Ecoturismo in Umbria: 5 luoghi da scoprire
Ecoturismo in Umbria: 5 luoghi da scoprire – Il nostro Belpaese non finisce di stupirci per la moltitudine di tesori che custodisce. Non solo arte, cultura, buon cibo e un artigianato apprezzati a ogni latitudine del mondo. L’Italia offre moltissimo anche sotto il profilo della ricchezza naturalistica. Il contatto diretto con la natura, tra l’altro, coinvolge un crescente numero di turisti. In questo articolo apriremo una parentesi proprio sull’ecoturismo, facendo in particolar modo riferimento all’Umbria. Questa regione è difatti una delle mete più gettonate in tal senso nel nostro paese. Iniziamo quindi il viaggio che ci permetterà di conoscere alcune proposte di ecoturismo in Umbria.
Ecoturismo in Umbria
Localizzata nel cuore verde dell’Italia, l’Umbria è da sempre per il nostro paese luogo di incontro di storie e di cultura. Conoscere l’Umbria viaggiando tra le sue bellezze equivale a imbattersi in tracce del passato che si combinano alla perfezione con la dolce armonia di una natura lussureggiante. Se ne sono accorti nei secoli numerosi scrittori e artisti, come il drammaturgo austriaco Franz Grillparzer che, in visita a Terni, sembra aver esclamato: “Qui vorrei vivere e morire!”. Andiamo quindi alla scoperta dell’Umbria, di quella più autentica e naturale, con cinque proposte da non perdere.
1. Ecoturismo nel Parco del Trasimeno
Il Parco del Trasimeno, lago tra i più noti del Centro Italia, è il maggiormente esteso tra i parchi regionali dell’Umbria. Il suo territorio include l’intero perimetro del lago Trasimeno, comprendendo anche tre isole:
- l’Isola Polvese;
- l’Isola Maggiore;
- l’Isola Minore.
L’Isola Polvese è la più estesa delle tre isole del Parco. Appartiene al Comune di Castiglione, in provincia di Perugia, ed è ubicata nella parte sud orientale del Trasimeno. Si tratta di un’area particolarmente ricca da un punto di vista naturalistico, non solo per la sua vegetazione che include anche un oliveto secolare e un vasto canneto, ma anche perché costituisce un luogo di sosta e di svernamento per molti uccelli acquatici. Visitando l’isola anche gli amanti dell’arte e della storia non restano tuttavia delusi, poiché il suo territorio custodisce perle di grande valore come il Monastero Olivetano, la Chiesa di San Giuliano e la Chiesa di San Secondo. L’Isola Polvese è anche usata come centro didattico e di studio ambientale.
L’Isola Maggiore, la seconda isola del Trasimeno in ordine di grandezza, si trova sulla sponda settentrionale del lago. Appartiene al Comune di Tuoro ed è testimonianza storica di un suggestivo borgo di pescatori risalente al ‘400.
L’Isola Minore è invece di proprietà privata. La piccola isola è ubicata a solo 470 m dall’Isola Maggiore ed è la più vicina a Passignano sul Trasimeno.
Una visita al Parco del Trasimeno permette di immergersi in una zona umida di notevole interesse naturalistico, in cui gli appassionati di Birdwatching hanno l’opportunità di ammirare numerose specie di uccelli, tra cui:
- la garzetta;
- l’airone cenerino;
- lo svasso;
- il cavaliere d’Italia;
- il falco pescatore;
- la cicogna;
- il tarabuso;
- il cigno selvatico;
- il fischione;
- il germano reale;
- la moretta;
- la gallinella d’acqua;
- l’oca selvatica;
- lo smergo;
- la folaga.
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2. Ecoturismo a Castelluccio di Norcia
Il nostro viaggio alla scoperta dell’ecoturismo in Umbria prosegue con Castelluccio di Norcia. Questa frazione del Comune di Norcia si trova nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da un punto di vista naturalistico, Castelluccio di Norcia è nota in special modo per lo spettacolare fenomeno della fioritura che si ripete ogni anno dalla metà di maggio, colorando l’ambiente circostante di suggestive tinte di fiordalisi, violette, papaveri e bianche lenticchie.
Sfortunatamente, l’area storica di Castelluccio è stata quasi interamente distrutta dal tragico evento sismico che nell’ottobre del 2016 ha interessato una buona parte dell’Italia centrale. Castelluccio da Norcia resta comunque un vero gioiello da scoprire per chiunque transiti nel territorio umbro. Ubicata a un’altitudine di 1452 m s.l.m., la piccola frazione è tra l’altro uno dei centri abitati più elevati degli Appennini.
L’ideale è andare alla scoperta di questa perla con lo zaino in spalla, così da godere appieno della bellezza del suo territorio in cui il verde delle colline di origine carsica si unisce allo spettacolo di pareti rocciose, meta prediletta per gli escursionisti più esperti.
3. Ecoturismo nel Parco Regionale del Monte Cucco
Il Parco Regionale del Monte Cucco rappresenta un vero gioiello paesaggistico nel territorio della verde Umbria. Seppur poco conosciuto rispetto ad altre eccellenze locali, il parco è una meta ideale per tutti gli appassionati di escursioni naturalistiche o di attività sportive in ambienti incontaminati. L’area protetta si estende per oltre 10mila ettari, includendo alcune delle vette più alte dell’appennino Umbro-Marchigiano, come il Monte Catria con i suoi 1707 metri e il Monte Cucco con i suoi 1560 metri.
Chi ama la fotografia naturalistica trova in questo territorio degli scorci paesaggistici perfetti da immortalare, tra cui corsi fluviali dalle acque limpide, come quelle del Rio Freddo. Questo fiume ha scavato un canyon di circa tre chilometri che permette di ammirare altissime pareti calcaree.
Il Parco racchiude inoltre un grande tesoro naturalistico: la Grotta del Monte Cucco, a oggi considerata una delle più importanti grotte europee.
4. Ecoturismo nel Parco Naturale della Cascata delle Marmore
Accolto nella Valnerina, a poca distanza dalla città di Terni, il parco ospita una delle cascate più famose d’Italia, la Cascata delle Marmore. Per chiunque transiti nelle vicinanze di Terni, si tratta di una tappa da non perdere.
Considerata una delle più alte d’Europa, la Cascata delle Marmore presenta un dislivello di 165 metri, suddiviso in tre salti. Questa spettacolare cascata è formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera fluendo dal vicino lago di Piediluco. Il nome “Marmore” deriva dai sali di carbonato di calcio che si sedimentano sulle rocce della montagna. Illuminati dalla luce del sole, i sali offrono infatti agli spettatori che ammirano il salto d’acqua dei riflessi del tutto simili a quelli prodotti da cristalli di marmo bianco. Marmore è inoltre il nome del vicino paese medievale, considerato uno tra i più bei borghi della Valnerina.
Il Parco Naturale della Cascata delle Marmore è un territorio perfetto anche per gli appassionati di trekking che in questi luoghi possono cimentarsi in sentieri contraddistinti da una rigogliosa vegetazione.
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5. Ecoturismo all’Oasi di Alviano
Inserita nel Parco fluviale del Tevere, l’Oasi di di Alviano ospita una riserva faunistica gestita dal WWF. L’Oasi, che interessa i comuni di Alviano, Guardea e Montecchio, è il luogo ideale per chi ama praticare Birdwatching, in virtù della possibilità di ammirare una ricca avifauna.
Tra gli uccelli acquatici che popolano la zona umida e paludosa di questo ricco spazio naturale, si possono ricordare gli aironi rossi, i tarabusi, i tarabusini, le gallinelle d’acqua, le folaghe, le cannaiole e gli aironi cenerini. Durante le migrazioni, nell’Oasi sostano inoltre specie più rare, come il cavaliere d’Italia, il mignattaio e il falco pescatore.
L’Oasi è aperta la domenica e nei giorni festivi dalle ore 10.00 fino al tramonto.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 1 Febbraio 2021