Dolore al torace: cause e possibili spiegazioni
Il dolore al torace ti spaventa? Hai avvertito una sgradevole sensazione di bruciore al petto, che magari non sembra andar via, e sembra addirittura che stia peggiorando? È un attacco di cuore o qualcos’altro?
Si tratta, quelle di cui sopra, di domande non certo piacevoli da porsi, ma che milioni di persone si fanno almeno una volta all’anno. Ma qual è il problema?
Purtroppo, il dolore al torace può derivare da decine di patologie oltre all’infarto, dalla pancreatite alla polmonite o all’attacco di panico. E, fortunatamente, molte volte non è niente per cui valga la pena preoccuparsi: il dolore sparirà esattamente come è arrivato, senza dare molte spiegazioni.
Dunque, cosa fare?
Non è effettivamente molto semplice, partendo dal solo sintomo del dolore al torace, cercare di capire che cosa possa esserci dietro.
Solamente per una piccola parte di coloro che si fanno visitare per un dolore al torace vi è effettivamente la diagnosi di un attacco di cuore. È altrettanto minoritaria la quota di pazienti che si fa diagnosticare qualche altro problema potenzialmente molto significativo per la sopravvivenza, come l’embolia polmonare (un coagulo di sangue nei polmoni) o la dissezione aortica (una lacerazione dello strato interno dell’aorta).
Alcuni soffrono di angina, che si verifica quando una parte del cuore non riceve tanto sangue ricco di ossigeno quanto ne ha bisogno durante i periodi di sforzo fisico o di stress emotivo. La maggior parte di loro, però, ha una condizione non legata al cuore o alle arterie.
L’altro problema spinoso degli attacchi cardiaci è che persone diverse li sperimentano in modi diversi. Alcuni hanno il classico dolore al petto. Altri hanno dolori alla schiena. Altri ancora rimangono senza fiato, o estremamente stanchi, o con una sensazione di nausea.
Dolore al torace e infarto
Chiariamo subito che il dolore al torace è solo uno dei possibili segni di un imminente attacco di cuore. Piuttosto che soffermarsi solamente sul dolore al torace è dunque bene valutare se ci siano altri sintomi che potrebbero richiedere un immediato intervento, come:
- sensazione di pressione, pienezza, bruciore, senso di oppressione o dolore al centro del torace;
- dolore, intorpidimento o altre sensazioni di fastidio in una o entrambe le braccia, la schiena, il collo, la mandibola o lo stomaco;
- respiro corto;
- nausea improvvisa o vomito;
- stordimento o vertigini;
- stanchezza insolita;
- vampate di calore o sudore freddo;
- improvvisa pesantezza, debolezza o dolore in uno o entrambi i bracci.
Chiamare il medico
Se ci sono questi sintomi, è evidente che la cosa giusta da fare sia quella di contattare senza indugio un medico o il pronto soccorso.
Oltre alla descrizione dei sintomi e al profilo di rischio cardiaco, i medici possono diagnosticare un infarto soprattutto attraverso i risultati di un elettrocardiogramma (ECG) e di un esame del sangue chiamato troponina cardiaca. Ma a volte questi non mostrano immediatamente le anomalie alla base del problema manifestato, e la definizione dei sintomi avvertiti può dunque giocare un ruolo evidente.
Bisognerà pertanto confidare al proprio medico che cosa si avverte (dolore, pressione, tensione, ecc.), dov’è il disagio, quando è iniziato, se è peggiorato o è rimasto lo stesso, se la sensazione è costante o va e viene, se l’hai già provato in passato, cosa stavi facendo prima che iniziassero queste sensazioni, e così via.
Le risposte chiare a queste domande sono molto utili per formulare una diagnosi. Se avverti qualche secondo di dolore al torace, ma ricorrente, è meno probabile che si tratti di un attacco di cuore.
C’è da preoccuparsi?
Ma allora c’è da preoccuparsi o no per un dolore al torace? Come abbiamo in parte già rammentato, solamente in pochi casi il dolore al torace corrisponde effettivamente a un infarto o a un attacco di cuore in avvicinamento.
Tuttavia, a differenza di un ginocchio dolorante o di un crampo alla gamba, il dolore al petto non deve essere sottovalutato o sottoposto ad analisi e approfondimenti in un futuro da destinarsi. Così come, in fondo, non è certo qualcosa da diagnosticare a casa!
Evita pertanto di giocare al dottore, ma vai a visitarne uno, tempestivamente, se sei preoccupato per il dolore o il disagio al petto che stai avvertendo, alla parte superiore della schiena, al braccio sinistro, e non solo. Contatta il medico anche se senti sensazioni di svenimento, sudore freddo, nausea o vomito.
Il pronto intervento ti condurrà in sicurezza all’ospedale in un veicolo attrezzato per ogni evenienza, e potrà iniziare a fare una prima diagnosi e un primo soccorso in caso di difficoltà.
Evita infine di aggrapparti a quei motivi che spesso inducono a ritardare la richiesta di aiuto, come il fatto di essere “troppo giovane” (anche i ventenni possono avere un infarto!), in “ottima forma” (un attacco di cuore è a volte il primo segno di una malattia cardiaca), oppure perché tanto non sei solo e hai altre persone che potrebbero intervenire di fianco a te in caso di malessere più evidente.
Pubblicato da Anna De Simone il 22 Settembre 2020