Donzella: pesce e informazioni
Tutte le informazioni sul pesce donzella e donzella pavonina. Come pescarle, dove osservarle e come cucinarle. Consigli per chi vuole aggiungere la donzella nell’acquario Mediterraneo.
Donzella pesce
Sono molti i pesci comunemente noti come donzelle, nelle nostre acque i più comuni sono la donzella comune (Coris julis) e la donzella pavonina (Thalassoma pavo), entrambi i pesci appartengono alla famiglia Labridae. In questa pagina proverò a darti informazioni su entrambi i pesci noti come donzella.
La donzella è commestibile?
Sì, ti dico subito che la donzella è un pesce commestibile anche se poco apprezzato perché non presenta carni pregiate. Pensa che molti pescatori che si ritrovano a tirare su la donzella, spesso la ributtano in mare per dedicarsi alla pesca di specie più pregiate.
Una ricetta per cucinare la donzella?
Mira a qualsiasi ricetta che possa valorizzare il sapore delle sue carni, vale a dire una zuppa di pesce rossa o bianca, dove la donzella è abbinata a molluschi e altri pesci carnosi. Nel Meridione d’Italia si usa anche per preparare il fritto di paranza.
Donzella: pesce coris julis
La specie presenta dimorfismo sessuale anche se nelle prime fasi di sviluppo, tutti gli individui sono femmine, solo da adulti maturano il sesso maschile (è una specie ermafrodita proterogina).
Le femmine hanno sono generalmente più piccole, presentano un dorso marrone o rosso-bruno e il ventre bianco con una banda gialla sui fianchi. Il maschio, più grande, presenta un corpo dai colori più sgargianti (il dorso può essere verde, blu, rossastro…).
Dove trovarla?
La donzella di mare è facile da vedere sui fondali con prateria di posidonia oceanica e su fondali rocciosi di diverse profondità.
Questo pesce raggiunge dimensioni di 25 cm. E’ apprezzato dagli acquariofili che intendono allestire un acquario mediterraneo per i colori vivaci e brillantissimi degli esemplari maschi.
Donzella pavonina: Thalassoma pavo
Per i suoi colori, questo pesce è molto apprezzato per chi vuole allestire un acquario Mediterraneo. Il suo corpo è allungato e compresso, la testa è ovale e presenta grosse labbra con le quali si nutre di molluschi e crostacei. Si tratta di una specie termofila che si riproduce tra giugno e luglio.
Una volta catturata e spostata in cattività, nell’acquario marino Mediterraneo risulta difficile da alimentare perché attraversa una lunga fase di adattamento durante la quale non accetta cibi disidratati.
Anche in questo caso è presente dimorfismo sessuale e ci troviamo davanti a una specie ermafrodita proterogina: tutti gli individui nascono come femmine e solo nella forma adulta possono sviluppare l’apparato riproduttivo maschile.
Le femmine sono bruno-verdastre con una linea verticale scura su ciascuna scaglia, il capo è striato di azzurro. Il maschio presenta il capo rosso scuro striato di azzurro con pinne striate di nero, rosso e azzurro.
Per le sue colorazioni si tratta di un pesce molto apprezzato.
Dove trovarlo?
Proprio come il pesce donzella comune, si trova sui fondali di Posidonia oceanica e su fondali rocciosi.
La donzella pavonina si può mangiare? Sì, anche questa è commestibile. Le carni, anche in questo caso, non sono molto pregiate. In realtà, le carni discrete del pesce donzella non sono apprezzati anche per un’altra particolarità: presentano molte lische.
Questo pesce raggiunge una lunghezza massima di 20 cm ma risulta più appariscente della donzella comune perché ha un corpo più largo oltre che molto più colorato.
Come pescare la donzella
La donzella comune abbocca facilmente alle lenze perché è un pesce molto vorace.
La donzella pavonina non è facile da pescare con la lenza (canna da pesca) in quanto, non solo è meno vorace ma in genere rosicchia l’esca senza abboccare all’ago.
Entrambi i pesci (donzella e donzella pavonina) si possono pescare con nasse o tramagli.
La pesca con nassa è consigliata in primavera e in estate, in giornate luminose e quando il fondale non è torbido.
La donzella comune ha la particolarità di insabbiarsi, cosa che chi vuole allestire un acquario mediterraneo con questo pesce deve sapere perché, con tale pratica, tende a smuovere il fondale sabbioso e intorpidire l’acqua: per evitare che ciò avvenga è opportuno concedere all’animale molti buchi e anfratti dove rifugiarsi.
La nassa, caricata con apposite esche (granchi, cozze, ricci di mare sminuzzati) dovrà permanere sul fondo per 10 – 15 minuti, non di più perché appena sazia, la donzella inizierà a dimensarsi e farà di tutto per uscire. Più tranquillo è il temperamento della donzella pavonina che si è rilevata aggressiva e territoriale solo se posta in cattività con esemplari della stessa specie.
Pubblicato da Anna De Simone il 28 Luglio 2018