Diego Masi e il corporate giving: recensione al libro
Meno un comportamento è sostenibile e più genera costi per la società nel lungo periodo. E costi significa tasse, per le persone e per imprese, che fin che si riesce a pagarle va bene ma quando son troppe si soffoca.
Oggi secondo Diego Masi, autore del libro Da predatori a imprenditori, le aziende giocano con la sostenibilità rischiando di scottarsi. Il pianeta è già in buona parte compromesso e arrivati a questo punto delle due l’una: o si aspetta che i governi impongano tasse più severe per rimediare agli errori una volta fatti o si cerca di anticipare i problemi.
Come? Con comportamenti di corporate giving originali e seri. Perché secondo l’autore è nell’interesse dell’azienda costruire un sensato percorso di donazioni non solo perché questo aiuta a limitare i rischi, ma anche per evitare di essere prima o poi piegata da una tassazione insostenibile.
Che cos’è il corporate giving? Uno strumento, anzi uno strumento di marketing sociale che consente all’impresa di sostenere comportamenti socialmente attivi e di contribuire, da una parte, al benessere sociale e nel contempo dall’altra di perseguire finalità imprenditoriali. Lavorare per gli azionisti ma pensando ai figli degli azionisti.
Il corporate giving funziona? Provare per credere, ma dalle ricerche emerge con chiarezza l’incremento negli ultimi anni del numero di imprese impegnate in una causa sociale, e i manager sono concordi nell’affermare che le aziende devono darsi il compito di supportare una causa sociale.
Eppure, dice Diego Masi, ancora poche imprese si impegnano nel costruire belle storie e quando accade danno l’impressione di farlo senza un vero piano. Anche se il corporate giving gli strumenti li ha e si chiamano corporate philanthropy, sponsorizzazioni sociali, cause related marketing, licensing, joint fund raising, concorsi a premio e raccolte punti, volunteer program, ayroll giving e no gadget promotion.
‘Da predatori a imprenditori – corporate giving e social innovation’ racconta alle aziende che far del bene fa bene anche alle aziende stesse. E che il percorso di sostenibilità e solidarietà non va intrapreso soltanto per buon cuore, ma perché è necessario all’impresa. Il libro è in vendita su Amazon a prezzo scontato e se volete potete ordinarlo da qui: Da predatori a imprenditori. Come le imprese dovranno rispondere alla sfida della sostenibilità per non farsi «rovinare» dalle tasse
Diego Masi, impenditore e politico (Forza Italia), nel 2008 contribuisce alla creazione di PromoDigital, compagnia specializzata in sviluppo di campagne di buzz marketing sui media sociali.
Pubblicato da Michele Ciceri il 17 Marzo 2014