Dendrobium nobile: descrizione
E’ difficile ricordarsi il nome delle tante orchidee che esistono sulla faccia della terra ma quello del Dendrobium nobile è da segnare perché si tratta di una varietà molto rustica e facile da coltivare. Perfetta per chi desidera sfoggiare davanti agli ospiti un bel fiore da appartamento anche se non ha il pollice verde particolarmente brillante. Ha delle belle foglie e fiori che sembrano dipinti a mano. Andiamo a conoscere meglio questa varietà e tutti i consigli per coltivarla al meglio.
Dendrobium nobile: descrizione
Appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, questo genere comprende moltissime specie di orchidee che possono avere dimensioni molto diverse ma che si distinguono anche per via della forma del fiore e delle sfumature dei petali. Il Nobile è una delle più coltivate dalle nostre parti anche che è una orchidea originaria del sud – est asiatico e inizialmente diffusa allo stato naturale in India, Nepal, Laos e Thainlandia.
L’apparato radicale di questa pianta è molto fragile, proprio come quello della Cambria, e può sopravvivere anche quando cadono le foglie grazie alla presenza di pseudobulbi, ovvero dei fusti eretti rigonfi di acqua e di sostanze nutritive. I fusti del Dendrobium nobile sono alti massimo 50-60 centimetri ma sono pieni di nodi posti a distanza regolare che ricordano molto la forma delle canne di bambù.
Il fogliame di questa orchidea è abbondante ma soprattutto ha dimensioni considerevoli e un colore particolarmente intenso. Le foglie hanno una forma lanceolata con l’apice appuntito, sulla pagina si trovano molte nervature parallele e i margini sono solitamente lisci. In primavera e in estate le foglie spuntano a coppie lungo i nodi degli steli ma prima dell’inverno cadono quando la pianta si prepara ad entrare in riposo vegetativo lasciando spogli gli steli fino alla primavera seguente. Le nuove foglie spunteranno sempre dai nodi degli steli, come ciuffi.
Passiamo ora ai fiori che di fatto sono la parte della pianta che fa innamorare tutti e scordare la presenza di tutti i restanti elementi. Quelli del Dendrobium nobile sono tra l’altro particolarmente grandi e belli. Possono essere di vari colori – bianco, giallo o rosa e non solo – e di varie forme, si trovano a volte a coppie o in grappoli ma anche soli soletti. A volte profumano ma non è scontato.
Per poter vedere spuntare i fiori è necessario attendere la primavera, in teoria, ma oggi possiamo trovare in commercio numerose piante ibride che sono in grado di fiorire anche in altri periodi se tenute in un luogo luminoso e caldo.
Dendrobium nobile: curiosità
A scoprire questo genere di orchidee è stato nel 1799 un botanico di nome Olof Peter Swartz. Il nome deriva dal greco dendron che significa albero e bios cioè vita, un accenno abbastanza ma che vuole sottolineare il fatto che queste piante sono solite crescere anche sul tronco e sui rami delle piante tropicali assorbendo i vari elementi nutrivi direttamente dall’umidità dell’ambiente.
Un tempo il Dendrobium nobile veniva tenuto all’interno delle abitazioni perché si diceva che avesse il potere di allontanare le disgrazie. Una leggenda popolare, senza dubbio, ma è invece vero che si tratta di una pianta molto adatta per arredare la casa e anche in grado di depurare l’aria degli spazi chiusi. Quando invece si regala una di queste orchidee, si dona eleganza, perfezione e armonia.
Dendrobium nobile: malattie
Questo genere di orchidee è preda di attacchi di afidi e cocciniglie, come tutte le altre. Oltre a questi parassiti che si annidano nelle intersezioni fogliari o sotto la pagina inferiore delle foglie, troviamo tra i nemici del Dendrobium anche il ragnetto rosso e i virus della maculatura e del mosaico.
Dendrobium nobile: coltivazione
Posizioniamo la nostra orchidea in un luogo dove può essere inondata di luce durante tutto l’anno ma attenzione ai raggi del sole troppo diretti che possono dare fastidio e bruciare le foglie. Nella bella stagione possiamo tranquillamente lasciare che l’orchidea stia all’aperto, meglio se all’ombra di un albero e in un luogo riparato dalle correnti, ma in inverno deve assolutamente essere protetta dal freddo perché non resiste a temperature minori di 10°C.
Serve un terreno soffice composto da corteccia di conifere con un substrato a base di pezzi di cortecce, pezzetti di fibra di cocco o di osmunda, torba di sfagno. Trattandosi di materiali inerti, è necessario somministrare in modo regolare dei fertilizzanti specifici per orchidee diluendoli nell’acqua delle annaffiature. I migliori sono i concimi equamente bilanciati in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K).
Per quanto riguarda invece le innaffiature, in autunno possono essere sporadiche vista l’incombenza del riposo vegetativo, mentre in primavera, e fino alla fine dell’estate, l’acqua deve essere somministrata in modo molto regolare perché deve essere accumulata all’interno delle canne o steli le riserve come riserva energetica.
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Pubblicato da Marta Abbà il 11 Aprile 2019