Gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia al 2020 sono contenuti nel Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica. Il PAEE sottoscritto nel 2014 contiene, oltre alle indicazioni per il raggiungimento degli obiettivi, anche i risultati ottenuti a tutto il 2012.
Partendo dai risultati, fa piacere sapere che l’Italia del 2014 è uno dei Paesi a maggior efficienza energetica di tutta l’eurozona. L’intensità energetica primaria, che è il rapporto tra il fabbisogno energetico in ktep e il Pil e milioni di euro, è più bassa del 19% nel nostro Paese rispetto alla media UE (fonte PAEE 2014).
Inoltre negli ultimi anni si sono ridotti i consumi energetici finali, e non solo come conseguenza della crisi economica. Alla riduzione hanno contribuito anche gli incrementi di rendimento della generazione elettrica e i risparmi energetici conseguiti per effetto delle detrazioni fiscali, dei certificati bianchi, dell’adozione di requisiti minimi di efficienza energetica per edifici e apparecchiature e di altre misure contenute nel Piano d’Azione.
Il combinato composto di queste cose ha permesso all’Italia di ottenere nel 2013 il secondo posto nella classifica delle economie mondiali più avanzate in tema di efficienza energetica. Davanti a noi c’è solo la Germania, dietro il Regno Unito che però abbiamo scavalcato rispetto al 2012.
Anche in tema di avanzamento tecnologico l’Italia del 2014 è messa bene. Siamo il primo Paese al mondo nella diffusione di sistemi di smart-metering (telelettura e monitoraggio di luce, gas e acqua) che sono una parte importante nella gestione-riduzione dei fabbisogni energetici. E possiamo contare su un parco di generazione con impianti a ciclo combinato a gas (CCGT) tra i più efficienti.
Il quadro è completo se si considera che in Italia il settore energetico rappresenta un segmento importante del sistema produttivo nazionale, con 470mila addetti (dato 2012), 36mila nuovi occupati (questo dato si riferisce alle assunzioni nel 2011) e ottime prospettive di lavoro.
La competitività dell’Italia è riconosciuta a livello internazionale sia nel segmento delle energie rinnovabili (solare a concentrazione, rinnovabili termiche ed efficienza energetica) sia in quelli tradizionali della filiera del gas e dell’esplorazione-produzione di idrocarburi.
Gli obiettivi di efficienza energetica al 2020
Nel 2012 l’Italia ha avuto un consumo di energia primaria pari a 163,05 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) ripartito come segue:
- industria 29,31 Mtep (30,13 nel 2011)
- trasporti 39,45 Mtep (41,82)
- residenziale 31,33 Mtep (31,32)
- servizi 15,93 Mtep (15,75)
- agricoltura 2,63 Mtep (2,70)
- bunkeraggi 0,16 Mtep (0,15)
L’obiettivo a orizzonte 2020 è quello di arrivare con l’efficienza energetica a concretizzare i seguenti risparmi:
- residenziale -5,14 Mtep
- terziario -1,72 Mtep (-0,80 dalla PA e -0,92 dal privato)
- industria -7,14 Mtep
- trasporti -6,06 Mtep
Meno energia consumata significa anche meno inquinamento. Traducendo in pratica i risparmi energetici di cui sopra (che sono l’obiettivo del PEE), l’Italia potrà abbattere di 50-55 milioni di tonnellate/anno le proprie emissioni di CO2 in atmosfera.
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