Dolore pianta del piede: cause e trattamenti

Dolore pianta del piede

I piedi subiscono dei traumi in maniera continuativa, ogni giorno. D’altronde, sono gli “strumenti” che usiamo per il camminare, la corsa, il salto e l’arrampicata e, quindi, naturalmente, sono soggetti a molti tipi diversi di problemi.

Dalle lesioni alle infiammazioni, diversi tipi di danni e malfunzionamenti possono portare a problemi ai piedi, composti da 26 diverse ossa ciascuno, rendendoli una delle zone più intricate del corpo.

Di seguito, abbiamo voluto cercare di riassumere quali sono le principali forme di dolore alla pianta del piede, quali sono le cause e quali i trattamenti.

Il piede d’atleta

Il piede d’atleta è più comunemente causato dalla camminata in zone umide. Può essere altamente contagioso, considerato che è un’infezione fungina della pelle, che di solito si trova tra le dita dei piedi. Tuttavia, l’infezione può diffondersi e causare un notevole disagio, prurito e persino dolore.

Generalmente un soggetto è più comunemente esposto al fungo che provoca il piede d’atleta in una palestra, una doccia o una piscina dove si cammina a piedi nudi. Il fungo tende a prosperare nelle zone calde e umide, tanto che indossare spesso scarpe chiuse può favorire la crescita e la diffusione del fungo. La condizione è altamente contagiosa e può diffondersi in altre aree della pelle, comprese le mani, l’inguine e il cuoio capelluto.

Il piede d’atleta provoca prurito, screpolature, vesciche e desquamazione dei piedi. La condizione di solito inizia tra il quarto e il quinto dito del piede, per poi diffondersi altrove, anche nella pianta del piede.

Per quanto concerne il trattamento, è sufficiente tenere i piedi puliti e asciutti, asciugandoli con un asciugamano a parte. I trattamenti antimicotici sono disponibili nella maggior parte delle farmacie sotto forma di spray, polveri o lozioni da applicare ai piedi. Se il fungo si diffonde o peggiora dopo il trattamento, una persona dovrebbe consultare il proprio medico per ottenere la prescrizione di farmaci antimicotici per via orale.

Neuropatia diabetica

Le persone con diabete sono più soggette a fluttuazioni della glicemia. La neuropatia diabetica non è una condizione, ma un gruppo di condizioni che causano danni ai piedi a causa del diabete.

Nel corso del tempo, alti livelli di zucchero nel sangue possono danneggiare i nervi, soprattutto quelli dei piedi. Altri fattori possono peggiorare questo danno ai nervi, come abitudini di fumo, alcolismo o una storia di neuropatia diabetica in famiglia.

I sintomi della neuropatia diabetica includono intorpidimento, formicolio e dolore ai piedi. Questo può contribuire ad aumentare il rischio che una persona subisca tagli o lesioni ai piedi a causa della mancanza di sensibilità.

Mantenere una buona salute e il controllo della glicemia può aiutare una persona a trattare la neuropatia diabetica. Sebbene un medico non possa invertire il danno ai nervi, può consigliare trattamenti per prevenire il suo peggioramento.

Per questi motivi, una persona affetta da diabete dovrebbe anche sottoporsi a regolari esami del piede.

Fascite plantare

La fascite plantare è la causa più comune del dolore al tallone, con una condizione che si verifica quando la fascia plantare della parte inferiore del piede si infiamma. Questo legamento è responsabile del sostegno dell’arco plantare.

La fascite plantare è una condizione infiammatoria che di solito non ha una causa chiara, ma diversi fattori di rischio possono intervenire, come le condizioni di obesità, avere muscoli del polpaccio piuttosto stretti e partecipare ad attività che stressano ripetutamente il tallone, come la corsa.

Per quanto attiene i sintomi, la fascite plantare fa sì che una persona provi dolore alla base del tallone, con un fastidio che di solito è peggiore al mattino quando si alza dal letto. Il dolore peggiora anche con l’attività fisica.

Passando al trattamento, la maggior parte delle persone può gestire la fascite plantare con un trattamento a domicilio. Riposare il piede e applicare il ghiaccio può ridurre l’infiammazione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene o il naprossene sodico, possono altresì aiutare nella gestione del dolore. Allungare accuratamente il piede prima e dopo l’attività fisica, così come per tutta la giornata, può inoltre aiutare a ridurre il dolore al tallone, così come  indossare scarpe di supporto può aiutare.

Se la fascite plantare non dovesse migliorare con questi trattamenti, si può provare la terapia fisica, o consultare un podologo o un chirurgo ortopedico per ulteriori trattamenti. Iniezioni di steroidi possono essere consigliati per ridurre l’infiammazione.

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Vesciche

I piedi sudati rendono le vesciche molto più probabili. Ad ogni modo, si tratta già di per sé di un evento piuttosto comune, tanto che la maggior parte delle persone le sperimenteranno ad un certo punto della loro vita. Spesso compaiono dopo aver camminato o corso per lunghi periodi di tempo, soprattutto se i piedi sono diventati sudati o quando si indossano scarpe che non si adattano correttamente.

Le vesciche sono piccole tasche piene di liquidi che si “sollevano” e in genere non costituiscono una grave preoccupazione sanitaria. È tuttavia meglio non farle scoppiare, lasciandole invece guarire da sole. L’applicazione di una benda può dare sollievo.

Calli

I calli sono parti di pelle ispessita, spesso presenti sulle piante dei piedi o nelle dita dei piedi. Sono normalmente indolori, e si formano per proteggere la pelle e impedire al corpo di sviluppare vesciche.

I calli possono essere causati varie cause e, con il tempo, possono diventare dolorosi e devono essere trattati attraverso particolari cerotti, creme e altri prodotti da banco. In alcuni casi, un medico può consigliare la rimozione chirurgica.

Sperone calcaneare

Lo sperone calcaneare è un’escrescenza di calcio che si sviluppa tra l’osso del tallone e l’arco del piede. Per molti individui non ci sono sintomi avvertibili, ma per altri questa condizione può essere dolorosa e causare infiammazioni.

In genere, questa condizione è favorita da uno sforzo a lungo termine sui muscoli e sui legamenti, o ancora dall’artrite, dall’eccesso di peso corporeo e dall’uso di scarpe mal adattate o consumate.

I trattamenti possono includere un impacco a freddo, iniezioni di farmaci antinfiammatori, antidolorifici da banco, riposo e inserti per ortesi.

Pubblicato da Anna De Simone il 30 Dicembre 2019