Ecoturismo in Abruzzo: 5 luoghi da scoprire
Ecoturismo in Abruzzo: 5 luoghi da scoprire – Non tutti lo sanno ma, all’interno della nostra Penisola, la Regione Abruzzo può essere considerata come terra per eccellenza dei parchi. Al punto tale da essersi meritata il titolo di Regione Verde d’Europa. In Abruzzo troviamo infatti tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e ben trentotto tra oasi e riserve regionali e statali. In totale le aree protette rappresentano circa il 30% dell’intero territorio regionale.
Questi dati ci fanno intuire da subito come l’Abruzzo possa essere ritenuto una meta ideale per immergersi in una esperienza di ecoturismo. Nei prossimi paragrafi, abbiamo allora pensato di condurvi in un viaggio per conoscere alcuni luoghi abruzzesi in cui praticare questa modalità di turismo slow a stretto contatto con la natura che sta sempre più diffondendosi tra i viaggiatori di ogni età.
Ecoturismo in Abruzzo
Vi abbiamo finora accompagnato alla scoperta di alcune proposte di ecoturismo in Val d’Aosta, di ecoturismo in Lombardia, di ecoturismo in Piemonte, di ecoturismo in Emilia-Romagna, di ecoturismo in Umbria, di ecoturismo nelle Marche, di ecoturismo in Puglia e di ecoturismo in Sardegna. Oggi la nostra attenzione si focalizzerà sull’Abruzzo. Quali tesori naturali adatti a esperienze di ecoturismo può offrire questa Regione ai suoi visitatori? Iniziamo il nostro viaggio e scopriamone alcuni insieme.
1. Ecoturismo al Parco Nazionale della Majella
A contraddistinguere il Parco Nazionale della Majella è l’elevata montuosità del suo territorio. Ben il 55% della superficie protetta si trova a quote superiori ai 2000 metri. Al suo interno il Parco racchiude ampie aree con tratti peculiari di natura selvaggia, costituendo uno dei maggiori scrigni di biodiversità dell’intera penisola italiana. Per farsi un’idea in proposito, basti pensare al fatto il Parco Nazionale della Majella ospita oltre il 78% delle specie di mammiferi presenti in Abruzzo e oltre il 45% di quelle italiane.
A livello di fauna, tra gli esemplari ammirabili nel suo territorio si possono ad esempio annoverare:
- il lupo appenninico;
- l’orso bruno marsicano;
- il camoscio appenninico;
- il cervo;
- l’aquila reale;
- il gracchio alpino;
- il piviere tortolino;
- la vipera dell’Orsini;
- la salamandra appenninica;
- l’ululone appenninico.
Altrettanto ricca è la biodiversità da un punto di vista della flora. Le specie e sottospecie censite ammontano a oltre 2.100, corrispondenti a oltre il 65% della flora abruzzese, a quasi il 30% di quella italiana e a circa il 17% di quella europea. Degni nota, tra le tante specie, sono la soldanella del calcare ed il fiordaliso della Majella, scelti come simbolo dei giardini botanici del Parco.
2. Ecoturismo a Caramanico Terme
Il territorio del Parco Nazionale della Majella ospita al suo interno il Comune di Caramanico Terme, luogo di benessere in cui natura e salute convivono in totale sintonia. Questa meta può divenire una opzione ideale per conciliare un soggiorno a contatto con straordinari ambienti naturali alla cura del proprio corpo, che risulta sempre più necessaria in un’epoca come la nostra, contraddistinta da stress e tensioni costanti.
I centri benessere e lo stabilimento termale di Caramanico Terme usano acque dalle proprietà antinfiammatorie e diuretiche provenienti da fonti solfuree e oligominerali , proponendo un’ampia gamma di trattamenti come la massoterapia, la fisioterapia, e l’estetica termale oltre a trattamenti specifici per cura delle patologie dell’apparato respiratorio, uditivo e osteoarticolare.
3. Ecoturismo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Ospitato nel cuore dell’Appennino, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei più estesi d’Italia. Oltre all’Abbruzzo, il suo territorio include anche parte delle Marche e del Lazio, comprendendo nel suo perimetro cinque province: L’Aquila, Teramo, Pescara, Rieti ed Ascoli Piceno, di cui ben quarantaquattro Comuni.
Animale simbolo del Parco è il camoscio appenninico, reintrodotto dopo la sua scomparsa così da ricolonizzare le montagne. Oggi si contano circa cinquecento individui della specie. Il patrimonio faunistico dell’area protetta include anche altri grandi erbivori, come il cervo e il capriolo e il loro predatore per eccellenza, il lupo appenninico. Nel ventaglio di mammiferi, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ospita inoltre esemplari di martora, di faina, di gatto selvatico, di istrice, di puzzola e, sulle quote più alte, di arvicola delle nevi.
L’avifauna del Parco comprende invece rapaci di pregio quali l’aquila reale, l’astore, il falco pellegrino, il Gufo reale e il lanario.
4. Ecoturismo nella Riserva Naturale di Punta Aderci
Con i suoi 285 ettari, la Riserva Naturale di Punta Aderci è un’area protetta che fa parte del Comune di Vasto, in provincia di Chieti. L’area di maggiore interesse naturalistico, all’interno della Riserva, è costituita dalla spiaggia di Punta Penna.
Questo angolo di Abruzzo è ideale per gli appassionati di avifauna. Gli amanti del birdwatching hanno l’opportunità di ammirare numerose specie. Oltre al fratino, simbolo della Riserva, l’area ospita esemplari di fenicottero maggiore, airone cenerino, cavaliere d’Italia, nitticora, sgarza ciuffetto, tarabusino, gruccione, martin pescatore, cinciallegra, cappellaccia, gheppio, sparviere, poiana e numerosi altri uccelli.
Particolarmente suggestivo è l’ambiente dunale, ecosistema molto interessante sia dal punto di vista ecologico che sotto il profilo paesaggistico. Un simile ecosistema si contraddistingue per il delicato equilibrio evolutivo correlato alla costante trasformazione del substrato provocata dall’azione del vento e del mare, che rende difficile l’insediamento delle specie vegetali.
La Riserva rientra nella Rete Natura 2000, il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità.
5. Ecoturismo nelle Grotte di Stiffe
Le Grotte di Stiffe sono un complesso di grotte carsiche ubicate nei pressi di Stiffe, nel territorio del Comune di San Demetrio ne’ Vestini. Le Grotte sono accessibili al pubblico dal 1991 e costituiscono oggi uno dei principali siti naturalistici del territorio aquilano.
Queste cavità naturali hanno una lunghezza di oltre mille metri e rappresentano una risorgenza attiva. Le Grotte sono cioè state prodotte dalla presenza di un fiume sotterraneo che fuoriesce in superficie, un fenomeno pressoché unico nel nostro paese. L’ambiente ha una temperatura di 10 C° che si mantiene costante per l’intero arco dell’anno.
La visita guidata delle Grotte ha una durata di circa un’ora e si snoda tra sifoni, canyon e ampie sale. Tra queste, particolarmente suggestiva è la Sala della Cascata in cui l’acqua precipita da oltre 20 metri di altezza.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 15 Maggio 2021