Eleuterococco: benefici e indicazioni
Eleuterococco, forse è questo nome così lungo e complesso ad aver finora rovinato la carriera a questa pianta che non ha nulla da invidiare al noto e lodato ginseng. Infatti viene chiamato anche ginseng siberiano per cercare di riabilitarlo e mettere in luce le sue proprietà.
E’ un ottimo rimedio per la stanchezza e la carenza di energie, anche in caso di stress ci aiuta e non è finita. Al di là del nome, che può piacere o meno, vediamo in concreto, come possiamo utilizzare l’Eleuterococco.
Pianta dell’Eleuterococco
La pianta in gergo scientifico è detta Eleutherococcus senticosus, appartiene alla famiglia delle Araliaceae ed è a tutti gli effetti un arbusto. Uno dei motivi per cui poco lo si consoce ancora è che la sua patria è la Siberia, lo si può trovare anche in Mongolia e in generale nelle zone ricoperte da conifere, dove fa freddo.
E’ un peccato non vederlo dalle nostre parti perché verso giugno questo arbusto piuttosto anonimo, che arriva circa a due metri di altezza, produce fiori di colori vivaci, come il giallo o il viola, che poi diventano bacche di colore sempre scuro e carnose. Ciò che a noi interessa, nella pratica, al di là del lato pittoresco, è la radice dell’Eleuterococco.
Eleuterococco: benefici e proprietà
Ricca di principi attivi, le radici dell’Eleuterococco sono spesso usate per migliorare le performance dell’organismo quando siamo affaticati, perché contribuiscono al funzionamento del sistema immunitario, fanno bene alla circolazione sanguigna. Anche la mente trae beneficio da questa radice, siamo più lucidi anche sotto stress quando la utilizziamo.
Dopo un forte influenza, in un periodo di pressione, l’Eleuterococco è quello che ci vuole per far fronte a quella debolezza in cui spesso ci si trascina sentendosi guariti ma non al 100%.
Eleuterococco: a cosa serve e indicazioni
Più del ginseng, cosa offre l’Eleuterococco? C’è da chiederselo, perchè sarebbe altrimenti assurdo andare a cercare questa radice quasi sconosciuta quando il suo noto parente è a portata di mano. Oltre ad essere ricco di proprietà rinvigorenti, l’Eleuterococco ha una spiccata simpatia per le donne e le affianca durante momenti di disagio psicologico come ansia e depressione, a volte legati al ciclo mestruale e ai conseguenti dolori.
Tutti questi effetti benefici non ci devono portare a fare uso di questo rimedio naturale senza aver prima chiesto consiglio al nostro medico che può aiutarci a capire se la nostra condizione di salute è compatibile con la radice di cui abbiamo parlato finora.
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Eleuterococco in capsule
Soprattutto in inverno, quando la stagione non aiuta a liberarsi dallo stress, e le influenze sono più frequenti, l’Eleuterococco è un ottimo compagno di avventure e di vita, sempre se preso con il consenso di un medico. Possiamo ad esempio assumerlo come tonico in capsule, due al mattino e due al pomeriggio, acquistandone un barattolo da 60 capsule in questa pagina di Amazon.
Eleuterococco: controindicazioni e opinioni
Non ci sono effetti collaterali allarmanti, che riguardano l’Eleuterococco, ma esistono delle reazione che possiamo osservare e che è necessario sapere. Ad esempio se fatichiamo a dormire, può essere questa radice la causa, e anche se siamo improvvisamente più irritati o se iniziamo a notare che abbiamo la pressione alta, la tachicardia. Ansia e mal di testa possono essere legati al consumo continuo di questa sostanza, che a furia di farci passare la stanchezza, ci rende un po’ troppo reattivi.
Basta smettere di prenderla e tutto passa in pochi giorni, non trasformerà la nostra personalità per sempre. Ci sono però casi in cui è meglio non iniziare neanche a prendere l’Eleuterococco perché fortemente sconsigliato. Mi riferisco a chi soffre di diabete, alle donne in gravidanza o in fase di l’allattamento, a chi è ipertenso oppure a persone che assumono barbiturici, alcune tipologie di antibiotico, diuretici o altri farmaci utilizzati per la riduzione della pressione bassa. In generale è bene evitare di fare miscugli fai da te di psicofarmaci o ansiolitici, con l’Eleuterococco.
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Pubblicato da Marta Abbà il 1 Febbraio 2023