Endemismo. Se non di endemismo, spesso si sente parlare di specie endemiche, sia quando si ha che fare con delle piante, sia quando si sta descrivendo alcuni animali. Perchè li definiamo così? E’ importante capirlo ed è strettamente legato con la valorizzazione della biodiversità che ci sta particolarmente a cuore.
Endemismo: significato
Con questo termine definiamo quel fenomeno per cui alcune specie animali o vegetali sono esclusive di un dato territorio. In teoria il termine endemismo vale anche quando si sta parlando di territori molto estesi, come l’America, o l’Oceania, ma all’effettiva quelle che ci interessano di più sono le specie endemiche di aree ristrette. Spesso queste corrispondono con delle isole, ma non è detto perché una zona con tanti endemismi è quella attorno all’Etna, isolata su un’isola, e che ospita la betulla dell’Etna.
A coniare questo termine è stato nel 1820 il naturalista svizzero Augustin Pyramus De Candolle che lo ha ripreso dalla medicina per applicarlo in ambito botanico, poi via via abbiamo iniziato ad usarlo in molti altri ambiti.
Il motivo per cui le isole sono più ricche di specie endemiche è abbastanza evidente. Hanno delle barriere geografiche evidenti che evitano la dispersione zoologica. Ci sono anche zone che sono nel bel mezzo di un continente anche vasto ma in cui troviamo delle condizioni magari climatiche così particolari e puntuali da creare fenomeni di endemismo. Pensiamo ad alte vette montane, caverne, laghi profondi, fosse oceaniche.
Endemismo: piante
Due esempi per tutti e tutti e due italiani. L’ontano napoletano, una pianta endemica dell’Italia meridionale e della Corsica, e il Limonium todaroanum, una pianta endemica della Sicilia. Lascio a voi la meraviglia di scoprirle viaggiando o leggendo.
Endemismo: animali
Restiamo in Italia ed esploriamo il regno animale per trovare la Salamandrina terdigitata, limitata al versante tirrenico della penisola a sud del fiume Volturno, o il Gatto selvatico sardo. Ci sono anche la falena Brahmaea europaea, limitata alla Basilicata, e la chiocciola di Montecristo Oxychilus oglasicola, limitata all’isola di Montecristo e a Pianosa, e poi il coleottero Malthodes zangherii, tipico del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Endemismo: sinonimo
Più che di sinonimi si può parlare di sottocategoria, per raccontare meglio l’endemismo. C’è il Paleoendemismo, che indica quelle specie anticamente diffuse in aree ampie, poi sparite o quasi e che oggi possiamo trovare solo in ambienti ristretti. C’è il Neoendemismo che al contrario, indica le specie comparse relativamente recente in certi ambienti in seguito ad ibridazione ancestrale con altre specie o per altri simili e complessi fenomeni.
Si può poi aggiungere anche l’endemismo puntiforme, un particolare tipo di endemismo che si riferisce a specie che caratterizzano zona davvero di piccole dimensioni come il Carpione del Garda ed il Carpione del Fibreno.
Endemismo: esempi
Uscendo dall’Italia, troviamo delle specie endemiche davvero meravigliose e che possono apparire frutto della fantasia come quelle che arrivano dalle isole Galapagos, dalle isole Hawaii, dalla Nuova Caledonia, dall’isola di Socotra, dal Madagascar, dalla Nuova Zelanda o dalle isole Canarie. C’è l’imbarazzo della scelta anche in Europa, un continente in cui troviamo il maggior centro di biodiversità vegetale che sono le Alpi con 5500 specie di piante (il 43% della flora europea) di cui 350 endemiche (7% del totale).
Endemismo: libro
Se è difficile girare il mondo alla ricerca degli endemismi sparsi qua e là, ecco un libro che ci racconta quelle di Pantelleria. Su Amazon è in vendita a 25 euro ed è un’ottima guida per poi andare a fare una vacanza in questa splendida meta.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Pinterest
Articoli correlati che possono interessarvi: