Ecoturismo in Friuli Venezia Giulia: 5 luoghi da scoprire
Ecoturismo in Friuli Venezia Giulia: 5 luoghi da scoprire – Affacciata sul mare Adriatico e circondata da alte montagne, la Regione Friuli Venezia Giulia è una area italiana che racchiude tanti diversi paesaggi e in cui si fondono diverse tradizioni. Come accade con altre aree del nostro Belpaese, anche il territorio friulano si presta alla perfezione per vivere una indimenticabile esperienza di ecoturismo.
Nei prossimi paragrafi del nostro articolo focalizzeremo l’attenzione proprio su questa tipologia di viaggio alternativo, che si pone al di fuori delle classiche opzioni del turismo di massa. Vediamo allora cosa è in grado di offrire una Regione come il Friuli Venezia Giulia
a chiunque decida di visitarla come turista consapevole e rispettoso del territorio ospitante.
Ecoturismo in Friuli Venezia Giulia
Sono ormai molteplici gli appuntamenti in cui vi abbiamo guidato passo dopo passo alla scoperta di alcune mete di ecoturismo in Italia. Da Nord a Sud, muovendoci lungo lo Stivale, abbiamo finora conosciuto insieme a voi delle proposte di ecoturismo in Val d’Aosta, di ecoturismo in Liguria, di ecoturismo in Lombardia, di ecoturismo in Piemonte, di ecoturismo in Veneto, di ecoturismo in Trentino-Alto Adige, di ecoturismo in Toscana, di ecoturismo in Emilia-Romagna, di ecoturismo nel Lazio, di ecoturismo in Umbria, di ecoturismo nelle Marche, di ecoturismo in Abruzzo, di ecoturismo in Molise, di ecoturismo in Basilicata, di ecoturismo in Puglia, di ecoturismo in Sicilia e di ecoturismo in Sardegna.
Oggi il nostro viaggio prosegue in Friuli Venezia Giulia, andando alla scoperta di alcune mete in cui è possibile dedicarsi a questa forma di turismo nel suo territorio. Ecco allora cinque luoghi in cui vivere delle esperienze di ecoturismo in Friuli Venezia Giulia.
1. Ecoturismo sull’Altopiano del Carso
L’Altopiano del Carso è uno dei simboli per eccellenza del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un altopiano roccioso calcareo, suddiviso politicamente fra Italia, Slovenia e Croazia. La caratteristica principale di questa area si trova nella composizione calcarea delle rocce, che risultano permeabili all’acqua, con conseguente assenza di una idrografia superficiale. Una morfologia naturale davvero particolare. Proprio in questa zona vennero studiati e descritti per la prima volta i fenomeni causati dall’erosione chimica delle acque nelle rocce calcaree. Il termine “carsismo”, utilizzato in tutto il mondo, deriva infatti dal Carso.
Come conseguenza della permeabilità delle rocce, l’acqua ha avuto modo di spingersi nel sottosuolo, dando così vita a suggestivi fiumi sotterranei, a caverne e a svariate grotte. Una serie di attrattive naturalistiche che risultano molto apprezzate a livello turistico. Nel territorio molto famosa è ad esempio la Grotta Gigante in provincia di Trieste. A oggi, sull’Altopiano permangono comunque delle aree sotterranee ancora inesplorate.
2. Ecoturismo nel Parco Naturale delle Dolomiti friulane
Si tende spesso ad associare le Dolomiti esclusivamente al territorio del Trentino Alto Adige ma anche il Friuli Venezia Giulia custodisce parte di queste straordinarie cime, uniche al mondo per la loro suggestiva bellezza. L’area del Parco Naturale Dolomiti Friulane è molto estesa e include al suo interno territori montani di diversi Comuni. Il miglior modo per visitare il Parco Naturale Dolomiti Friulane è arrivare in uno dei suoi paesi e iniziare a conoscerne le peculiarità. Questi luoghi sono una meta perfetta per chiunque ami vivere una esperienza di ecoturismo a stretto contatto con la natura. Si tratta inoltre di luoghi ideali per praticare tutti gli sport di montagna: dal canyoning al trekking, passando per l’arrampicata fino allo sci alpinismo.
Siamo di fronte a un territorio ricco di zone selvagge che permette nel contempo di trascorrere un soggiorno all’insegna del benessere più autentico.
La fauna del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è piuttosto ricca e ospita popolazioni stabili di camosci, caprioli, marmotte, galli cedroni, galli forcelli, cervi e una consistente colonia di stambecchi in costante espansione. Cospicua è anche la densità di popolazione dell’aquila reale. Nel ventaglio delle altre specie di uccelli presenti nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane non mancano inoltre osservazioni di grifone, falco pecchiaiolo, picchio nero, civetta capogrosso e civetta nana.
3. Ecoturismo al Fontanon di Goriuda
Il Fontanon di Goriuda è uno degli svariati luoghi affascinanti del Friuli Venezia Giulia, contraddistinto da una natura unica nel suo genere. Si tratta di una sorgente orografica della Val Raccolana che permette ai suoi visitatori di assistere a un vero spettacolo: la Cascata del Sole, ovvero il tratto terminale della imponente cascata d’acqua che fuoriesce dal Fontanon.
4. Ecoturismo lungo la Ciclovia della Carnia
Si tratta di una delle mete friulane preferite dagli appassionati delle due ruote. La Ciclovia della Carnia è ideale per tutti i turisti che amano trascorrere le proprie vacanze muovendosi in bici ma anche per chi ama immergersi nella natura. Lungo il percorso è infatti possibile ammirare luoghi incantevoli persi tra boschi, ruscelli e radure.
5. Ecoturismo nella Riserva Naturale delle Falesie di Duino
La Riserva Naturale delle Falesie di Duino è un‘area naturale protetta del Comune di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste. Questa zona di territorio del Friuli Venezia Giulia si contraddistingue per la ricchezza sotto il profilo naturalistico, grazie soprattutto all’elevato grado di biodiversità. Le Falesie di Duino sono l’unica area a livello mondiale ospitante la Centaurea kartschiana, una pianta che cresce sulla parte delle Falesie più vicine al mare. Di grande valore sono anche gli elementi paesaggistici. Protagonista indiscussa della Riserva è la bianca roccia calcarea, strettamente correlata ai fenomeni di carsismo di superficie tipici della Regione.
Per quanto che riguarda gli animali, nelle Falesie nidificano specie di uccelli quali l’edredone, l’occhiocotto e il passero solitario. Le acque della Riserva accolgono anche la nota tartaruga Caretta caretta. Nel territorio di questa area protetta sono state osservate oltre 150 specie di uccelli, la maggior parte migratorie. Le specie di uccelli sedentari nidificano sulle rocce e nel bosco. La specie più famosa che ha nidificato con successo in Riserva è il falco pellegrino, inserito nella Lista rossa degli animali in pericolo e considerato vulnerabile.
Le Falesie sono inoltre l’ambiente ideale per i rettili, che sulle rocce trovano spazio per scaldarsi sul sole ma anche angoli in cui rifugiarsi in caso di necessità. Tra i serpenti sono presenti il saettone, il biacco e la vipera dal corno. Il rettile più comune e anche più facilmente osservabile sulle Falesie è tuttavia l’algiroide magnifico, una lucertola di colore bruno con piccole macchie nere.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 26 Luglio 2021