-how grazie alla rielaborazione delle informazioni sui consumi elettrici e termici di un’utenza energetica. Tale conoscenza può essere poi utilizzata al fine di determinare un vantaggio competitivo per l’utenza stessa (singoli cittadini e imprese ndr) grazie alla riduzione del costo della bolletta energetica…”.
Energy Intelligence è dunque la creazione di una ‘conoscenza’ (know-how), ma in che modo e con quali strumenti avviene questa ‘creazione’? Attraverso l’utilizzo di soluzioni tecnologiche composte da:
- dispositivi hardware che abilitano la rilevazione dei dati e delle informazioni dei consumi energetici;
- applicazioni software che permettono l’analisi e la rielaborazione dei dati e delle informazioni raccolte.
Con riferimento ai dispositivi hardware, quelli di essi che vanno a configurare i sistemi di Energy Intelligence sono:
- meter che rilevano la quantità di una sostanza (solida, liquida o gassosa) che passa in un’unità di analisi, tra cui: meter di elettricità; meter di acqua; meter di gas naturale; meter di aria compressa; meter di vapore;
- sensori che rilevano informazioni su particolari grandezze fisiche (per esempio temperature, unidità e pressione) che influenzano i consumi energetici di una determinata unità d’analisi;
- attuatori in grado di regolare l’andamento di una determinata unità d’analisi a seguito di un segnale elettrico; normalmente sono governati da un micro-controller simile a un micro-processore.
Dispositivi hardware e applicativi software assieme vanno a configurare i sistemi di Energy Intelligence, che sono classificabili in tre gruppi: sistemi di monitoraggio; sistemi di controllo; sistemi di supervisione.
Energy Intelligence: sistemi di monitoraggio. Sono il risultato di una configurazione hardware-software che permette di conoscere lo stato di un’utenza energetica. L’architettura tipica è data da un software di monitoraggio collegato via LAN (onde radio o cavo) al meter/sensore applicato sul dispositivo che consuma energia. Esistono due tipologie di sistemi di monitoraggio dell’energia: Smart Metering System (SMS) ed Energy Information System (EIS). Entrambi i sistemi hanno un ambito di applicazione che va processo produttivo al building.
Energy Intelligence: sistemi di controllo. Qui si intende quella configurazione hardware-software che permette di: monitorare l’andamento dell’utenza energetica (stessa funzionalità del sistema di monitoraggio); confrontare le informazioni con target predefiniti; implementare automaticamente eventuali azioni correttive. L’architettura tipica è data da un software di controllo collegato via LAN (onde radio o cavo) al meter/sensore/attuatore applicato sul dispositivo che consuma energia. Anche per i sistemi di controllo le tipologie esistenti sono sostanzialmente due: Building Automation System (BAS) e Supervisory Control and Data Acquisition (SCADA). I BAS sono utilizzati in ambito building, in particolare sistemi HVAC, illuminazione e chiusure vetrate. Gli SCADA sono usati nel processo produttivo, in particolare su motori elettrici e inverter.
Energy Intelligence: sistemi di supervisione. Qui rientra la configurazione hardware-software che garantisce congiuntamente le funzionalità del sistema del monitoraggio analisi (della tipologia EIS) e di un sistema di controllo. Un sistema di supervisione permette di monitorare, confrontare e implementare automaticamente eventuali azioni correttive in funzione di analisi economiche. In pratica, il software di supervisione stima i benefici economici derivanti dalle possibili azioni correttive, sceglie la migliore e la attua in automatico. Come nel caso dei sistemi di controllo, l’architettura tipica è un software – in questo caso un software di supervisione – collegato via LAN (onde radio o cavo) al meter/sensore/attuatore applicato sul dispositivo che consuma energia. I sistemi di supervisione si identificano in particolare con la denominazione di Energy Management System (EMS). L’ambito di applicazione va dal building ai processi produttivi.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 14 Dicembre 2014