Diabete nel gatto: sintomi e cure
Diabete nel gatto, non è definitivo il diabete nel cane, ma quando compare può essere curato nel giro di pochi mesi, oppure di anni. La forma più diffusa è quella del diabete mellito, si tratta di una malattia endrocrina cronica che di solito colpisce i mici tra i 9 e gli 11 anni ma esistono, e non sono neanche molto rari, i casi di Diabete nel gatto giovane, con meno di 12 mesi di vita. Ci sono delle categorie di gatti che sono più spesso affetti da diabete, ad esempio quelli castrati, ma non ci sono razze che sono più propense ad ammalarsi rispetto ad altre.
Diabete nel gatto: cosa è
Il diabete nel gatto può essere di due tipi. Il primo rende l’animale incapace di produrre insulina a sufficienza, per cui diventano necessarie le iniezioni dell’ormone che gli permette di metabolizzare gli zuccheri. Oltre il 50% dei casi di diabete sono di questo tipo, ma esistono anche gatti che si ammalano del secondo.
In questo caso l’animale è sì in grado di produrre abbastanza insulina, è l’organismo che non è più in grado di utilizzarla per metabolizzare gli zuccheri. Il 30% dei casi di diabete nel gatto è di questo tipo.
Diabete nel gatto: sintomi
I segnali che devono indurci ad approfondire i controlli per appurare che il nostro micio non abbia il diabete, sono diversi. I classici sintomi sono l’aumento della sete, la perdita di peso, l’aumento della minzione e la letargia. Anche un mantello poco lucido, senza altri motivi, può farci sospettare un diabete nel gatto, lo stesso vale per la debolezza alle zampe posteriori.
Per ottenere una diagnosi chiara, è necessario rivolgersi al veterinario che effettua le analisi del sangue e delle urine, in modo che possano essere escluse altre patologie con sintomi simili, oppure la presenza di una pancreatite.
Diabete gatto: cure
Per capire quali cure possono essere effettuate nel caso di diabete nel gatto, è necessario capire di che tipo di diabete stiamo parlando. Se il nostro micio ha quello di tipo 1, dobbiamo rivolgerci al veterinario che ci spiegherà come procedere con iniezioni e altri eventuali farmaci a supporto. Non è possibile prevenire questa forma di malattia, mentre quello di tipo 2 sì, si può prevenire.
Padroni di gatti, quindi, segniamoci come fare. Iniziamo con il non far diventare mai obeso il nostro amico, tenendo sotto controllo il peso, e poi imponiamogli con dolcezza una dieta proteica, assicurandoci che faccia attività fisica, anche se pigro o anziano. Utile sapere anche che la sterilizzazione, nelle gatte, evita che gli estrogeni influiscano sulla produzione di insulina ed aggravino il diabete.
Diabete gatto: rimedi
Come accennato, di fronte al diabete nel gatto è necessario intraprendere una vera trasformazione nello stile di vita che prevede diverse misure. I farmaci vanno decisi dal veterinario, mentre noi come padroni e amici del micio, possiamo impegnarci per il mantenimento del peso ideale, in modo da non fargli mai sfiorare il rischio obesità. Essa favorisce l’insorgere non solo del diabete, ma anche di molte altre malattie.
La pancreatite cronica può portare la diabete, per cui appuriamo con il veterinario che il nostro gatto non ne soffra, altra causa sono i farmaci, quali i glucocorticoidi ed i progestinici. Se alimentazione e stile di vita sono corretti e il micio si ammala, se non produce più insulina a sufficienza, si ricorre alle iniezioni, se ne produce ma non riesce ad utilizzarla, servono farmaci ipoglicemizzanti da assumersi per via orale, previa ricetta del veterinario.
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Pubblicato da Marta Abbà il 8 Marzo 2017