Earth Overshoot Day 2019
L’Earth Overshoot Day, letteralmente il “Giorno del sovrasfruttamento della Terra”, segna la data in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse rinnovabili disponibili per l’anno in corso, portando il Pianeta in una condizione di “deficit”. Come accade ormai puntualmente, anche nel 2019 l’Earth Overshoot Day cade in anticipo nel calendario e non è certamente una buona notizia.
Quest’anno la data è prevista per il 29 luglio, con tre giorni di anticipo rispetto al 2018. A causa della pesante impronta antropica legata ad attività come le pratiche agricole intensive, l’uso eccessivo di acqua, la pesca industriale, la deforestazione, il consumo di suolo, le emissioni di gas serra, si verifica per l’ennesima volta una fase di sovraconsumo del Pianeta.
Che cos’è l’Earth Overshoot Day
L’Earth Overshoot Day può essere considerato come un vero e proprio bilancio annuale delle risorse naturali disponibili sulla Terra, calcolato attraverso l’impronta ecologica. A effettuare il computo è l’organizzazione di ricerca internazionale Global Footprint Network (GFN). Attualmente il consumo umano di risorse naturali avviene con un tasso di prelievo 1,75 volte più rapido rispetto alla capacità degli ecosistemi di auto-rigenerarsi. Ciò equivale a dire che stiamo utilizzando 1,75 pianeti Terra.
La perdita della biodiversità
A pagare i costi del sovrasfruttamento del Pianeta è soprattutto la biodiversità. L’impronta antropica produce profondi cambiamenti negli habitat, causandone la degradazione e la frammentazione, con danni incommensurabili sia per il patrimonio vegetale sia per quello animale.
La distruzione della foresta tropicale per lasciare spazio a coltivazioni di soia o di palma da olio figura ad esempio tra le principali cause della perdita di biodiversità. Va inoltre ricordato che dalla deforestazione derivano ulteriori conseguenze di estrema gravità per il benessere del Pianeta. A causa della distruzione delle foreste si liberano in atmosfera ingenti quantità di gas serra, responsabili del riscaldamento globale.
#MoveTheDate
Secondo gli esperti del Global Footprint Network, tuttavia, è ancora possibile invertire la tendenza in atto. Se si riuscisse a spostare la data dell’Earth Overshoot Day in avanti di cinque giorni ogni anno, l’umanità tornerebbe a essere in armonia con il Pianeta prima del 2050.
Come ogni anno, quindi, anche per il 2019 l’organizzazione fornisce una serie di consigli per portare a termine questo ambizioso quanto vitale obiettivo. Sostituire il 50% di consumo di carne con una dieta vegetariana consentirebbe per esempio di spostare la data dell’Overshoot Day di quindici giorni in avanti. Una riduzione delle emissioni di CO2 del 50%, darebbe invece luogo a uno slittamento di 93 giorni.
Per poter conoscere la propria impronta ecologica esiste un apposito calcolatore ideato dal Global Footprint Network e disponibile online in diverse lingue, tra cui l’inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco e l’italiano. Finora il calcolatore è stato utilizzato da oltre 15 milioni di persone nel mondo.
Per il 2019 la campagna per l’Overshoot Day include anche l’invito a visitare la pagina Steps to #MoveTheDate, creata per promuovere il movimento globale per vivere in armonia con la Terra, l’unico Pianeta che abbiamo. Come suggerito dal Global Footprint Network, i passi da intraprendere per spostare la data del sovrasfruttamento riguardano essenzialmente cinque macro-aree: energia, cibo, città, popolazione e Pianeta.
Le opportunità concrete che ciascuno di noi possiede per agire, offrendo il proprio contributo personale, sono innumerevoli. Si spazia dalla adozione di buone pratiche sul luogo di lavoro alla riduzione dello spreco di cibo, dal lancio di petizioni ai propri governi per una gestione delle risorse naturali responsabile e sostenibile fino all’utilizzo della bicicletta per la mobilità quotidiana.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 27 Luglio 2019