Diamante mandarino: tutte le info
Diamante mandarino: prezzo, riproduzione e alimentazione. Come allevare gli uccelli diamantini con particolare attenzione alla specie Taeniopygia gattata (diamante mandarino).
Quando si parla di uccellini da allevare, l’immaginario collettivo si focalizza su pappagalli e canarini, eppure ci sono tanti altri uccelli esotici che possono darci grandi soddisfazioni. Tra questi, i diamantini possono essere un’ottima opzione.
Il suo nome scientifico è Taeniopygia guttata. Spesso è chiamato erroneamente bengalino. E’ un uccello passeriforme e le sue dimensioni sono caratteristiche: misura dagli 8 ai 12 cm di lunghezza con un peso che si aggira dai 12-25 grammi. Questo è il peso del diamante mandarino selvatico, tuttavia, in cattività, il peso del diamante mandarino può raggiungere fino a 40 grammi! Un bel divario legato alla “vita sedentaria di gabbia” e alla nutrizione più costante.
Quanto costa un diamante mandarino? Prezzo
Il diamante mandarino è annoverato tra gli uccelli esotici dell’Australia. E’ allevato in Italia da molti decenni. Il prezzo? E’ impossibile dare un prezzo standard. Il classico diamante mandarino è piuttosto accessibile: il costo varia da 10 a 15 euro. Tuttavia vi sono delle eccezioni. Dato la popolarità dei diamantini mandarini sono state ottenute delle mutazioni dalla livrea particolare. Sono le mutazioni a costare di più ma sono sempre le mutazioni a essere più difficili nella riproduzione. Se vuoi puntare alla riproduzione del diamante mandarino, metti da parte le mutazioni e punta all’esemplare classico. Il suo allevamento è facile ma non devi mai sottovalutare il benessere dell’animale.
Cosa serve per l’accoppiamento?
- Una gabbia spaziosa posta in un locale riparato o una voliera
- Un nido in vimini a forma di pera
- Lettiera
Diamante mandarino: riproduzione
Come premesso, la riproduzione è molto semplice, è anche per questo che il diamante mandarino si trova a prezzi accessibili. Si può riprodurre durante tutto l’anno a patto di allevarlo in locali riparati.
Se invece vuoi allevarlo in una voliera all’aperto, sappi che depone le sue uova dalla primavera all’autunno. In inverno, sul nostro territorio, la voliera va riparata dal freddo, bisognerà installare protezioni termoisolanti. E’ vero che il diamantino mandarino è un uccello resistente alle malattie, tuttavia non tollera bene il freddo e ancor ameno vento e sbalzi di temperatura.
Puoi aiutare la riproduzione allestendo un classico nido in vimini, il preferito da questi uccellini. Dove comprarlo? In qualsiasi negozio specializzato in zootecnica o su Amazon. Il nido da scegliere è quello a forma di pera. Per intenderci, a “questa pagina Amazon” trovi un nido per uccelli esotici al prezzo di 6,7 euro (spedizione gratuita). Se in casa hai già delle cassette di legno, puoi usare quelle, sono meno “tipiche” ma comunque adattabili.
La “lettiera” da inserire per l’allestimento del nido è la più disparata: puoi aggiungere filacci di lana, muschio secco, rametti esili, pagliuzze secche e… poco cotone.
La femmina depone da 4 a 6 uova.
Quanto dura la cova?
La cova degli uccelli diamantini mandarini dura 12-13 giorni. Le cure parentali vanno avanti fino al primo mese di vita degli uccellini appena schiusi, infatti, i piccoli diamantini mandarini divengono quasi completamente indipendenti intorno alla quarta settimana.
Alimentazione degli uccelli diamantini
Per l’alimentazione hai poco da scegliere: in commercio esistono diverse miscele a base di granaglie. Affidati a queste cercando di variare marche. In genere questi mix sono costituiti da scagliola, miglio, panico, semi di lino, semi di canapa… Variando le marche del prodotto, vari le proporzioni degli apporti nutrizionali così da abbassare il rischio di una malattia legata alla malnutrizione.
Durante la cova, puoi preparare per gli uccellini diamantini un pastoncino a base di uovo, proprio come quello che si prepara ai canarini.
Nella foto appena in alto, un esemplare maschio di diamante mandarino. Nella foto in basso, un esemplare femmina.
Canto
Il canto può essere molto chiassoso. Il canto può somigliare a una sorta di meep – oi a-ha! ripetuto, come se fosse un segnale acustico. Il canto varia la sua complessità soprattutto negli esemplari maschi: ogni maschio ha un canto diverso sebbene le stesse linee di sangue mostrano forti somiglianze nel canto.
In natura, i giovani apprendono il loro canto da una figura di riferimento maschile. Nel giro di 30 secondi, il maschio ripete 40 volta gli stessi motivi. Questi uccelli formano così delle melodie e ognuno suona la sua personale “canzone”.
Il canto dei diamantini varia durante le fasi dello sviluppo. All’età di tre mesi, il canto del diamante mandarino inizia a stabilizzarsi e a non cambiare più per il resto della sua vita.
Alle femmine manca una vera abilità canora, infatti quando si parla di maschio di diamante mandarino si fa riferimento al canto. Quando si parla della femmina, si fa riferimento a un verso.
Pubblicato da Anna De Simone il 12 Marzo 2019