Ecoturismo in Trentino-Alto Adige: 5 luoghi da scoprire
Ecoturismo in Trentino-Alto Adige: 5 luoghi da scoprire – Il Trentino-Alto Adige è con ogni probabilità una delle Regioni italiane in cui l’ecoturismo può trovare la sua massima espressione. D’altronde, questo straordinario territorio si contraddistingue per un contorno naturale unico nel suo genere, grazie soprattutto, ma non solo, alla presenza delle Dolomiti. Cime dal fascino eterno, al punto tale da essersi meritato il titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Le cose da raccontare su una Regione come il Trentino-Alto Adige sono davvero tante.
Nei prossimi paragrafi ci limiteremo ad accompagnarvi alla scoperta di cinque luoghi in cui immergersi in una esperienza di ecoturismo.
Ecoturismo in Trentino-Alto Adige
Sono diversi gli appuntamenti in cui vi abbiamo condotto passo dopo passo alla scoperta di alcune mete di ecoturismo in Italia. Per l’esattezza abbiamo finora conosciuto insieme a voi delle proposte di ecoturismo in Val d’Aosta, di ecoturismo in Lombardia, di ecoturismo in Piemonte, di ecoturismo in Veneto, di ecoturismo in Toscana, di ecoturismo in Emilia-Romagna, di ecoturismo nel Lazio, di ecoturismo in Umbria, di ecoturismo nelle Marche, di ecoturismo in Abruzzo, di ecoturismo in Puglia e, infine, di ecoturismo in Sardegna.
Oggi il nostro viaggio prosegue in Trentino-Alto Adige. Dove è possibile dedicarsi a questa forma di turismo slow nel suo bel territorio? Addentriamoci nel merito e andiamo alla scoperta di cinque tra le più apprezzabili mete di ecoturismo in Trentino-Alto Adige.
1. Ecoturismo al Lago di Braies
Il territorio del Trentino-Alto Adige ospita una moltitudine di laghi, delle perle di rara bellezza di cui è praticamente impossibile non innamorarsi. Situato a 1.496 metri di altitudine, all’interno del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, il Lago di Braies è certamente uno dei laghi dolomitici più noti e amati, un piccolo Paradiso apprezzabile in ogni stagione dell’anno.
D’estate, il Lago di Braies è punto di partenza per escursioni, alpinismo, gite e anche di camminate per gli appassionati di Nordic Walking. Con le sue caratteristiche acque turchine dalle lievi sfumature verde smeraldo, questo lago naturale rappresenta un vero angolo di relax ed è capace di stupire qualsiasi visitatore, grazie al suggestivo panorama montano che lo incornicia.
Il Lago di Braies è anche punto di partenza dell’Alta Via Numero 1 delle Dolomiti, un percorso di circa 125 km e 7.300 m di dislivello in salita, costituito da 12 tappe, che collega il Lago con Belluno. Il percorso permette di ammirare alcune tra le più belle cime dolomitiche, tra cui il Monte Cristallo, la Croda Rossa d’Ampezzo, le Cinque Torri, il Monte Pelmo e il Civetta. Una vera chicca per chiunque ami cimentarsi nel trekking in compagnia ma anche in solitaria, nel caso dei più temerari.
2. Ecoturismo all’Eremo di San Romedio
Il Santuario di San Romedio è un eremo incastonato in uno sperone di roccia e circondato dal suggestivo paesaggio della Val di Non.
Sospeso a 70 metri di altezza, il santuario sorge nella località di Sanzeno e si compone di cinque piccole chiese costruite in epoche differenti e unite da una scalinata di 130 gradini.
Al di là della possibilità di apprezzare la bellezza architettonica dell’eremo, la passeggiata panoramica per raggiungerlo permette ai visitatori di immergersi in una meravigliosa atmosfera di silenzio e di meditazione, circondati da una natura lussureggiante.
Il tragitto per recarsi all’eremo parte dal parcheggio del Museo Retico di Sanzeno. Il tempo per completare il percorso è di un’ora circa, variabile ovviamente a seconda del ritmo di camminata personale. La passeggiata è adatta a persone di qualsiasi età. In alcuni tratti, tuttavia, è necessario tenere la schiena in posizione bassa.
3. Ecoturismo alle cascate del Cascate del Saent
Le Cascate del Saent sono una delle più affascinanti attrattive della Val di Rabbi. Ospitato nel Parco Naturale dello Stelvio, il salto d’acqua può essere raggiunto solo a piedi, con diversi punti di partenza, che prevedono anche percorsi ad anello.
A prescindere dal luogo di partenza prescelto per l’escursione, la camminata che conduce alle cascate permette di immergersi in angoli di natura di straordinaria bellezza. Una volta giunti alla meta si possono infine ammirare degli stupendi salti d’acqua bianchi contrastanti con il verde circostante e il colore scuro e rossastro delle rocce metamorfiche che fanno da contorno alle cascate.
4. Ecoturismo nel Parco Naturale Tre Cime-Dolomiti di Sesto
Quando si pensa a una Regione come il Trentino-Alto Adige una delle prima immagini che affiora in mente è rappresentata dalle Tre Cime di Lavaredo.
Il Parco Naturale Tre Cime-Dolomiti di Sesto si estende sui territori dei Comuni di Dobbiaco, Sesto e San Candido. L’area protetta è particolarmente amata per i suoi straordinari paesaggi e per le montagne di fama mondiale. Il Parco naturale è parte della Rete ecologica europea Natura 2000, il cui obiettivo è la tutela degli habitat naturali e semi-naturali così come delle relative specie animali e vegetali ospitati in essi.
Da un punto di vista faunistico, nel Parco Naturale Tre Cime-Dolomiti di Sesto è senza dubbio l’avifauna a fare da padrona. Accanto all’aquila reale, nel territorio del Parco si possono ammirare specie quali la poiana, il corvo imperiale, il gallo cedrone, la civetta nana, la civetta capogrosso, la pernice bianca, il fringuello alpino, il sordone, il picchio nero e il picchio rosso.
5. Ecoturismo nel Parco Naturale dello Sciliar-Catinaccio
Istituito nel 1974, il Parco Naturale dello Sciliar-Catinaccio è l’emblema delle Dolomiti occidentali. Il suo territorio ospita le vette dello Sciliar e del Catinaccio oltre al laghetto di Fié, amatissimo soprattutto in estate.
Il laghetto è stato creato nel XVI secolo da Leonhard von Völs-Colonna come vivaio di pesci. Oggi la pesca è proibita. Il lago è però aperto alla balneazione, costituendo un angolo di frescura nelle torride giornate estive.
Una tappa al lago è davvero meritevole anche per godere del paesaggio incantevole che lo incornicia.
All’interno del Parco Naturale dello Sciliar-Catinaccio, grazie alla presenza di un ambiente naturale favorevole, è possibile trovare una grande varietà e ricchezza di flora e di fauna. Sotto il profilo faunistico vanno ad esempio annoverati il crociere, i gracchi alpini, la cincia bigia alpestre, la nocciolaia, la pernice bianca comune, il gracchio corallino, il corvo imperiale, il piviere tortolino e la maestosa aquila reale. Nel territorio del Parco si possono inoltre osservare con una certa frequenza gruppi di camosci.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 13 Giugno 2021