Differenza tra astice e aragosta: come si distinguono e perché le aragoste sono considerate più pregiate. Ecco cosa dovresti sapere sulle differenze tra questi due crostacei.
Scorrendo questa pagina troverai due immagini, in una è rappresentata un’aragosta e nell’altra un astice. Sapresti dirmi qual è l’aragosta e quale l’astice? A fine testo ti porrò la stessa domanda e sono sicura che riuscirai a rispondere.
Qualcuno crede erroneamente che gli astici siano “i maschi” delle aragoste. Ma non è affatto così! Si tratta di due animali completamente diversi. Astici e aragoste non sono neanche “imparentati” o meglio, non lo sono tra loro più di quanto possano esserlo con un granchio! Sono crostacei ma molto diversi tra loro.
Differenza tra astice e aragosta
Partiamo da una nozione teorica. Gli astici sono un genere di crostacei decapodi della famiglia dei nefropidi. Le aragoste sono analogamente crostacei decapodi ma appartengono alla famiglia Palinuridae.
Ecco abbiamo chiarito che aragosta e astice sono due animali differenti ma per chi non si intende di biologia animale, queste parole significano poco!
Come distinguere un astice da un’aragosta?
Osservando ciò che hai davanti. L’astice ha le chele mentre l’aragosta ne è sprovvisto. Se in un ristorante noti una grossa vasca in cui sono detenuti dei crostacei con le chele fasciate, sappi che si tratterà di astici.
L’aragosta non ha chele! L’astice è provvista di chele.
Osservando le immagini della pagina, con questa informazione riuscirai a distinguere un astice da un’aragosta con estrema facilità. L’astice è il crostaceo mostrato nella foto in basso mentre l’aragosta (in particolare si tratta di un’aragosta del Mediterraneo) è mostrata nella foto in alto.
L’aragosta vive nell’Oceano Atlantico così come nel Mar Mediterraneo. In commercio esistono aragoste di diverse pezzature. In natura un’aragosta può arrivare a cambiare il carapace anche cento volte: se non predata o pescata, vive fino a 80 anni!
L’aragosta più grossa pescata fino a oggi è l’aragosta gigante delle bermuda: pesava all’incirca 8 kg.
L’elevata richiesta di aragoste nel mercato ittico ha reso questo animale a rischio tanto che è stata inserita nell’Appendice III delle specie protette, lista stilata dalla Convenzione di Berna.
Astice e aragosta: quanto costano
La differenza tra i due crostacei non è solo morfologica ma anche di prezzo. Il motivo che rende l’aragosta più pregiata non è strettamente legato alle sue carni quanto alla sua scarsità. Gli astici sono molto più abbondanti e sul nostro mercato ne arrivano anche dalle Americhe.
L’astice americano ha un costo che non supera mai i 18 euro al kg. Si tratta della specie Homarus Homarus americanus. L’astice blu o astice europeo presenta carni più pregiate, è più raro da trovare sul mercato e ha un costo che oscilla tra i 40 e 90 euro al kg.
L’aragosta Mediterranea (Palinurus elephas) raggiunge facilmente i 90 euro al kg ma anche in questo caso non mancano opzioni di importanzione. L’aragosta tropicale si può trovare nei banchi dei surgelati al costo di 20 euro al kg.
Astice europeo e astice americano
L’astice europeo è molto simile a quello americano. Si distingue per un colore bluastro, con chiazze gialle sul dorso e ventre chiaro. Può raggiungere una lunghezza di 60 cm anche se quelle che si trovano in commercio in genere non superano i 30 – 40 cm.
L’astice americano raggiunge dimensioni più generose. Può vivere fino a 140 anni e pesare più di 9 kg. Il record è fissato a 12 kg per un esemplare dalla lunghezza di circa un metro. Si differenzia dall’astice europeo non tanto per le dimensioni (che dipendono dallo status di accrescimento di ogni esemplare) ma dal colore della sua corazza che è più vivace.
Dell’astice americano sono diffuse anche le uova, si servono crude nei sushi bar o, talvolta, anche cotte. Sono di colore viola ma cotte assumono una colorazione rossa. Si possono usare al pari del caviale (uova di storione).
Astici e aragoste non provano dolore: falso
Tra le credenze popolari vi è anche questa: l’aragosta non prova dolore. In realtà, questa credenza è nata per “alleggerire” gli animi di chi esegue una “cottura a vivo” dell’animale, immergendo l’aragosta viva in acqua bollente.
Tale credenza è stata ampiamente smentita da diversi studi.
Se fai confusione tra questi due crostacei, probabilmente fari confusione anche tra molluschi come totani, seppie e calamari. Potresti trovare interessante la lettura: differenza tra totano e calamaro.