Duranta repens: caratteristiche e coltivazione
Originaria dell’America centrale, la duranta repens è un piccolo arbusto strisciante o parzialmente eretto che, con un minimo di attenzioni, può essere coltivato anche alle nostre latitudini.
Caratteristiche della duranta repens
Contraddistinto da sottili fusti semilegnosi densamente ramificati e di colore verde chiaro, la duranta repens è una pianta che si presenta sotto forma di vigorosi cespugli che possono innalzarsi fino a cinque metri di altezza. Il fogliame dell’arbusto è ovale, di piccole dimensioni, e sempreverde nelle aree geografiche con clima invernale mite.
A partire dalla tarda primavera fino all’autunno, la duranta repens si ricopre di fiorellini blu-viola, a cinque petali, con margine bianco, riuniti in lunghe formazioni pendule. Durante la stagione autunnale ai fiori seguono delle piccole bacche di colore dorato che in molti casi permangono sull’arbusto per diverse settimane.
La duranta repens risulta una scelta perfetta per creare cespugli fioriti di grosse dimensioni in abbinamento con siepi e con altre specie. Essendo una pianta piuttosto vigorosa è tuttavia più opportuno collocarla in spazi ampi, dove può avere l’opportunità di svilupparsi liberamente in modo tale da garantire il massimo risultato estetico da un punto di vista ornamentale.
Come coltivare la duranta repens
Quali sono le principali accortezze da seguire per poter coltivare una pianta come la duranta repens? Scopriamo alcune tra le misure più utili per garantire una crescita adeguata a questo arbusto americano che può essere coltivato con successo anche nelle aree costiere, purché sia collocato in vaso e in posizioni riparate dall’azione del vento salmastro.
Esposizione ideale
Per ciò che riguarda l’esposizione, la duranta repens è una pianta che dimostra una predilezione evidente per le collocazioni soleggiate o semi-ombreggiate. I luoghi ideali per una simile tipologia di arbusto sono le regioni contraddistinte da clima molto caldo.
Per permettere alla pianta di fiorire in maniera abbondante, è importante farle ricevere sole diretto per almeno quattro o cinque ore al giorno. Nel caso in cui resti per tutto il tempo in ombra, l’arbusto riuscirà a produrre esclusivamente foglie.
Posizioni riparate dai venti freddi e in un terreno asciutto e ben drenato durante la stagione invernale aiutano inoltre la pianta a sopravvivere. La duranta repens teme infatti le temperature minime troppo rigide. Per questo motivo, nei casi in cui la si coltivi in regioni caratterizzate da inverni molto rigidi, l’opzione ideale è collocarla in vaso e non in piena terra, in modo tale da poterla trasferire in spazi riparati per metterla al riparo da probabili gelate notturne.
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Terreno più adatto per la messa a dimora
La duranta repens una pianta che è capace di adattarsi al comune terreno da giardino. Tuttavia predilige il terreno soffice, ricco di sostanza organica e ben drenato, che le consente di crescere e di svilupparsi in maniera forte e rigogliosa.. Se messa a dimora in terreni compatti o argillosi l’arbusto tende invece a soffocare.
Nel caso in si proceda con un impianto in piena terra, la duranta va messa a dimora nei periodi dell’anno in cui le gelate notturne sono ormai un rischio del tutto scongiurato. In caso contrario, la pianta è destinata a morire.
Come annaffiare la duranta repens
La pianta necessita di costanti irrigazioni a partire dai mesi primaverili fino all’autunno. Durante la stagione estiva la duranta non teme la siccità. Va comunque sottoposta a innaffiatura regolare e con maggiore frequenza così da favorire la fioritura. Gli interventi di irrigazione vanno effettuati quando il terreno è del tutto asciutto.
Nei mesi invernali, le annaffiature vanno invece evitate soprattutto nei casi in cui l’arbusto è coltivato direttamente sul terreno esterno.
Concimazione della pianta
Per riuscire a fornire alla duranta repens i nutrienti necessari per la sua ripresa vegetativa e per la fioritura, è opportuno somministrare una volta al mese del concime liquido specifico per piante da fiori, da diluire nell’acqua delle irrigazioni. In alternativa, è possibile somministrare del concime granulare a lento rilascio con cadenza bimestrale. Il prodotto deve essere ben bilanciato di macroelementi oltre a essere arricchito da microelementi.
Potatura della duranta repens
Un arbusto come la duranta repens va sottoposto a potatura durante il riposo vegetativo, nel tardo inverno. Un altro periodo ideale per procedere con interventi di potatura è quello compreso tra fine dell’estate e l’inizio della stagione autunnale. Durante l’operazione si devono recidere i rami incrociati che appaiono disordinati o deboli, con lo scopo preciso di attribuire una forma armonica alla chioma dell’arbusto oltre che per stimolare l’emissione di nuovi getti. La cosa migliore da fare è recidere gli steli di circa un terzo della loro lunghezza.
Come avviene la moltiplicazione della duranta repens
La moltiplicazione di questa varietà di arbusti americani può avvenire in due distinte modalità:
- per seme;
- per talea.
Nel caso si proceda con moltiplicazione per seme, l’operazione va realizzata nei mesi primaverili con l’ausilio di terriccio specifico, soffice e ricco di nutrienti essenziali per il corretto sviluppo della pianta. Per poter trapiantare le nuove piantine in piena terra e in vasi singoli come con gli esemplari adulti, è necessario attendere che risultino sufficientemente robuste per essere maneggiate in tranquillità, senza provocare danni.
Se si decide di procedere con il secondo metodo di moltiplicazione, le talee devono essere prelevate a marzo usando delle cesoie ben affilate e disinfettate.
Parassiti e malattie della duranta repens
Come altri arbusti, anche la duranta repens è soggetta agli attacchi di afidi, cocciniglia e acari. I parassiti possono essere prevenuti o debellati ricorrendo a trattamenti specifici ad ampio spettro o ad antiparassitari biologici in grado di rispettare l’ambiente e gli insetti.
Tra le varie problematiche riscontrabili, la duranta repens è anche sensibile a malattie fungine e al marciume delle radici che può verificarsi a causa di ristagni idrici nel sottovaso o nel terreno.
Se coltivata in un luogo con clima eccessivamente piovoso e umido la pianta è invece soggetta agli attacchi dell’oidio. Detto anche mal bianco, l’oidio è una malattia trofica delle piante causata da funghi Ascomycota della famiglia delle Erysiphaceae. La cura comunemente seguita in questo caso si trova nello zolfo, che si può reperire in commercio sotto forma di granuli idrodispersibili. Per intervenire, è sufficiente spargere un po’ di prodotto miscelato ad acqua sulla pianta alla comparsa dei primi sintomi una volta a settimana, fino al dileguamento completo della malattia.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 2 Luglio 2021