Difetti di pronuncia, da correggere o da accettare, facendo pace con sé stessi e con le proprie imperfezioni, dato che ciascuno ha le proprie. Ce ne sono di vario tipo e legati a diverse cause, alcune “innate”, altre dovute a brutte abitudini non corrette nel momento opportuno. Senza voler creare complessi a nessuno, anzi, un pieno spirito acritico, vediamo quali sono i principali difetti di pronuncia.
Si parla spesso in verità di dislalie, parola che sta ad indicare quei disturbi di articolazione dei fonemi causati da alterazioni funzionali oppure organiche che coinvolgono labbra, lingua oppure denti. Si parla di dislalia quando c’è una lettera che non viene ben pronunciata, come capita con la “r moscia” o con il sigmatismo, meglio conosciuto come “lisca”, ma le dislalie possono anche riguardare più lettere.
Difetti di pronuncia: quali sono
Le dislalie organiche sono causate da delle malformazioni oppure da delle lesioni del sistema articolatorio, quelle funzionali invece, hanno origine in una impostazione scorretta di una o più settori dell’apparato fonatorio che ha portato a un cattivo utilizzo di esso. Ci sono anche dislalie audiogene, dovute a vere e proprie malattie che impediscono una buona percezione dei suoni che, di conseguenza, non pronuncia poi i vari fonemi correttamente.
I difetti di pronuncia possono essere classificati anche in base alla zona in cui avviene l’errata impostazione, allora abbiamo quelli labiali, che interessano le lettere p,b,m, i dentali, che “sporcano” i fonemi labio-dentali, linguo-dentali, linguo-alveolari, i linguali, che inficiano quasi tutti i fonemi, e i palatali, focalizzati sui suoi della c e della g.
Se classifichiamo i difetti di pronuncia guardando ai suoni che vengono distorti, troviamo il sigmatismo (“s, z, sc”), il rotacismo (“r”), il labdacismo (“l”), il deltacismo (“d”), e il kappacismo (suoni gutturali).
Difetti di pronuncia negli adulti
Non solo i bambini possono avere dei difetti di pronuncia che possono trascinarsi anche in età adulta o essere in essa sviluppati ad esempio per una paresi della lingua oppure della faccia. Ci sono adulti con dislalie come il sigmatismo, il rotacismo, perché durante l’infanzia non si è intervenuti a correggerle, può anche capitare che alterazioni anatomiche non curate a tempo debito portino a dei difetti di pronuncia.
Un altro caso è quello della perdita di denti per… motivi di età. Anche in queste circostanze spuntano dei difetti di pronuncia. Di volta in volta è necessario valutare il trattamento logopedico più opportuno, con un esperto, di solito è comunque diviso in due momenti, il primo di “ginnastica” degli organi interessati, l’altro di impostazione fonetica. Se invece si ha la voce bassa, va previsto un altro trattamento e ci sono anche esercizi e rimedi naturali per la voce bassa, ad hoc
Difetti di pronuncia: bambini
Spesso, inutile negarlo, i difetti di pronuncia si maturano durante l’infanzia, senza per forza che accada qualcosa di grave. Basta ad esempio un eccessivamente prolungato uso del ciuccio o del biberon, il vizio di succhiarsi il pollice e altre simili abitudini perché si sviluppi il sigmatismo e lo zetacismo che interessano rispettivamente la “s” e la “z”. Esistono casi più rari in cui le dislalie sono dovute a problemi all’articolazione dei fonemi apicali dovuta ad un cattivo movimento di masticazione mai corretto e che va a inficiare la pronuncia delle lettere “l, n, r, ci”.
Difetti di pronuncia: esercizi
A volte di più, altre di meno, gli esercizi possono funzionare ed è comunque sempre bene provare a rivolgersi ad uni specialista per capire se con un po’ di allenamento la pronuncia può migliorare. Quando li si propone ai bambini, meglio non programmare delle sessioni troppo lunghe e nemmeno troppo continuative, per evitare che si annoino.
Altro aspetto a cui prestare attenzione è quello del livello degli esercizi che, se troppo elaborati, possono far sentire frustrato il piccolo. Meglio sempre eseguirne pochi, regolarmente e in modo giocoso, davanti allo specchio.
Difetti di pronuncia: giochi
Il gioco è proprio la chiave per questo genere di training che altrimenti rischia di essere visto come una vera tortura. Un esempio di terapia “ludica” è quella che si basa su indovinelli anche inventati ad hoc di sana pianta a seconda delle parole che si vogliono affrontare, andando ad aumentare il livello ma sempre preservando la leggerezza del gioco.
Difetti di pronuncia: libro
Più serio, non certo per bambini, ma per coloro che vogliono approfondire il tema a livello più tecnico, è il libro “Correggere i difetti di pronuncia” che si focalizza sul programma A.P.I. (Ascolta-Prova-Impara) per l’allenamento percettivo-articolatorio. E’ disponibile anche su Amazon e illustra un possibile percorso graduato per correggere difetti di pronuncia nei bambini, con esercizi originali e divertenti che non è sempre facile inventare da soli con la certezza che siano efficaci. . Farne a caso, può dare adito a problemi, non gravi, ma il rischio che un bimbo si annoi è alto quando si ha a che fare con questi tipi di argomenti e giochi. Meglio avere a portata di mano una ricca fonte di idee
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