Densitometria ossea, un esame molto utile e che non porta per forza brutte notizia, anzi, spesso è utile per prevenirle, per avvisarci di essere prudenti e di prendere delle precauzioni per non “spezzarci” o “sbriciolarci”.
Questo tipo di analisi è consigliata a chi soffre o sospetta di soffrire di osteoporosi perché permette di comprendere l’eventuale livello di gravità della patologia e di dare una dimensione al rischio futuro di avere fratture da postura, ad esempio. La densitometria ossea ci aiuta, assieme ad un medico competente, ovvio, a valutare che a che terapie sottoporci e a misurarne l’efficacia.
Densitometria ossea
Lo si chiama esame, nel linguaggio comune, ma è una tecnica diagnostica, ideata per valutare la densità minerale delle ossa. Ecco perché questo “buffo” nome. Impiegata ogni volta che si ha l’obiettivo di diagnosticare l’osteoporosi oppure di monitorarla se si è già consapevoli di soffrirne.
Questa patologia infatti porta ad una riduzione del contenuto minerale delle ossa e ad un continuo e progressivo deterioramento della loro microstruttura. Va da sé che le persone che soffrono di osteoporosi sono molto più a rischio di fratture rispetto ad altre, anche se subiscono piccoli traumi che potrebbero essere considerati “insignificanti” per chi ha ossa robuste.
Oggi la densitometria ossea è considerata il top per diagnosticare l’osteoporosi e uno strumento quasi essenziale per “prevedere” il rischio di frattura.
Densitometria ossea: costo
Se il rischio osteoporosi o la certezza di soffrirne non è una bella notizia, lo è il fatto che un esame utile come questo ha un costo modesto. Questo non ci sa scuse per non curarci! Oltre a costare qualche decina di euro, 20 o poco più, dura anche poco, per cui non c’è “spreco” né di soldi né di denaro. Non è nemmeno un esame invasivo o doloroso, non richiede particolari preparazioni dietetiche o farmacologiche e una volta finita la procedura, possiamo proseguire nel nostro tran tran quotidiano.
Unico accorgimento in vista di una densitometria ossea è quello di non sottoporsi ad essa se abbiamo da poco effettuato un esame scintigrafico o radiologico con mezzo di contrasto baritato. “cose da medici” ma i risultati potrebbero essere falsati.
Densitometria ossea: DEXA
La dose di raggi X utilizzata per arrivare a stabilire quanti grammi di calcio e altri minerali sono presenti nella parte di osso che stiamo esaminando è davvero minima per cui non dobbiamo avere alcuna preoccupazione in tal merito se ci troviamo a dover fare più volte la densitometria ossea.
Tra le varie tipologie di strumenti usati, la DEXA è attualmente il più utilizzato e non è un caso: rispetto alle precedenti tecniche radioisotopiche impiega basse dosi di radiazioni e dura poco ma allo stesso tempo fornisce un’immagine migliore in termini di risoluzione e precisione.
Il risultato mette a confronto il livello rilevato con quello medio di soggetti adulti sani dello stesso sesso e di età pari a 25-30 anni. Si parla di T-score che se è minor di 1 è normale, se tra 1 e 2,5 è indice di osteopenia, mentre se è maggiore di 2,5 di osteoporosi anche grave.
Densitometria ossea in farmacia
Quando ci si trova ad indagare in merito all’osteoporosi e al calcio nelle ossa, il medico può prescrivere una serie di esami come l’esame emocromocitometrico, gli elettroliti plasmatici, l’elettroforesi, l’escrezione urinaria giornaliera di calcio e fosforo, il paratormone e, più recentemente, anche alcuni marcatori biochimici del ricambio osseo, e metodiche strumentali come densitometria ossea accoppiata a doppio Rx (DXA), mineralometria ad ultrasuoni (QUS), la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) e la RMN (Risonanza Magnetica Nucleare)quantitativa.
Tra questi, la mineralometria ad ultrasuoni fornisce informazioni sulla densità dell’osso ma anche sulla sua architettura e sulla sua elasticità. Può essere effettuato anche in farmacia, dura pochi minuti ed ha un costo di circa 15 euro.
Densitometria ossea lombare
Una delle zone in cui è maggiormente utile capire la situazione ossea è quella lombare. Dipende molto anche da paziente a paziente ma in generale ci si focalizza sul tratto lombare della spina dorsale, per donne minori di 60 anni, sul collo del femore in quelle over 60. Meno frequentemente, si effettua anche la densitometria ossea all’avambraccio.
Densitometria ossea: dove farla
In quasi tutte le strutture dove vengono svolti esami e terapie, si ha la possibilità di sottoporsi ad una densitometria, possiamo chiedere un consiglio a chi ce la prescrive. Per chi volesse al contempo approfondire l’0steoporosi e le malattie metaboliche dell’osso c’è un libro di C. Albanese e R. Passariello molto utile che, a 35 euro su Amazon, ci spiega anche l’importanza della diagnosi e della prevenzione, oltre a quella della terapia e della riabilitazione fisica.
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