Distretto Green High Tech Monza Brianza: dove c’è innovazione c’è lavoro
Dove c’è innovazione c’è lavoro e le cose funzionano. Lo dicono i numeri, nonostante la crisi. Un esempio – non l’unico probabilmente – è il Distretto Green High Tech di Monza e Brianza che nei giorni scorsi ha fatto il punto della situazione durante l’evento Tangibile&Intangibile presso la sede Apa Confartigianato a Monza.
Una realtà locale, ma di tutto rispetto, che ha il suo baricentro a Vimercate – sede di numerose aziende importanti a livello globale – e raggruppa 75 imprese dei settori elettronica e microelettronica, energia, Tlc e software. Soci fondatori del Distretto Green High Tech di Monza e Brianza: la provincia di Monza, l’associazione dei Comuni per il Distretto, la Camera di Commercio e Confidustria Monza e Brianza.
La fotografia della situazione è tutt’altro che scura. Dal 2009 al 2011 il numero degli addetti delle aziende aderenti al Distretto è cresciuto del 6%, soprattutto nei settori trainanti che sono l’Elettronica – Microelettronica e lo sviluppo software. La crescita del fatturato complessivo nello stesso periodo è stata del 21%, con tutti i quattro settori (elettronica e microelettronica, energia, software development e TLC products & services) che hanno avuto un risultato positivo.
I numeri presentati durante l’evento sono il frutto di una ricerca condotta da Leanus, realtà specializzata nello studio economico delle imprese, che ha considerato 3 esercizi di 74 aziende negli anni 2009, 2010, 2011 (esclusa dall’analisi l’associata Edison in quanto “fuori quota”). Le conclusioni si basano quindi su 225 bilanci ufficiali, 225 note integrative, 225 verbali d’assemblea, 150 Visure INPS.
L’incontro dei giorni scorsi (28 novembre) è servito non solo a presentare i dati economici, materiali del Distretto (Tangible), ma anche quelli immateriali (Intangible) come l’opportunità offerta agli associati di “fare rete”, i servizi legati alle start up, fino al healthy environment, promuovendo i bisogni delle aziende presso le Istituzioni. Tutto ciò ha lo scopo di aumentare l’attrattività di questo territorio creando le condizioni Tangible&Intangible che servano ad attrarre nuovi insediamenti industriali e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Ottimista e concreto il presidente del Distretto Green High Tech di Monza e Brianza, Giacomo Piccini: “Sono soddisfatto del lavoro svolto fino a oggi. Una scommessa, quella del Distretto, che non è facile da portare avanti alla luce di una congiuntura economica mondiale in continuo peggioramento. Sono quindi convinto che solo facendo rete le aziende del nostro territorio potranno dare adeguata risposta alla crisi”.
Pubblicato da Michele Ciceri il 30 Novembre 2012