Ecchimosi è il termine medico che viene generalmente attribuito per poter individuare un comune livido sulla superficie della pelle.
In virtù di ciò, è dunque facile rammentare che la maggior parte dei lividi si formano quando i vasi sanguigni vicino alla superficie della pelle vengono danneggiati, e come tali danni siano di solito il frutto di un trauma, come l’impatto di una lesione fisica.
La forza dell’impatto provoca a sua volta l’apertura dei vasi sanguigni e la perdita di sangue. Ancora, di conseguenza il sangue viene “intrappolato” sotto la pelle, dove si forma in una piccola chiazza che trasforma la pelle in colorazioni viola, nera o blu.
Dopo che il vaso sanguigno è stato lesionato, entrano in gioco le piastrine: il loro ruolo è quello di aiutare l’organismo verso il processo di coagulazione. La coagulazione impedisce a sua volta ai vasi sanguigni feriti di perdere altro sangue e rendere il livido ancora più grande di quanto appaia. Alcune proteine del sangue, chiamate appunto fattori di coagulazione, avranno altresì il ruolo di fermare l’emorragia in modo che il tessuto inizi la guarigione.
Ma come si presenta l’ecchimosi? Quali sono i sintomi di questa condizione? Quali sono le cause? E come può essere correttamente diagnosticata dal medico?
I sintomi dell’ecchimosi
Il sintomo principale dell’ecchimosi è evidentemente la presenza di un’area di decolorazione cutanea più grande di 1 centimetro intorno alla zona in cui è avvenuto il trauma o la lesione. L’area può anche essere sensibile e dolorosa al tatto, a seconda della natura del trauma.
Si tenga conto che la colorazione dell’ecchimosi non è costante, e che cambierà colore e scomparirà quando il corpo sarà in grado di riassorbire il sangue che stava raccogliendo sotto la pelle.
La progressione dei colori che di solito è possibile notare durante la formazione e la guarigione di un’ecchimosi segue generalmente questo ordine:
- rosso o viola,
- nero o blu,
- marrone,
- giallo.
Per quanto attiene le zone in cui è più facilmente possibile riscontrare l’ecchimosi, segnaliamo come questo fenomeno sia più comune su braccia e gambe, poiché è più probabile che siano soggette a vari traumi e lesioni. Tuttavia, i lividi possono anche accadere quando ci si sforza o si creano dei pregiudizi alle ossa, specialmente al polso o alla caviglia.
Ancora, gli adulti più anziani possono notare lividi indolori sull’avambraccio e sul dorso delle mani. Anche in questo caso, non c’è generalmente niente di cui stupirsi, visto e considerato che con l’età la pelle diventa più sottile, e che quando la pelle è sottile, i vasi sanguigni si rompono più facilmente, causando ecchimosi più frequenti. Poiché la ferita è piccola, questi lividi di solito non fanno male, ma appaiono solamente come inestetismi.
Leggi anche: Lividi, rimedi naturali
Anche la pelle intorno agli occhi è molto sottile, il che rende probabile la formazione di lividi. L’ecchimosi intorno all’orbita oculare è più comunemente conosciuta come “occhio nero”.
Cause dell’ecchimosi
L’ecchimosi è solitamente causata da una lesione, come un urto, un colpo o una caduta. Questo impatto può causare la rottura di un vaso sanguigno, e la fuoriuscita di sangue, che si raccoglie sotto la pelle, creando un livido. Sebbene i lividi siano molto comuni e possano riguardare tutti, in realtà statisticamente sono le donne le persone ad essere maggiormente colpite, rispetto agli uomini.
Se poi riscontri regolarmente dei lividi sul tuo corpo, ma non ricordi di esserti ferito, potrebbe esserci una causa di fondo che val la pena di indagare, in compagnia del proprio medico di riferimento. Tieni ad esempio conto che molti farmaci sono associati ad un aumento delle emorragie e dei lividi nel corpo, come:
- diluenti del sangue, come l’aspirina o warfarin,
- antibiotici ,
- corticosteroidi,
- integratori alimentari, compreso il ginkgo biloba.
Ancora, sebbene sia una situazione ben più rara, a volte i lividi comuni e diffusi sul corpo sono un segno di una condizione medica più grave, come un disturbo emorragico. Ci sono tuttavia decine di condizioni che possono causare ecchimosi ricorrenti e, dunque, non è possibile sintetizzare questo argomento con troppa superficialità.
In linea di massima, quel che ti consigliamo fare è consultare il tuo medico se:
- hai ecchimosi frequenti e di grandi dimensioni,
- hai lividi grossi e inspiegabili,
- vai incontro facilmente ad ecchimosi e hai una storia personale o familiare di gravi emorragie,
- hai improvvisamente iniziato ad avere lividi su varie parti del corpo, soprattutto dopo aver iniziato il trattamento con un nuovo farmaco.
Diagnosi dell’ecchimosi
Di norma il medico sarà in grado di diagnosticare l’ecchimosi semplicemente guardando la pelle che è interessata da questo fenomeno. Se nota delle lesioni particolarmente gravi, è possibile che il medico possa ordinare una radiografia per assicurarsi che non ci siano ossa rotte o altri traumi che hanno lasciato segni più profondi.
Se infine non riesce a capire la causa del tuo livido, il medico potrà allora eseguire un esame del sangue per controllare i livelli delle piastrine. Potrebbe anche richiederti di sottoporti a un test di coagulazione per vedere quanto bene coaguli di sangue e quanto tempo ci vuole.
Ricordato quanto sopra, non possiamo dunque che consigliarti di parlare con il tuo medico di ogni ecchimosi che si è anormalmente presentata sul tuo corpo, ovvero se stai iniziando a soffrire di lividi in varie parti del corpo, senza tuttavia ricordarsi di aver subito dei traumi o delle lesioni specifiche. In questo modo riuscirai a comprendere quali siano le origini di tali lividi, generalmente non preoccupanti, e arrivare in maniera tempestiva all’individuazione di un efficace trattamento di base.