Dal 14 marzo 2013 (con 2 mesi di ritardo rispetto alle previsioni) sarà accessibile il contributo statale all’acquisto di auto a basse emissioni (elettriche, ibride, gpl, metano, idrogeno, biometano, biocombustibili).
Per usufruire dell’ecoincentivo non è obbligatoria la rottamazione, ma serve l’acquisto di un’auto nuova (l’immatricolazione deve avvenire entro 90 giorni dalla firma di un contratto stipulato dopo il 14 marzo) con emissioni di anidride carbonica non superiori a 95 g/km. Non sono incentivate le auto usate né chilometri zero né auto d’importazione parallela precedentemente immatricolate all’estero.
L’ammontare del contributo statale, il cosiddetto incentivo, dipende dalle emissioni in maniera inversamente proporzionale: minore è il limite di CO2, maggiore è l’incentivo, con dei limiti fissati così per il 2013 e per il 2014:
- veicoli con emissioni di CO2 fino a 50 g/km: 20% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 5 mila euro;
- veicoli con emissioni di CO2 fino a 95 g/km: 20% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 4 mila euro;
In base ai parametri stabiliti, oggi le auto incentivabili disponibili sul mercato sono le seguenti: Chevrolet Volt, Citroen C zero, Citroen DS5 Hibrid4, Fiat Panda (metano), Lancia Ypsilon (metano), Lexus CT 200h, Mitsubishi I-MiEV, Nissan Leaf, Opel Ampera, Peugeot Ion, Renault Fluence, Seat Mii (metano), Skoda Citigo (metano), Toyota Yaris, Toyota Auris, Toyota Prius, Volkswagen Up (metano).
Attenzione però, il fondo è ‘a esaurimento’ e la cifra stanziata per i privati nel 2013 è di soli 4,5 milioni di euro (35,5 milioni di euro sono per le auto aziendali e quelle iscritte a bene strumentale, con limite di emissioni fino a 120 g/km), finiti i quali l’incentivo non c’è più. Altra raccomandazione: l’incentivo non si dovrebbe sostituire allo sconto o alla promozione che la Casa o il concessionario farebbero in assenza di incentivi.
Aggiornamenti 2016, 2017: Incentivi auto rottamazione.