Diagnosi energetica obbligatoria per le imprese

Diagnosi energetica edifici

La Diagnosi Energetica Obbligatoria è una valutazione approfondita del profilo di consumo energetico di un edificio, di un impianto produttivo o di un’attività, ed evidenzia le opportunità di risparmio energetico individuando sprechi e occasioni di miglioramento.

La Diagnosi Energetica è definita obbligatoria in quanto è previsto uno specifico obbligo di legge alla sua esecuzione per le grandi imprese e le imprese energivore.

Diagnosi Energetica: obiettivi

Le finalità della diagnosi energetica sono molteplici ma l’obiettivo principale è quello di individuare i possibili interventi di efficienza energetica per migliorare le condizioni di comfort e sicurezza, riducendo allo stesso tempo le spese di gestione.



Diagnosi Energetica Obbligatoria: come viene realizzata

Il primo passo è quello di raccogliere e analizzare con appositi software tutti i dati derivanti dall’utilizzo energetico degli utilizzatori. Una delle fonti per reperire questi dati possono essere le fatture e le bollette.

L’accuratezza nella raccolta dei dati è un passo importante per arrivare alla stesura del bilancio energetico e per determinare un piano di azione.

Diagnosi Energetica: chi la può eseguire

La diagnosi energetica di un edificio o di un impianto industriale può e deve essere effettuata esclusivamente da specialisti che hanno nozioni di impiantistica, trasferimento di calore e che conoscono le tecniche per valutare in modo appropriato l’efficienza energetica.

Gli esperti autorevoli in gestione dell’energia sono certificati secondo la norma UNI CEI 11339.

Diagnosi energetica obbligatoria: cosa prevede la legge

Il D.Lgs n.102 operativo da luglio 2014 promuove l’efficienza energetica nelle grandi imprese, nella PA e nelle PMI attraverso misure innovative, tra cui l’obbligo per le grandi imprese e quelle a forte consumo di energia di effettuare obbligatoriamente una diagnosi energetica entro il 5 dicembre 2015 per poi ripeterla ogni 4 anni.

La legge prevede una sanzione variabile tra i 4.000 Euro e i 40.000 Euro per le imprese che non effettuano la diagnosi, con l’obbligo di farla comunque entro i sei mesi successivi.

Per le aziende che effettueranno la diagnosi energetica in modo non conforme ai requisiti è invece prevista una sanzione tra i 2.000 Euro e i 20.000 Euro.

Diagnosi energetica imprese

Diagnosi energetica obbligatoria per le imprese: le sanzioni previste dalla legge

Diagnosi energetica: i software necessari per realizzarla

La diagnosi energetica non può prescindere dall’utilizzo di appositi software professionali: uno dei più utilizzati nel mercato è ETA, un software basato sulla tecnologia cloud, nato dalla partnership tra Acotel e Bartucci.

ETA supporta l’utente nella realizzazione di una accurata diagnosi energetica (audit energetico) che può essere eseguito su un edificio (terziario) o su uno stabilimento produttivo (industriale).

L’interfaccia di ETA è semplice e intuitiva: oltre ai dati anagrafici (indicazione dell’azienda e del sito di riferimento) occorre inserire, nelle apposite sezioni, le caratteristiche degli impianti presenti presso il sito, i dati di produzione e di consumo e i vettori energetici. Il software genera quindi, in automatico, il modello energetico del sito fornendo i valori degli indicatori di performance energetica generali e specifici.

Sempre in automatico, ETA provvede a generare una lista di progetti di miglioramento dell’efficienza applicabili con una loro valutazione economico/finanziaria (TIR, VAN). Una volta concluso il processo di diagnosi, tutte le informazioni vengono rese disponibili in un file Microsoft Word editabile che può infine essere completato e personalizzato dall’utente.

Il report di diagnosi elaborato da ETA risponde ai requisiti del Dlgs 102 e a quelli della norma UNI CEI EN ISO 50001.

Per maggiori informazioni su ETA potete visitare il sito ufficiale di Acotel.

Diagnosi energetica obbligatoria: tipologia di interventi

Alcuni degli interventi che potranno eventualmente essere eseguiti dopo aver realizzato l’audit possono essere:

  • modifica del contratto di fornitura dell’energia (fornitore o parametri)
  • efficientamento energetico della gestione degli impianti, compresa la modulazione dei carichi
  • interventi mirati per risolvere problemi di dispersione energetica
  • modifiche e ottimizzazioni di diverso tipo sugli impianti esistenti
  • dismissione degli impianti esistenti al fine di acquistare nuovi impianti che garantiscono performance migliori
  • revisione del piano di interventi per una manutenzione periodica.

Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 10 Dicembre 2015