Dronista, una nuova figura professionale
Quello del dronista è un vero e proprio lavoro. Forse il nome dronista è un po’ forzato ma è con questo termine che si indica l’operatore tecnico che riesce a pilotare un drone, quello che in gergo è chiamato Sapr. In particolar modo, sono i droni volanti a promettere una rivoluzione del mercato del lavoro: le applicazioni sono tantissime.
Gli ambiti d’impiego dei droni volanti sono molteplici. Un drone volante (quadricottere o esacottero) può essere sfruttato per il pattugliamento di coste e parchi, per la prevenzione degli incendi boschivi, per individuare eventuali scarichi abusivi nei corsi d’acqua o attività di caccia e pesca illecita.
Non solo settore ambientale, un drone può essere usato anche nell’industria chimica, in quella edilizia, in ingegneria o in agricoltura dove occorre mappare strutture, campi e terreni in modo veloce e a basso costo. Un dronista dovrebbe avere le competenze tecniche non solo per gestire il volo del drone ma anche di riuscire a registrare dati coerenti e precisi.
Attualmente un dronista si occupa di fare riprese dall’alto, sia foto che video in HD. Con l’arrivo dei droni volanti un impatto immediato è stato registrato nel mondo della fotografia e, più in generale, delle riprese.
Basterà pensare a un servizio televisivo: fino a poco tempo fa per ottenere riprese dall’alto bisognava individuare un punto strategico della città capace di restituire una buona panoramica e, in mancanza di alture, era necessario richiedere l’intervento di un elicottero. I droni volanti, con videocamera e fotocamera integrata, possono fare riprese e catturare immagini snellendo drasticamente tempistiche e costi.
Quello del dronista non è un mestiere banale, infatti bisogna avere diverse competenze. Un drone non è un giocattolo e per “volare” in luoghi pubblici bisogna avere opportuna licenza.
Che cosa è un drone volante o SARP?
L’Enac li definisce come mezzi aerei a pilotaggio remoto, aeromobili caratterizzati dall’assenza di un equipaggio a bordo il cui volo è governato da diverse tipologie di flight control system; si tratta di quadricotteri o esocotteri volanti gestiti in remoto da piloti a terra. L’acronimo SAPR sta proprio per Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto.
Cosa fa un dronista?
I droni professionali solitamente hanno in dotazione due radiocomandi, con uno si pilota il drone e con l’altro la strumentazione necessaria allo scopo del volo (videocamera, telecamera, strumenti per la mappatura). Un buon dronista professionista è multitasking, sa governare il suo drone monitorando tutte le condizioni di volo (vento, altezza, direzionamento, eliche…) e al contempo riuscirà a gestire il radiocomando per le riprese (inquadrature, spostamento dei sensori sul gimbal…). Ovviamente dovrà essere in regola con la legge e rispettare quanto previsto dal regolamento dell’Enac.
Enac e droni
L’Enac è l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e ha già stabilito un regolamento che disciplina il ruolo dei dronisti o, in generale, il comportamento di chi vuole far volare un drone per lavoro o per hobby.
L’ENAC indica, nel suo regolamento, che l’uso dei droni sia a scopo lavorativo, sia scopo hobbistico, è subordinato alla stipula di polizze assicurative. L’assicurazione non salverà certo il dronista da una denuncia in caso di danni a oggetti o persone, ma almeno lo alleggerirà dai risarcimenti, al pari di quanto avviene per gli incidenti d’auto.
Come diventare un dronista
Se il vostro sogno è quello di diventare un dronista ma siete inesperti e non avete ancora acquistato un drone, vi rimando all’articolo dedicato ai Migliori Droni economici se avete un budget di 250 euro l’acquisto ideale consiste nel Parrot 2.0 Elite Version. Il primo passo consiste nel fare tanta pratica: iniziate a provare il drone in contesti privati e sempre in luoghi lontani da persone o bambini. Fate scorta di eliche perché certamente ne distruggerete tante, seguite corsi riconosciuti e rispettate le prescrizioni del regolamento rilasciato dall’Enac.
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Pubblicato da Anna De Simone il 20 Giugno 2015