Dolore al tallone, cura e prevenzione
Dolore al tallone: scopriamo quali possono essere le cause, dalle più comuni e quelle più complesse. Rimedi e terapie per alleviare e prevenire il dolore.
Molti fattori possono affaticare il piede e creare dolore al tallone, quando per esempio camminiamo tanto o magari su superfici dure oppure indossiamo scarpe inadatte al nostro piede. Tuttavia vi sono circostanze in cui il dolore al tallone è solo l’effetto di un problema a monte ovvero la causa! In genere, il dolore coinvolge la parte posteriore del calcagno, soprattutto perché ostacola la biomeccanica dei passi durante il movimento.
E’ bene sottolineare che l’osso del tallone è il più grande delle 26 ossa che compongono il piede inoltre dispone di 33 articolazioni. Si tratta, pertanto, di una parte del corpo estremamente complessa e delicata, con più di 100 tendini, muscoli e legamenti; motivo per cui parliamo di una parte del corpo facilmente esposta a malesseri se non ne preserviamo la sua integrità
Dolore al tallone, cause
Oltre alle cause più comuni già citate, il dolore al tallone può essere provocato anche da diverse patologie, tra le più comuni possiamo citare:
- Patologie legate ai tessuti molli: fascite plantare, traumi al tendine d’Achille, morbo di Haglund
- Patologielegate alle componenti ossee: speroni calcaneari, deformità congenite, tallonite
- Patologie legate ad un scorretto assetto del piede che causa un sovraccarico: piede piatto o piede cavo, sindrome pronatoria
Altre cause possono essere ricercate in deficit nervosi o vascolari, nellepatologie sistemiche, genetiche, del metabolismo o della crescita. Ricordate, però, che deve essere il vostro medico a diagnosticare eventuali patologie e a indicarvi il trattamento più adeguato.
Approfondiamo due patologie più frequentemente associate al dolore al tallone.
Spina calcaneare
È tra le cause più frequenti del dolore al tallone. Si tratta di un’eccessiva crescita ossea sulla zona inferiore del calcagno, in pratica, una sorta di prolungamento di qualche millimetro dell’osso stesso che di conseguenza provoca un dolore intenso se il tallone subisce pressione (come per esempio camminare)
Solitamente la spina calcaneare si scatena in seguito a uno sforzo eccessivo dei muscoli e dei legamenti del piede. In pratica, si esercita una trazione sulla fascia plantare, che va dal tallone alla parte anteriore del piede, lacerando, di conseguenza, la membrana che ricopre l’osso del tallone.
Quando succede? Quando si cammina male, quando camminiamo con scarpe non adatte, quando sforziamo troppo il piede o esercitiamo troppo peso sul tallone (obesità).
Fascite plantare
Se il dolore al tallone si irradia fino alla pianta del piede, può trattarsi di fascite plantare. Stiamo parlando di un’infiammazione della fascia di tessuto connettivo fibroso che si estende dal tallone fino alla parte anteriore del piede. In genere, la causa è riconducibile a uno sforzo eccessivo, a un deambulo prolungato o all’impiego di scarpe non adatte.
Le fibre del tessuto plantare subiscono uno stiramento eccessivo oppure si rompono, ecco perché il dolore è così forte. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che a volte anche la spina calcaneare è associata alla fascite plantare.
Dolore al tallone, rimedi
I trattamenti per il dolore al tallone dipendono dalla causa che ha scatenato il dolore. Quando le cause non son da ricondurre ad alcuna patologia, possiamo ricorrere a diversi rimedi per alleviare il fastidio senza dover far uso di farmaci antidolorifici. Ecco alcuni suggerimenti
- Stare a riposo il più a lungo possibile
- Eseguire degli impacchi di ghiaccio per 10-15 minuti, almeno due volte al giorno
- Indossare scarpe che si adattano bene al piede
- Evitare scarpe troppo basse
- Mettere un tutore o una stecca durante la notte per stirare il muscolo durante le ore di sonno
Se questi metodi non dovessero avere esito positivo e il dolore è persistente, è bene consultare un medico per constatare l’entità del danno, per poi scegliere la cura più adeguata
Dolore al tallone, terapie
Se il dolore dovesse persistere anche dopo un riposo prolungato, possiamo ricorrere a terapie manuali o terapie strumentali quali per esempio: laserterapia, tecar, ionoforesi, onde d’urto. E’ inoltre possibile (sempre in base alla causa scatenante) ricorrere a una terapia invasiva, che va dalle infiltrazioni locali fino anche al trattamento chirurgico.
L’utilizzo del plantare
La terapia più efficace è quella in grado di eliminare la causa che scatena il dolore al tallone. Se la causa è correlata a un deficit strutturale o ad anomalia dell’appoggio a terra, l’ortopedico potrebbe consigliarvi l’impiego del plantare.
Vi sono tanti tipi di plantare e non tutti hanno la stessa funzione, per questo, è fondamentale che il plantare venga prescritto in base alla problematica del piede del paziente. Insomma, il giusto plantare per il giusto piede!
Può capitare che il plantare sia diverso tra il piede sinistro ed il destro. Un plantare sbagliato può avere gravi ripercussioni anche sulle ginocchia, sull’anca, sulla schiena. Viceversa un plantare adeguato è in grado di correggere e curare il dolore al piede, dicasi lo stesso se si ha un dolore persistente al ginocchio, all’anca, alla schiena.
In effetti, lo scopo è quello di ripristinare il corretto assetto anatomico del piede, così da scongiurare la causa del dolore e rendere “naturale” il passo.
Pubblicato da Anna De Simone il 28 Marzo 2019