Dieta della nicchia ecologica

Una dieta non corrisponde a un regime alimentare basato sulla restrizione. Si può dimagrire mangiando e lo si può fare ancora meglio, se si rispetta la propria nicchia ecologica di appartenenza così da vivere in piena armonia con l’ambiente.

La modalità di vivere che caratterizza ogni specie prende il nome di “nicchia ecologica”. Per ogni animale o per l’uomo è fondamentale vivere nel rispetto della propria nicchia ecologica; i problemi nutrizionali nascono dall’allontanamento dell’uomo dalla sua specifica nicchia ecologica: il nostro corpo è un sistema ecologico basato su particolari equilibri. Spesso le diete vengono vissute come situazione punitiva. Tuttavia il termine dieta deriva dal greco “dìaita“, che significa regime, tenore di vita, ed è quindi sinonimo di alimentazione corretta, sana ed equilibrata.

Non sempre è necessario mangiare meno, ma semplicemente meglio ed essere in armonia con l’ambiente che ci circonda. Il pensiero che deve guidarvi, se volete intraprendere una dieta, è mangiare meglio ed eliminare le cattive abitudini, abbandonando le dipendenze alimentari di cui molti soffrono senza nemmeno saperlo.
Da queste premesse vi consigliamo la dieta della nicchia ecologica (DNE) ideata dal dottor Lorenzo Bracco.

La dieta della nicchia ecologica è caratterizzata da una serie di abitudini alimentari che aiutano il corpo a ritrovare il giusto ritmo delle sue funzioni vitali riconquistando il peso forma senza troppi sacrifici e preservando l’equilibrio psicofisico. Inoltre la dieta ecologica rispecchia principi di grande equilibrio, non sottopone l’utente a stress dovuto da porzioni sempre uguali perché è variegata e fantasiosa.

I punti chiave di questa dieta si basano sulle naturali necessità dell’uomo nella sua nicchia ecologica e sono:
movimento fisico con almeno 40 minuti al giorno, che servono ad assecondare il bioritmo, magari all’aria aperta, con la luce naturale.
I cibi vanno scelti in base a criteri naturali: niente additivi, zuccheri aggiunti, meglio se da agricoltura biologica.
Il pasto va cominciato con le verdure crude e qualche proteina.
Le verdure: vanno consumate crude e in abbondanza, ma anche cotte con porzioni meno abbondanti rispetto alle crude.
Proteine: vanno assunte quotidianamente e sempre associate ad attività fisica. Le proteine si trovano in alimenti quali uova, carne magra, pesce e formaggio, da alternare.
Grassi polinsaturi: vanno introdotti ogni giorno, perché ricchi di omega 6 e omega 3. Bastano 5-6 mandorle, 2-3 noci dalle proprietà benefiche oppure, in alternativa un cucchiaio di semi di lino.
Acqua: importantissima, bisogna berne almeno 1,5 o 2 litri al giorno e se non si hanno patologie come ipertensione o disturbi al fegato, si può bere un bicchiere di vino rosso durante il pasto.
Sale: preferire quello iodato e in modiche quantità. Sostituirlo magari con le spezie che possono aiutarvi ad aumentare il metabolismo. Le spezie più diffuse sono: alloro, basilico, rosmarino, salvia, timo, finocchietto, che purificano l’organismo e aromatizzano i cibi, rendendolo gustosi e tonificanti per l’organismo.
Mangiare il più possibile frutta, meno legumi e cereali integrali che comunque contengono amidi e zuccheri, anche se in quantità minore rispetto ai cereali raffinati, come pane, pasta e riso bianco. Bisogna stare attenti all’indice glicemico degli alimenti, ovvero lo zucchero presente negli alimenti che si riversa nel nostro sangue che fa ingrassare e sazia solo per breve tempo.

Ecco uno schema di alimenti con il loro indice glicemico. È preferibile alimentarsi con cibi a basso indice glicemico, soprattutto se si vuole dimagrire in assoluto benessere e in maniera ecologica:
Indice glicemico 0: carne, pesce, uova, formaggi stagionati, oli e grassi (ricchi di lipidi, quindi non consigliati per una dieta ipocalorica).
Indice glicemico fino a 35: latte e latticino freschi, legumi (fagioli, lenticchie e ceci), fagiolini, frutta fresca, cioccolato nero, riso selvatico.
Indice glicemico fino a 50: pane integrale, pasta integrale al dente, riso integrale al dente, piselli, kiwi, uva, pane di segale,cereali integrali senza zuccheri aggiunti.
Indice glicemico fino e oltre 70, assolutamente da evitare: pane bianco, al latte, pasta scotta, riso bianco, corn flakes, patate al forno e fritte, datteri, zucchero, dolci, cioccolato al latte, gelati, bibite e birra.
Per la dieta fare due pasti principali e due spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio, massimo 3-4 cucchiai di olio d’oliva per condimento, evitare pasta e pane insieme.
Seguire una dieta di questo tipo significa scegliere cibi naturali rifiutando l’alimentazione artificiale che è andata evolvendosi nell’era moderna, dove prevalgono zuccheri complessi, farine raffinate, sale, cibi fritti. Significa essere più sani e fare un regalo al proprio corpo.

Nicchia Ecologia e armonia ambientale: è chiaro che se ci nutriamo di carni e derivati animali di produzione industriale, ci stiamo discostando dalla nostra naturale nicchia ecologica; è anche vero che non possiamo nutrirci di caccia e pesca ma fortunatamente il mercato del biologico ci offre un giusto compromesso. Un alimento, più sarà trattato e “raffinato” e più si discosterà dalla nostra nicchia ecologica.

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Pubblicato da Anna De Simone il 26 Marzo 2012