Differenze tra vipera e biscia
Differenze tra vipera e bisca: come distinguere un serpente velenoso da un serpente non velenoso. Immagini della vipera comune, delle varie specie italiane e delle bisce.
Le passeggiate tra boschi e zone di campagna lasciano ampio margine ai morsi di serpente ma, per fortuna, in Italia le specie velenose sono solo cinque. In questo articolo proverò a spiegarti come distinguere le vipere dalle bisce spiegandovi le differenze più evidenti tra questi due serpenti e soprattutto lasciandoti delle immagini rappresentative.
Nell’articolo dedicato al morso di vipera ti ho già spiegato come capire se hai ricevuto un morso da una vipera o da un serpente non velenoso. Ora ci soffermeremo sulle caratteristiche di questi animali.
Differenze tra vipera e biscia
La prima differenza più tangibile sta nell’occhio.
L’occhio delle bisce, così come di tutti i serpenti non velenosi (colubri) presenta una pupilla particolarmente tondeggiante. Al contrario, la vipera presenta una pupilla più alta e meno tondeggiante. Nelle immagini presenti in questa pagina proverò a segnalarti proprio queste differenze. Nella foto in basso, puoi notare l’occhio di una vipera con la pupilla che si estende in altezza, simile a quella di un gatto.
La vipera comune ha una pupilla esattamente come quella mostrata nella foto in basso. Altre vipere italiane possono avere la pupilla più estesa in orizzontale ma comunque molto diversa da quella di una bisca.
Anche il corpo cambia. La biscia comune presenta una coda piuttosto lunga mentre la coda della vipera è più tozza.
Se hai modo di osserva i denti, che i serpenti mostrano quando si sentono minacciati, noterai che l’arcata della biscia è aglifa, cioè priva di zanne velenifere mentre queste sono presenti e evidenti nella vipera. La vipera presenta due zanne anteriori (poste sulla mascella superiore) molto evidenti. Sono zanne velenifere che lasciano un segno molto profondo in caso di morso. Il morso di vipera si caratterizza proprio per due fori più evidenti e distanziati circa 0,5 cm – 1 cm. Mentre il morso di biscia non vede solchi particolarmente profondi e tutti i segni dell’arcata dentale hanno la medesima profondità.
In Italia abbiamo 5 specie di vipere velenose. Queste sono:
- Vipera aspis, la più diffusa e nota come vipera comune.
- Vipera berus, presente solo nelle regioni alpine e appenniniche.
- Vipera ammodytes, è la più velenosa, presente nelle regioni alpine e prealpine. Nota anche come vipera dal corno.
- Vipera ursini, presente solo nell’Appennino abruzzese e umbro-marchigiano.
- Vipera walser, presente nelle Alpi Occidentali e in particolare nella provincia di Biella
In Italia oltre alle vipere sono presenti altri serpenti velenosi anche se solitamente non pericolosi per l’uomo: tra questi vi segnaliamo il colubro lacertino Malpolon monspessulanus, presente in aree limitate come la Liguria e Lampedusa e il serpente gatto europeo Telescopus fallax, presente nel nord-est del nostro paese.
Il colore non può essere un fattore discriminante, in quanto il colore della vipera varia non solo tra le diverse specie ma anche nella forma giovanile rispetto all’adulto e nella femmina rispetto al maschio. Nella prima foto in alto è mostrato un esemplare femmina di vipera comune.
Nella foto in alto, una vipera dal corno, anche nota come Vipera ammodytes, è presente nel Friuli Venezia Giulia, nel Trentino Alto Adige e in altre zone alpine e prealpine d’Italia. Oltre al caratteristico corno, come tutte le altre vipere italiane, anche questa presenta una pupilla non tondeggiante ma schiacciata sui lati e che si estende maggiormente in senso verticale. Abbiamo scelto questa immagine della vipera dal corno perché la pupilla sembra essere molto estesa… nonostante la massima estensione, si nota la differenza con l’occhio della biscia visibile nella foto in basso.
Nella foto in alto è mostrata una biscia dal collare (Natrix natrix), si nota il capo meno tozzo ma soprattutto la forma della pupilla perfettamente tondeggiante.
Come distinguere una biscia da una vipera?
Attenzione! Come premesso, il corpo e i colori non possono essere discriminanti perché variano tra le tante specie e tra le varie forme dello stesso esemplare.
La biscia che più spesso è confusa con la vipera è la Natrix maura, anche nota come biscia vipera o biscia viperina o natrice viperina. Questi nomi sono legati proprio alla somiglianza di questa specie di biscia con la vipera. In Italia, la biscia viperina è diffusa solo in alcune Regioni del Settentrione. Per confutare qualsiasi dubbio, anche in questo caso ti segnalerò un’immagine, quella in basso. Noterai che il corpo, pur essendo più simile a quello di una vipera (quindi più tozzo rispetto a quello delle altre bisce) non lascia dubbi se si esamina bene il capo e l’occhio dove è sempre presente una pupilla circolare.
E’ vero, cogliere questo dettaglio non è facile, soprattutto quando si è in preda all’agitazione del momento. In alternativa dovresti osservare i denti e il suo morso, ma meglio non averne occasioni!
Per goderti le passeggiate nei boschi e scongiurare il rischio di un morso di biscia o di vipera, ti basta seguire alcune regole dettate dal buon senso:
- Non poggiare le mani su rami e muri dove non hai visibilità di ciò che puoi trovare.
- Evita di sdraiarti in zone dove la vegetazione è fitta.
- Se appendi una giacca a un ramo o la poggi a terra, prima di infilarla, scuotila bene e controllala con attenzione.
- Cammina con un bastone che dovrai battere contro sassi e vegetazione, le vipere non hanno un buon udito ma sono sensibili alle vibrazioni, in questo modo si allontaneranno prima di sentirsi minacciate e dover passare all’attacco.
- Se non sei sicuro e ancora non sai distinguere bisce da vipere, evita di avvicinarti per osservarla o per fare delle foto! Meglio dare più spazio alla prudenza.
Pubblicato da Anna De Simone il 13 Agosto 2018