Già da tempo assistiamo a cambiamenti climatici senza precedenti e a periodi di lunga siccità si alternano vere e proprie alluvioni che mandano in fumo i raccolti agricoli di mesi e mesi e creano, purtroppo, anche danni a cose e persone, spesso irreversibili.
Sono tante le azioni che possiamo fare in piccolo e in grande per arginare quanto più possibile questo stato di cose che, se a lungo andare non subisce un freno, potrebbe arrivare a livelli davvero catastrofici.
Anche i Governi dei vari Paesi Europei e non solo continuano a mettere in atto delle azioni finalizzate ad incentivare la tutela dell’ambiente e specialmente la riduzione delle emissioni nocivi Co2: gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e l’Ecobonus che il Governo italiano ha stanziato anche per il 2023 ne sono un esempio importante.
I cambiamenti climatici e l’effetto serra
I cambiamenti climatici sulla Terra esistono da sempre ma è proprio in questi ultimi decenni che stanno assumendo proporzioni colossali. Uno dei protagonisti principali di tali cambiamenti è il cosiddetto effetto serra: vediamo di capirne di più.
Ciò che determina la temperatura sulla Terra è un equilibrio molto delicato tra l’energia proveniente dal Sole e l’energia che viene costantemente riflessa dalla Terra verso lo spazio. Gran parte di tale energia è intrappolata dai gas serra che lasciano filtrare la luce solare trattenendone il calore. L’assenza dei gas serra ridurrebbe la temperatura sulla Terra di circa 30°C, poiché il calore del Sole rimbalzerebbe sulla superficie della Terra e si rifletterebbe nello spazio. Purtroppo, non solo i gas serra non sono assenti, ma dalla rivoluzione industriale sono presenti in numero sempre maggiore causando non solo l’aumento della temperatura ma anche i cambiamenti climatici a cui assistiamo ormai da tempo.
Il principale gas serra prodotto dalle attività umane è il CO2 che rappresenta il 75% circa delle emissioni
nocive e si concentra non solo nella combustione dei combustibili fossili utilizzati per produrre elettricità e calore, ma anche nei carburanti per i mezzi di trasporto di ogni genere, dalle auto ai motocicli, dai veicoli industriali e commerciali agli aerei.
Proprio per questo il graduale passaggio all’utilizzo di mezzi di trasporto elettrici potrebbe andare a totale beneficio della salute del pianeta. Vediamo quindi quali misure il Governo italiano ha deciso di mettere in atto attraverso l’Ecobonus per promuovere il passaggio ai veicoli elettrici.
Ecobonus 2023: cos’è e a chi è rivolto
Anche per il 2023 il Governo italiano ha stanziato una cifra consistente per incentivare l’acquisto di veicoli non inquinanti tra autoveicoli, veicoli commerciali, motocicli e ciclomotori: si tratta di ben 630 milioni di Euro volti alla promozione per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni come le auto elettriche, le auto ibride e a motore termico con un livello di emissioni fino a 135 gr/km di CO2, i motocicli e i ciclomotori elettrici e non elettrici, di classe di omologazione uguale o superiore a Euro 5, e i veicoli commerciali elettrici.
Oltretutto, l’acquisto di auto elettriche avvantaggia l’automobilista anche per quanto riguarda l’assicurazione auto che viene spesso scontata di una certa percentuale proprio per incentivare l’utilizzo di autoveicoli a ridotte o nulle emissioni nocive per l’ambiente.
Il contributo stanziato dal Governo viene riconosciuto come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto e si rivolge alle persone fisiche o giuridiche che acquistano veicoli non inquinanti destinati sia al trasporto di persone che al trasporto di merci.
Da evidenziare che lo sconto può aumentare se si decide, insieme all’acquisto di un veicolo non inquinante, anche di rottamare la propria vettura.
Quali sono gli sconti previsti dall’Ecobonus 2023
Gli sconti previsti dall’Ecobonus per l’acquisto di vetture non inquinanti sono suddivisi in 3 fasce che vengono differenziate a seconda delle emissioni di Co2 e del modello di auto. Vediamole in dettaglio:
- La prima è la fascia 0-20 g/km che riguarda le auto elettriche e prevede 5000 Euro di bonus con rottamazione e 3000 Euro di bonus senza rottamazione;
- La seconda è la fascia 21-60 g/km che riguarda solo le auto ibride plug-in e prevede 4000 Euro di bonus con rottamazione e 2000 Euro di bonus senza rottamazione;
- La terza è la fascia 61-135 g/km che riguarda le auto termiche benzina, diesel e bifuel e prevede 2000 Euro di bonus, solo con rottamazione.
È possibile rottamare una vettura da Euro 1 a Euro 5, benzina e diesel, di proprietà dell’intestatario o di un familiare, a carico da almeno 12 mesi e non è possibile rivendere l’auto nuova appena acquistata per i 12 mesi successivi.
Ecodriving: consigli per ridurre le emissioni di Co2
Se è vero che non tutti possono permettersi di utilizzare gli incentivi statali per l’acquisto di autoveicoli non inquinanti, è anche vero che ognuno di noi può adottare degli stili di guida, soprannominati Ecodriving, che contribuiscono a ridurre le emissioni nocive di Co2 e migliorano, oltretutto, la sicurezza durante la guida. Ecco qualche esempio:
- Accelerare gradualmente e mantenere una velocità moderata e uniforme
- Rispettare le indicazioni dell’indicatore cambio marcia
- Evitare brusche frenate e cambi di marcia inutili
- Decelerare gradualmente
- Spegnere il motore quando è possibile, a veicolo fermo
- Mantenere una corretta pressione degli pneumatici
- Limitare l’uso del climatizzatore e dei dispositivi elettronici