Dragoncello: proprietà terapeutiche
Il dragoncello, botanicamente Artemisia dracunculus, è una specie erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae, la stessa dei girasoli. Il dragoncelo è una pianta aromatica amara originaria della Siberia, a sud della Russia meridionale. In Italia, il dragoncello, solo raramente cresce come pianta spontanea, infatti da noi è coltivato per scopo culinario o terapeutico.
Per uso culinario
Le foglie e le sommità fiorite vengono impiegate nella preparazione di insalate e salse. Il dragoncello è molto usato nella cucina francese. E’ particolarmente adatto per il pollo, pesce e piatti a base di uova. E’ possibile produrre aceto o olio aromatizzato al dragoncello semplicemente immergendo nel liquido poche foglie di questa pianta aromatica.
La coltivazione del dragoncello
La varietà più coltivata a scopo alimentare è il dragoncello Artemisia dracunculus sativa. Il dragoncello raggiunge un’altezza di 120-150 cm, presenta fusti sottili e ramificati. Le foglie sono lanceolate, lunghe da 2 – 8 cm di lunghezza mentre lo spessore è di soli 2-10 mm. Le foglie sono verde lucido con margine liscio. Per la coltivazione del dragoncello si consiglia di patire dalle radici rizomatose che si propagano facilmente, tuttavia, in assenza di una pianta da cui attingere, è possibile acquistare i semi.
Dove comprare i semi di dragoncello?
Una confezione di semi di dragoncello selezionati a scopo alimentare costa all’incirca 1,10 € con spese di spedizione comprese.
Il dragoncello predilige un’esposizione soleggiata e calda. In inverno entra in riposo vegetativo quindi va irrigata pochissimo, anche in estate le irrigazioni non devono essere mai eccessive.
Le proprietà terapeutiche del dragoncello
Il dragoncello ha un profumo intenso e gradevole che ricorda vagamente quello del sedano e del finocchio; la somiglianza più calzante è quella con l’anice, infatti le due piante hanno proprietà aromatiche simili a causa della presenza di estragolo. L’estragolo è un fenilpropene, composto organico che compone dal 60 al 75% dell’olio essenziale di dragoncello. Di recente l’IRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) ha messo in evidenza la tossicità di questa sostanza, per tale motivo l’impiego dell’olio essenziale di dragoncello è sconsigliato in cucina.
Allora il dragoncello è tossico?
No, se la tossicità dell’olio essenziale di dragoncello è minima, quella di poche foglie di dragoncello è nulla. E’ stato stimato che la concentrazione di estragolo in foglie di dragoncello fresco ammonta a circa 2900 mg per ogni chilogrammo di prodotto, a riferirlo è la pubblicazione apparsa su Flavour and Fragrance intitolata “Impact of estragole and other odorants on the flavour of anise and tarragon”, letteralmetne “L’impatto dell’estragolo e degli aromi di anice e dragoncello”.
Il dragoncello, grazie ai suoi principi attivi, può esplicare diverse proprietà terapeutiche. Gli esperti riferiscono proprietà antisettiche e digestive, inoltre le foglie contengono buoni livelli di micronutrienti come sali minerali e vitamine A e C. Molto diffuso è l’impiego di infuso di dragoncello per stimolare l’appetito. Altre informazioni sono disponibili nell’articolo: Le proprietà del dragoncello.
Pubblicato da Anna De Simone il 9 Luglio 2015