Un nome criptico, echinodermi, per delle creature per nulla note ai più, o per lo meno, non con questo nome. Vivono nel mare, soprattutto, e hanno una struttura e dei sistemi di sopravvivenza particolari. In questa categoria di creature troviamo la stella marina e le seppie, che a nostra insaputa, sono echinodermi.
Echinodermi: significato
Con questo termine si vuole indicare una classe di invertebrati che possiede uno scheletro formato da placche calcaree spinose. Questa è la caratteristica principale della categoria, il nome di echinodermi si può tradurre in “pelle spinosa”, infatti, e nella maggior parte dei casi le specie che appartengono alla famiglia degli echinodermi usa queste spine come mezzo di difesa.
Echinodermi immagini
Non essendo facili da immaginare, come cani e gatti, pesci rossi o elefanti, vediamo qualche immagine di questi animali per poi andare a conoscerne meglio le caratteristiche.
Echinodermi: cosa sono
Gli asteroidei, i crinoidei, gli echinoidei, gli ofiuridei e gli oloturoidei sono le cinque specie di echinodermi, animali prettamente marini, visto che vivono tutti nell’acqua salata, nella maggior parte dei casi anche abbastanza in profondità ma molto dipende da caso a caso.
Possiamo trovare alcune specie in fondali con sabbia, ma ce ne sono altri che preferiscono abitare il fondo del mare se c’è fango, oppure se è rivestito dalla roccia. In alcuni casi possiamo incontrare degli esemplari di echinodermi anche lungo le coste se non sono troppo affollate e neppure inquinate. Anche se non ci facciamo caso, questi animali sono molto presenti nelle acque marine di tutto il mondo. E’ difficile in generale dire come lo sono e quanto, perché ogni specie ha le sue preferenze e le sue abitudini.
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Echinodermi: come si riproducono
Quasi tutte le creature che fanno parte di questa categoria non presentano alcun dismorfismo sessuale e sono, come molti altri, degli animali a sesso separato. Ciò significa che ciascun esemplare o è maschio, o è femmina. Ci sono delle eccezioni, ma sono rare e non particolarmente note.
Prendiamo quindi il caso più probabile in cui un’echinoderma femmina e un echinoderma maschio si incontrano e si riproducono. Ciò avviene attraverso la deposizione di uova, da parte della femmina, in acqua, mentre il maschio arriva dopo e le feconda. Si tratta quindi di fecondazione esterna.
Echinodermi: come respirano
Si tratta anche in questo caso di un meccanismo curioso da osservare, ma questi animali sono piuttosto “strani” rispetto a quelli che ci teniamo in casa e che in parte ci assomigliano, non diamo quindi per scontato che “funzionino” come noi o come il nostro cane.
Per respirare, gli echinodermi utilizzano il proprio sistema acquifero che comprende una serie di canali per la circolazione dell’acqua. Non serve solo per respirare ma anche per muoversi e per nutrirsi. A proposito di nutrirsi, vediamo cosa mangiano di solito questi animali marini.
Un po’ di tutto, in verità, nel senso che, essendo animali predatori, passano molte ore alla ricerca di prede. Tra le preferite, ci sono i piccoli molluschi e i pesci di ridotte dimensioni, ma mentre girano per trovare questo genere di cibo, si nutrono anche delle particelle organiche disciolte nell’acqua e di alcune alghe.
Echinodermi: stella di mare
Tra gli echinodermi che appartengono alla specie detta degli asteroidei, troviamo anche la bella stella marina, uno degli echinodermi più noti in assoluto. Ne esistono molte varianti, con colori, dimensioni e anche comportamenti diversi, a seconda anche dell’ambiente e del clima in cui vivono, ma in generale hanno delle caratteristiche in comune. Ad esempio hanno un corpo piatto da cui partono cinque braccia e con la bocca rivolta verso il basso.
Uno dei talenti delle stelle di mare sta nel fatto che questo animale può rigenerare le parti che gli sono state asportate oppure amputate per varie ragioni, nel corso della loro vita. Una caratteristica che a me fa venire in mente la lucertola, con la sua coda.
Echinodermi: esempi
In una delle altre specie, nel gruppo dei crinoidei, troviamo un altro animale marino che forse qualche appassionato conosce: il giglio di mare. Questo echinoderma ha delle forme particolari e dei colori decisamente sgargianti. Troviamo il giglio di mare solitamente ben attaccato alle rocce, in mare, lo possiamo riconoscere dal corpo a forma di calice, oltre che dalle sfumature coraggiose.
In un altro gruppo, quello degli echinoidei, sono inclusi i ricci di mare che, come nelle prime righe abbiamo accennato, sono ben dotati di spine. Sono aculei, quelli del riccio, e ne compaiono in tutto il corpo, non solo possono essere dolorosi nel pungere, ma contengono anche un veleno che crea gonfiore, bruciore e arrossamento alla pelle.
Facendo una veloce carrellata sugli altri gruppi, negli Ofiuroidei troviamo le stelle serpentine, molto simili a livello di struttura alle stelle marine ma che si differenziano per via delle loro “braccia” molto più sottili e fragili. Tra gli oloturoidei, ci sono i cetrioli di mare, noti per il corpo cilindrico e la bocca è circondata da una corona di tentacoli ma anche per il loro utilizzo in cucina, soprattutto in Cina e in generale in Asia .
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