Edredone: anatra marina pregiata per le sue piume
L’edredone è una tipologia di anatra di mare dalla testa e becco molto larghi, caratteristiche, quest’ultime, che conferiscono a questo uccello un profilo quasi conico. Nei prossimi paragrafi approfondiremo la conoscenza di questa specie.
Edredone: caratteristiche
Il maschio adulto dell’edredone è inconfondibile nel suo folto piumaggio bianco sul dorso e nero sul ventre, mentre il capo è di color bruno-verdognolo. La femmina è invece di colore bruno scuro, ed è facilmente distinguibile dagli altri anatidi, suoi simili, grazie alla taglia grande e alla particolare conformazione della testa.
L’edredone è un migratore dispersivo che vive sulle coste a nord dell’Eurasia – in particolare in Scandinavia, Islanda, Scozia e Siberia occidentale – e America Settentrionale. Sverna lungo le coste e nei laghi dell’interno; anche nel nostro Paese è presente come svernante. I maschi, per tutto il periodo riproduttivo hanno la nuca con sfumature verdastre; mentre il collo e il petto sono sfumati di rosa; le parti inferiori, il groppone e la coda sono neri. La femmina è brunastra, striata a barre scure.
L’edredone si nutre per lo più di molluschi bivalvi che cattura dopo lunghe immersioni; nidifica allo scoperto tra la vegetazione e le rocce, in colonie densamente popolate, spesso unendosi alle sterne codalunga. La femmina depone 4-6 uova, una volta all’anno, che cova per tre o quattro settimane. Nelle acque costiere, gli edredoni formano grandi colonie che possono arrivare sino a 10.000-15.000 esemplari.
Qui trascorrono il loro tempo tra lunghe pause di riposo e la ricerca di cibo, sostando poi lungo le coste per lisciarsi le penne e la pulizia. Si nutrono tuffandosi nelle profondità marine alla ricerca di pesci, crostacei e molluschi, tra cui prediligono le cozze che inghiottono tutte intere. È stato provato di recente che gli edredoni sono dei nidificatori cooperativi: le femmine di queste anatre collaborano tra di loro e si dividono il compito di allevare gli anatroccoli mentre nel gruppo, ognuna di loro, assume un ruolo distinto dopo un periodo di intensa socializzazione.
Edredone: riproduzione
Le coppie possono nidificare sia all’interno delle isole, sia lungo le coste. All’inizio della stagione degli amori, i maschi si dispongono in cerchio intorno alle femmine, tubando sommessamente; quando la femmina appare propensa al corteggiamento, reagisce tubando a sua volta nei confronti del maschio prescelto.
A differenza di altre anatre, l’edredone non è monogamo: una volta portato a termine l’accoppiamento, infatti, il maschio accompagna la femmina in un luogo adatto per costruire il nido mimetizzandolo tra la bassa vegetazione, non lontano dalle zone costiere; si tratta di una cavità coperta da un piumino soffice e confortevole spesso tra le rocce più impervie, dopodiché il maschio abbandona per sempre la compagna.
Dopo avere attentamente controllato il territorio circostante, la femmina depone dalle 4 alle 6 uova. I piccoli attivi sin dai primi momenti di vita, verranno condotti in mare dalla madre stessa che insegnerà loro come procurarsi il cibo e a nuotare. In sole dieci settimane avranno completato il piumaggio e saranno adulti.
Dove vive l’edredone
L’edredone è presente sulle coste nordiche dell’Europa, del nord America e Siberia orientale, e in Islanda. Questa anatra nidifica soprattutto nell’Artico e nelle regioni più temperate del nord, mentre sverna nelle zone più temperate a sud. Numerose colonie di edredoni sono insediate nelle Isole Farne a Northumberlan, in Inghilterra, e sull’intero territorio islandese. L’edredone è stato per lungo tempo considerato una specie esclusivamente marina; sino a quando, di recente, ha colonizzato i maggiori laghi italiani e svizzeri. Come molte altre specie di Anatidi può essere facilmente avvicinato dall’uomo, di cui non ha timore.
Piumini di edredone
In tutti i paesi del Nord Europa, ma non solo, esiste l’usanza di utilizzare le piume di edredone per foderare cuscini, abiti e coperte. Lo stesso uccello recupera le piume che cadono dal corpo della femmina per rivestire e proteggere il proprio nido. Considerando che l’edredone non è un vero e proprio uccello da allevamento, il piumino deriva maggiormente da esemplari allo stato selvatico, raccolto nei pressi dei nidi abbandonati. Per tale motivo è materiale altamente pregiato nonché costoso.
Allevamento dell’edredone
In Islanda, dove è stata allestita una delle aree di cova per gli edredoni più grande al mondo è stata instaurata, a questo proposito, una perfetta coesistenza tra l’uomo e l’animale, senza turbarne l’equilibrio riproduttivo, anzi favorendolo, visto che gli edredoni tornano regolarmente nello stesso luogo ogni anno. Questa pratica infatti non rappresenta alcun pericolo per la specie, perché avviene solo dopo che la femmina e gli anatroccoli hanno abbandonato il nido originario.
Curiosità: interessanti esposizioni e attività al Vega World Heritage Center, in Norvegia, mostrano come l’allevamento degli edredoni abbia portato allo status di Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Per centinaia di anni i contadini delle isole hanno realizzato delle accoglienti “capanne” per gli edredoni. In cambio queste anatre di mare forniscono un piumino straordinariamente caldo e soffice.
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Pubblicato da Evelyn Baleani il 29 Settembre 2022