Ecoturismo in Emilia-Romagna: 5 luoghi da scoprire
Ecoturismo in Emilia-Romagna: 5 luoghi da scoprire – L’Emilia-Romagna è una delle regioni più verdi d’Italia. Partendo dai parchi e dai boschi dell’Appennino, le sue aree naturali si estendono fino a includere le pinete della costa, in un susseguirsi di paesaggi e colori diversi.
In questo articolo abbiamo deciso di accompagnarvi alla scoperta di alcune proposte di ecoturismo in questa terra, l’Emilia-Romagna. Idee che vi permetteranno di scoprire alcuni angoli di natura degni di nota di questa Regione italiana, tra le più apprezzate per la sua gastronomia e per il calore della sua gente.
Ecoturismo in Emilia-Romagna
Vi abbiamo finora accompagnato alla scoperta di alcune proposte di ecoturismo in Val d’Aosta, di ecoturismo in Lombardia, di ecoturismo in Piemonte, di ecoturismo in Umbria, di ecoturismo nelle Marche, di ecoturismo in Puglia e di ecoturismo in Sardegna. Oggi è la volta dell’Emilia-Romagna. Quali ricchezze naturalistiche sa offrire ai propri visitatori questa Regione? Scopriamone insieme alcune.
1. Ecoturismo nel Parco del Delta del Po
Definito anche il “dolce gigante”, il Po, il fiume più lungo d’Italia, con i suoi 650 chilometri attraversa la pianura Padana fino all’Adriatico, dove sfocia a delta, dando vita ad una delle più vaste aree umide del Mediterraneo e di tutta l’Europa. Un vero patrimonio di biodiversità, soprattutto sotto il profilo dell’avifauna ma non solo.
Sono numerosi i punti di interesse a livello naturalistico custoditi nel territorio del Parco. Uno di questi è il Bosco della Mesola, in provincia di Ferrara. Il bosco è ciò che rimane di un esteso complesso di foreste che nel Medio Evo ricopriva la fascia costiera padana. La visita di questa area verde emoziona in special modo per gli incontri piuttosto ravvicinati con gli animali.
Altra attrattiva naturalistica da non perdere nel Parco del Delta del Po è la Salina di Comacchio che si estende su una superficie di circa 550 ettari nella parte nord-orientale delle Valli di Comacchio. L’intera area è contraddistinta da elementi di assoluto pregio ambientale, tanto da essere riconosciuta come zona MAB dall’UNESCO.
L’ecosistema della Salina di Comacchio accoglie una preziosa biodiversità, con numerose specie di piante e di animali che si sono adattate a vivere in questo ambiente caratterizzato da fanghi e acque molto salati. Particolarmente ricca è l’avifauna ospitata nel territorio. Accanto ai suggestivi fenicotteri, in questo scrigno naturale si possono ammirare esemplari di beccaccia di mare, di cavaliere d’Italia, di corriere grosso, di gambecchio, di cormorano, di airone cenerino, di fraticello, di sterna maggiore nonché rapaci come il falco di palude e l’albanella minore e numerose altre specie. Si tratta insomma di un vero e proprio piccolo paradiso dove gli appassionati di birdwatching troveranno pane per i loro denti.
2. Ecoturismo nel Parco Nazionale Dell’Appennino Tosco-Emiliano
Nel suo territorio, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano vanta una straordinaria ricchezza di ambienti, dalle praterie alle brughiere a mirtillo alle vette più impervie. Questa area appenninica accoglie un’ampia varietà di specie animali, come come il lupo, il muflone, il capriolo e l’aquila reale. La ricchezza faunistica si affianca a rarità botaniche che fanno di intere zone del Parco veri e propri giardini botanici.
Sono numerose le attività che si possono svolgere in questa area naturale che l’Emilia-Romagna condivide con la vicina Toscana. Dagli sport quali l’arrampicata, il mountain biking e l’equitazione fino a escursioni idonee ai più svariati gradi di difficoltà. Nei mesi invernali, il territorio del Parco Nazionale Dell’Appennino Tosco-Emiliano può essere percorso anche sulle ciaspole, su tragitti che permettono di ammirare affascinanti scorci di natura innevati.
3. Ecoturismo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Esteso anch’esso tra Emilia-Romagna e Toscana, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è una vasta area protetta, ricca di boschi secolari e cascate, le cui faggete sono state riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Si tratta di un’area particolare non solo perché capace di offrire ai propri visitatori una grande varietà di paesaggi ma anche perché è in grado di aprirsi a un ventaglio di itinerari e di esperienze adatte a ogni età.
Il periodo migliore per visitare il Parco è la primavera quando le foreste primordiali si risvegliano dopo il freddo letargo invernale. In estate, il territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è invece ideale per dedicarsi a piacevoli escursioni. Altrettanto indicato per una visita è l’autunno quando le foreste si tingono dei colori tipici del foliage. In inverno, invece, il Parco dà spazio alle classiche attività sulla neve: dallo sci fino agli itinerari tra i boschi con le ciaspole ai piedi.
4. Ecoturismo nel Parco regionale Abbazia di Monteveglio
Dominato dalla millenaria Abbazia di Monteveglio, l’omonimo Parco regionale si estende alle porte della bella Bologna. L’area è costituita da un susseguirsi di rilievi boscosi e di piccole valli, percorribili attraverso una rete di percorsi. Accanto agli itinerari, il territorio del Parco ospita diversi Sentieri Natura, percorsi tematici dedicati alla scoperta di ambienti o di aspetti di particolare valore nel contesto territoriale in cui sono inseriti.
L’area è inoltre attraversata anche dalla Ciclovia di Monteveglio, un itinerario di collina che conduce all’Abbazia di Monteveglio. In stile romanico, la Chiesa conserva ancora l’architettura originaria. Particolarmente degne di nota sono la sua cornice e la sua posizione pittoresca al termine di un borghetto silenzioso, che rende una visita più che meritevole.
5. Ecoturismo nel Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello
Il Parco del Sasso Simone e Simoncello è un’area che si estende nel cuore del Montefeltro, al confine tra la province di Rimini e Pesaro-Urbino. Si tratta di un territorio davvero particolare in cui convivono affioramenti calcarei che si uniscono a una componente argillosa, dando luogo a un suggestivo paesaggio collinare.
Il Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello può essere esplorato attraverso vari itinerari di trekking oltre che con vari itinerari da percorrere a cavallo o in mountain bike. Un’esperienza di ecoturismo in questa area offre anche la possibilità di gustare gli eccellenti piatti della tradizione culinaria romagnola.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 8 Maggio 2021