Ebike BIKE+ all in one: caratteristiche e test
La BIKE+ all in one di Zehus è al 100% italiana. Ma se ne deve parlare non solo per orgoglio nazionale, ma perché è un primato.
Zehus, infatti, è l’acronimo esatto di Zero Emission Human Synergy, è uno spin-off del Politecnico di Milano ed ha portato una ventata di novità nel settore della mobilità, soprattutto urbana, sopratutto a due ruote, ma ampliando i proprio interlocutori anche a “quelli che io la bici, però che fatica”.
Pensata a Milano, BIKE+ all in one, è stata finanziata in Veneto, dal venture incubator M31, e si basa sul concetto di tutto in uno. In vertià, di tutto in una, in una ruota, perché grazie ad un intelligente e tecnologico sistema tutti i componenti dell’assistenza alla pedalata sono concentrati in un solo volume, applicato poi alla ruota posteriore,con diametro dai 20” in su. Richiesta per nulla pretenziosa.
Il minimo impatto che questo ha sulla bici, esteticamente e logisticamente, è il segreto del successo, non l’unico segreto ma il più evidente, dell’ebike BIKE+ all in one. Da aggiungere, particolare affatto trascurabile, la modalità di gestione di tutto ciò. Perché se piccolo è bello, a volte non è detto che sia comodo, ma nel casi dell’ebike Zehus tutto è gestibile tramite Bluetooth con smartphone.
Il sistema pensato, “segregato” nel mozzo di Bike+, contiene il motore elettrico, (potenza 250W, tensione nominale 24V), la batteria ( 8 elementi in serie, 160Wh), due micro-controllori, un accelerometro tri-assiale per la stima della pendenza, una linea CAN-Bus e il “magico” modulo Bluetooth per comandare il tutto. Da remoto. Attraverso una App per smartphone, il tal modo ogni ciclista, dilettante, appassionato o sfaticato che sia, può monitorare a modo suo e facilmente i flussi di energia, potenza istantanea e assistenza del motore oltre ad impostare alcuni parametri di base del sistema. E così anche decidere l’utilizzo elettrico di BIKE+ all in one.
Tra i vantaggi dell’ebike Zehus, Bike+, sicuramente c’è il fatto di essere munito di assistenza, un algoritmo interno, che si occupa e si preoccupa di mantenere la carica ottimale, della bici, e forse anche del ciclista, perché no? Ciò non avviene a priori, calcolando il tutto in base ad una certa previsione di tragitto, ma attraverso la tecnologia Advanced Charge Sustaining Technology, basata su un algoritmo intelligente brevettato ZeHuS.
Esiste, con ebike Zehus, la possibilità di scegliere tramite app, comodamente, quando usufruire della modalità full elettrica 100% sfruttando appieno la potenza del motore. Tutto ciò in meno di 3 Kg, il peso del mozzo completo, per un kit che contiene molta saggezza concentrata, sostenibile e da sostenere e sviluppare, senza timore che i parametri di veicolo elettrico vadano a richiedere la presenza di una targa. Siamo a 250W di potenza, con velocità massima di asservimento 25km/h.
Sembra quasi un sogno non dover rinunciare alla propria bici, con BIKE+ all in one, ma avere un accessorio che la trasforma. Oltre all’idea in sé per sé bella, basta pensare a come può cambiare l’impatto sugli utenti, anche solo a livello psicologico ed economico, per comprendere come ebike Zehus è in grado di rappresentare una svolta.
Il kit è universale ed è stato concepito apposta in modo che non precludere nessuna possibilità nel montaggio. Certo poi man mano si sta studiando e realizzando una sorta di personalizzazione del kit, per grafica, ad esempio, oltre che per parametri che con la app si possono impostare, a seconda delle proprie esigenze, non solo estetiche. Di per sé il kit funziona in piena e totale autonomia ma si può con un app intervenire sulla spinta iniziale, ad esempio, o sul freno rigenerativo.
Con BIKE+ all in one non ci si scarica mai, anzi, si resta sempre a oltre metà carica, indicativamente, perché quello dell’ebike Zehus è un sistema intelligente e valuta la quantità di energia da erogare, quando, e per quanto tempo, “leggendo” il percorso e se si trova in partenza, o in salita e discesa. Il futuro, oltre a design e grafiche infinite, per l’ebike Zehus sta nella tecnologia delle batterie.
Si vorrebbe aumentare capacità magari del sistema anche se non ce n’è strettamente e immediatamente l’esigenza e ci sono anche legislazioni e limiti sulle potenze motore e altri parametri che ci fanno considerare più che soddisfacente quanto finora messo a disposizione da Zehus. Ce n’è da pedalare.
BIKE+ all in one: la nostra prova (a cura di Matteo Di Felice)
La teoria è sempre interessante ma per testare un prodotto con mano, o meglio “con gambe” in questo caso :-) , l’ideale è sempre poterlo provare di persona e così ho avuto l’opportunità di fare, facilitato dal fatto che la sede della Zehus, sta a Milano, in zona Rubattino e quindi a 10 minuti di bicicletta dalla sede della IdeeGreen in zona Piazza Udine.
Meta della prova è stato il Parco Lambro, sempre a poche pedalate di distanza, dove, accompagnato da Giovanni Alli (Marketing Manager e Design e System Integrator di Zehus Bike+) ho potuto verificare le prestazioni su diverso tipi di terreno e pendenza.
Nel breve percorso su strada per raggiungere il Parco Lambro abbiamo impostato la Bike+ nella modalità Ibrida che pur fornendo un supporto, mantiene pressoché intatta la carica della batteria, sfruttando l’energia generata in frenata per la ricarica mentre si è in sella.
Tra le prime sensazioni positive, rispetto ad altre eBike che ho testato, l’assenza di qualsiasi “scatto”: Bike+ aiuta nella pedalata in modo graduale e continuo grazie alla sua tecnologia.
Bello anche poter ripartire ai semafori essendo supportati dal motore elettrico con continuità e senza dover agire sul cambio, come invece è necessario fare su una “normale eBike”.
Arrivati al Parco Lambro, con un semplice tocco sullo slider dell’applicazione installata su Smartphone, siamo passati alla “modalità eBike“, pronti ad affrontare un paio di salite, piuttosto “impegnative” che ben conosco grazie ai miei allenamenti di running. Il supporto del motore elettrico è diventato immediatamente imponente e, sempre senza scatti, mi sono ritrovato in cima alle diverse salite, “senza il minimo fiatone”.
Abbiamo proseguito la prova al Parco Lambro su percorso misto, anche su lunghi tratti asfaltati per vedere le velocità raggiunte con il relativo sforzo.
Il prodotto mi ha convinto su tutti i fronti e tra i vantaggi più importanti ho apprezzato quello di poter pedalare su una bicicletta leggera in relazione ad altre eBike, con una filosofia che permette di pedalare “all’infinito” nella modalità Eco e con una fluidità notevole. Altro importante vantaggio per i clienti di Zehus è quello di poter continuare a utilizzare la propria bicicletta, fermo restando che resta consigliabile installare il modulo su mezzi e telai di qualità.
Ancora complimenti quindi a Giovanni e al tema Zehus che hanno creato un prodotto veramente interessante!
Pubblicato da Marta Abbà il 14 Giugno 2015